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III Settimana del Tempo di Quaresima – Sabato

 

 

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

III Settimana del Tempo di Quaresima – Sabato

Os 6, 1-6; Sal.50; Lc 18, 9-14.

 




Custodire per vivere

(tratto dal libro “Verso la Nuova Creazione – vol. VII anno 2020”, pag. 54, Ed. Luci dell’Esodo)

Messaggio di San Giuseppe del 19 marzo 2020

“Carissimi figlioli,

vi benedico e vi ringrazio per tutto il cammino che avete fatto in questi anni. Benedico la vostra paternità e maternità e tutto il popolo che vi è affidato. Anche se vi parlo raramente, sono sempre presente in mezzo a voi assieme a Maria Santissima, mia Sposa.

Sono stato considerato da sempre il custode della Sacra Famiglia. Essere custodi significa qualcosa di molto ampio; infatti, tutti voi siete custodi gli uni degli altri, della vita di Dio e di ogni grazia che vi è stata data. Custodire significa innanzitutto vivere. Dovete custodire per vivere, per ricordare, per elevarvi. Senza la custodia delle cose di Dio, è difficile elevarsi al Cielo. Gli uomini della Terra sprecano le grazie che ricevono e dalle quali sono circondati, le sperperano in modo superficiale perché non sanno custodirle.

Per questo il vostro maggiore impegno interiore deve consistere nel custodire ciò che avete ricevuto. Senza custodia non c’è conoscenza e neppure memoria. Il vostro primo compito è quello di essere custodi di quanto vi è stato rivelato. Non dovete affannarvi troppo per parlare e predicare agli altri, perché quando custodite e fate memoria di ciò che avete, la grazia si espande attraverso di voi; non si sperpera ma si diffonde.

Questo facevamo Maria ed io nella casa di Nazaret: custodivamo ogni parola che usciva dalla bocca di Gesù.
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II Settimana del Tempo di Quaresima – Sabato

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

II Settimana del Tempo di Quaresima – Sabato

Mic 7, 14-15. 18-20; Sal.102; Lc 15, 1-3. 11-32.

 

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“Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!” (Mt 3, 1-2)

(tratto dal libro “Verso la Nuova Creazione – vol. IV anno 2013”, pag. 116; Ed. Luci dell’Esodo)

 

Messaggio di San Giovanni Battista del 12 settembre 2013

“Carissimi fratelli e sorelle della Terra, salute a voi! Vi parlo oggi a nome di Dio Altissimo per richiamare la vostra attenzione su alcuni aspetti fondamentali in questo tempo.

Come sapete, sono stato il Precursore della venuta di Gesù Cristo sulla Terra: gli ho preparato la strada in mezzo al popolo di Israele, popolo eletto che attendeva la venuta del Messia, il Salvatore. Perciò ho chiamato i figli di Israele alla conversione, perché solo così avrebbero potuto comprendere l’evento grandioso che li attendeva: il Figlio di Dio doveva farsi uomo in mezzo a loro per la salvezza di tutta l’umanità presente nell’universo. Sapete ciò che è avvenuto: Gesù Cristo è nato, morto in croce, risorto e asceso al cielo.

Gesù tornerà ancora alla fine dei tempi, glorioso e potente, per giudicare l’umanità e raccogliere i frutti dalla sua vigna, cioè del suo popolo che si è formato in tutto l’universo. Tutti lo vedranno e l’intero genere umano sarà chiamato al cospetto del Figlio dell’Uomo; ogni uomo e tutta l’umanità saranno giudicati da Gesù Cristo. Anche i morti risorgeranno per il giudizio. Chi sarà trovato degno, entrerà con Gesù nella nuova creazione; chi non sarà degno rimarrà al di sotto della grande Barriera, in compagnia di Lucifero e dei suo demoni. Così sarà separato per sempre il Bene dal Male, i figli della luce da quelli delle tenebre.

Tornerà dunque il Signore nello splendore della sua gloria. Vi dico che il tempo si avvicina. Non sono io il Precursore della venuta gloriosa di Cristo, come lo fui per la sua venuta sulla Terra. Questo compito spetta al glorioso arcangelo San Michele: fu lui a ingaggiare e vincere la prima grande battaglia contro Lucifero all’inizio della creazione; spetta a lui sostenere l’ultima, grande battaglia contro Lucifero, alla testa degli angeli e del popolo di Dio.

San Michele è potentemente in azione in tutto l’universo, affiancato dai tre strumenti straordinari di questo tempo: angeli, Nucleo centrale e fratelli dell’universo fedeli a Dio. Sta chiamando a raccolta i figli di Dio da ogni angolo dell’universo, affinché tutto sia al più presto ricapitolato in Cristo. Al termine di questa azione, San Michele presenterà il popolo a Gesù e rinnoverà la sua piena sottomissione a lui; altrettanto faranno i tre strumenti straordinari. Cesserà ogni azione e tutto sarà messo nelle mani di Cristo al quale spetterà l’ultimo e definitivo giudizio. Egli condurrà il popolo ritenuto degno nella creazione nuova e si sottometterà, insieme al popolo, al Padre nello Spirito Santo. Sarà l’inizio di una creazione completamente nuova, il regno di Dio tanto atteso. “Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro” (Mt 13, 43).

Il Signore mi affida oggi queste parole per voi della Terra, affinché siate consci del tempo in cui vi trovate e della responsabilità che avete come figli di Dio. Mi rivolgo, prima di tutto, ai cristiani e poi a tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Vi sottopongo alcuni punti sui quali farete bene a riflettere per prendere poi le vostre decisioni. Sappiate che Dio non vi forza mai; vi giudica capaci di scegliere fra bene e male perché vi ha creato a sua immagine e somiglianza. Come Padre, tuttavia, vi mette in guardia dai pericoli e vi indica la strada maestra che conduce al bene e alla felicità. I suoi comandi non sono costrizioni ma indicazioni sicure per una vita sana e dignitosa. Tuttavia, siete liberi di accettarle o meno. Allo stesso modo, queste parole che vi rivolgo a nome di Dio, non sono ordini ma accorati consigli; non sono neppure giudizi di condanna ma esortazioni fraterne per la vostra felicità. Ecco dunque i punti.

1) La prima cosa che Dio vi chiede in questo tempo è la conversione. La conversione non è un fatto straordinario e raro, riservato ai grandi santi, ma riguarda ogni uomo di buona volontà ed è il primo dovere dei cristiani. Essa non è altro che un processo interiore, mediante il quale l’uomo si pone davanti a Dio senza ipocrisia; si riconosce debole e peccatore e si pente del male commesso. Poi chiede l’intervento di Dio perché la sua vita cambi. Nel chiedere questo, accetta che Dio lo trasformi fino a renderlo creatura nuova. Così l’uomo consegna se stesso a Dio per ritrovare se stesso in Dio. Di questo parla l’apostolo San Paolo: “Non adattatevi alla mentalità di questo mondo, ma lasciatevi trasformare da Dio con un completo mutamento della vostra mente. Sarete così capaci di comprendere quale è la volontà di Dio, vale a dire quel che è buono, a lui gradito, perfetto” (Rm 12, 2).

Senza conversione non c’è trasformazione e neppure comprensione. Infatti, l’uomo può comprendere le cose di Dio solo se è rivolto a Dio e non a se stesso o a qualche idolo di cui è pieno il vostro mondo: potere, denaro, carriera, ecc. Se volete comprendere l’azione di Dio in questo tempo e se volete parteciparvi, dovete necessariamente cambiare la vostra vita: occorre che usciate dalla mentalità corrotta e distruttiva che domina la Terra e decidiate di vivere come figli di Dio che respingono ogni ipocrisia, inganno, avidità, attaccamento insano e disordine affettivo. Siete disposti a farlo? Se la vostra risposta è negativa potete fare a meno di leggere gli altri punti, perché questo messaggio non vi servirà a nulla. Se invece la vostra risposta è affermativa, vi attendono altri passi.

Senza conversione non c’è neppure una fede solida. La conversione è il primo passo della fede: l’uomo intuisce l’esistenza di Dio e si confronta con lui. Coglie la presenza divina in sé e attorno a sé e decide di credere, di fidarsi di Dio. Tutto questo è opera dello Spirito Santo che risveglia lo spirito dell’uomo e lo indirizza verso Gesù. Gesù si fa presente allo spirito dell’uomo e attende che l’uomo si decida ad accoglierlo: “Ascoltate, io sto alla porta e busso. Se uno mi sente e mi apre, io entrerò e ceneremo insieme, io con lui e lui con me”. (Ap 3, 20) L’uomo deve accettare la presenza operante di Dio in sé, altrimenti la sua fede è debole e si riduce ad una serie di abitudini religiose che non incidono sull’esistenza.

Vi trovate in tempi particolari, nei quali si dispiega la potenza di Dio che è all’opera nell’universo; ma si risveglia anche l’ira di Lucifero che sente avvicinarsi il tempo del giudizio e del faccia a faccia finale con Gesù Cristo. Ora più che mai vi serve un’intima e profonda conoscenza di Dio, mediante la quale potrete discernere ciò che è bene e ciò che è male. Se non vi convertite, se cioè non permettete allo Spirito Santo di agire in voi e di trasformarvi, non saprete orientarvi e dipenderete sempre dal giudizio di altri. Perciò convertitevi e permettete a Dio di trasformarvi!

2) Il secondo passo è importante quanto il primo: vi è chiesto di offrire la vostra vita a Dio. Questo è il primo frutto della sincera conversione. Senza donazione a Dio voi non potete progredire nel cammino della salvezza. Finite per rifugiarvi nella religiosità, illudendovi di aver compreso tutto e di essere salvi in virtù delle vostre buone pratiche religiose; servono anche queste, ma da sole non bastano se non vi offrite a Dio. Cosa vuol dire offrirvi a Dio? Vuol dire lasciargli mano libera nella vostra vita, affinché raddrizzi e corregga tutto ciò che in voi non funziona. Significa aprirgli la porta della vostra anima e accettare di vivere con lui, e di vedere le cose come lui le vede e non come le vedete voi. Significa lasciare morire il vostro egoismo. Tutto ciò è ben riassunto nelle parole del Signore: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua” (Lc 9, 23). Gesù ha offerto se stesso al Padre per tutti voi; anche voi siete tenuti ad offrirvi a Gesù, affinché diventiate strumenti di salvezza nelle sue mani. Siete disposti a farlo?

Offrire se stessi non significa necessariamente morire in modo cruento o di malattia; significa solo mettersi a disposizione per ciò che il Signore vorrà, senza ipocrisie, senza compromessi, senza indugi. Dio vi custodirà da ogni male e se dovrete soffrire a causa della durezza della vita sulla Terra, avrete aiuto e consolazione da Dio e supererete ogni prova.

Sulla Terra vi è stato dato un mezzo sublime di offrire la vita a Dio: unendovi a Gesù nel sacrificio della santa Messa; in quel momento, se siete sinceri e desiderosi, venite elevati al Padre insieme a Gesù e rinnovate la vostra alleanza con Dio mediante Gesù Cristo. Così, per mezzo di Gesù, voi partecipate pienamente alla vita della Santissima Trinità e venite interiormente rafforzati e rinnovati. L’offerta della vostra vita a Dio è la più grande preghiera che l’uomo possa innalzare a Dio. Ricordate le parole di San Paolo: “Vi esorto, dunque, fratelli, a offrire voi stessi a Dio come sacrificio vivente, a lui dedicato, a lui gradito. È questo il vero culto che gli dovete” (Rm 12, 1).

Dio vi ha fatto anche un altro dono: Maria Santissima, nostra Madre e Madre di tutti gli uomini dell’universo e San Giuseppe. Affidatevi a loro per essere condotti verso Gesù Cristo e non sbaglierete. La consacrazione a Maria Santissima e a San Giuseppe è un mezzo formidabile per accedere alla vita di Dio. Non privatevi di un simile aiuto!

3) Il terzo passo è l’integrità. Convertirsi e credere in Dio significa decidere di vivere integri davanti a Dio. L’uomo integro non scende a compromessi con la Verità e la Verità è Gesù Cristo. Accogliete dunque il Vangelo e confrontate la vostra condotta con quanto il Signore vi ha indicato. Se vi accorgete che qualcosa in voi non è in linea con l’insegnamento di Gesù, convertite la vostra condotta e riparate ai vostri errori, chiedendo a Dio la luce e la forza di farlo, e permettendogli di agire in voi per trasformarvi. Come vedete, la conversione è un atteggiamento costante del credente, perché ogni giorno vi è chiesto di modificare qualcosa in voi e di mettervi umilmente davanti a Dio. Così si apre davanti a voi una tappa sempre nuova del cammino; così Dio vi trasforma di giorno in giorno, di attimo in attimo, purché siate disposti alla conversione continua.

L’uomo integro non lascia spazio in sé all’ipocrisia, poiché ama Dio che è Verità. Respingete l’ipocrisia e comportatevi come coloro che sanno di essere costantemente sotto lo sguardo di Dio. L’ipocrita offende lo sguardo di Dio e inganna se stesso. Quando assumete un atteggiamento corretto esteriormente ma che non corrisponde all’atteggiamento interiore, siete ipocriti; pensate una cosa e ne fate un’altra. L’ipocrisia è un peccato grave agli occhi di Dio ed è purtroppo molto frequente fra i cristiani, i quali vogliono mostrarsi giusti davanti agli uomini ma non si curano di apparire giusti agli occhi di Dio. Si mostrano obbedienti al Vangelo ma nel loro cuore nutrono sentimenti di odio, di gelosia, di rivalità che li corrompono. Così predicano la giustizia e commettono ingiustizie, compiono grandi opere di carità ma non sopportano il proprio vicino e non perdonano i torti subiti; citano la Sacra Scrittura ma vivono in modo opposto a ciò che è scritto. Gli ipocriti sono un verme che corrode dal di dentro il popolo cristiano. Non dimenticate che Gesù ha condannato con forza l’ipocrisia dei farisei.

L’uomo integro non conosce furbizia e non si fida della scienza umana. Liberatevi dall’astuzia e dalla falsa scienza! Entrambe derivano dalla mancanza di fede in Dio che vi porta a fidarvi solo dei vostri mezzi, delle vostre capacità e della conoscenza che vi deriva dall’esterno. Fate attenzione, perché così vi lasciate avvolgere dallo spirito del mondo che vive di astuzia, di inganno e di una scienza superficiale che non nasce dal desiderio di verità ma dalla curiosità e dal desiderio di dominare . Vedete come il mondo celebra gli uomini furbi, imbevuti di arroganza e di falsa scienza, li considera esempi virtuosi, e così precipita nel vortice di Lucifero che domina la Terra mediante i furbi e gli arroganti che ignorano e disprezzano la legge di Dio. Siete quello che siete davanti a Dio, non cercate di migliorarvi da voi stessi, non potete. Lasciatevi invece trasformare da Dio. Ancora una volta vi dico: convertitevi!

4) Il quarto passo è la comunione con i fratelli. Chi vuole appartenere a Cristo non può prescindere dall’amare il suo prossimo: Gesù ama il Padre e ama ciascun uomo come suo fratello; il cristiano è dunque tenuto ad amare Dio e amare ogni uomo come suo fratello. Gesù ha detto ai suoi apostoli: “Io vi do un comandamento nuovo: amatevi gli uni gli altri. Amatevi come io vi ho amato! Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se vi amate gli uni gli altri” (Gv 13, 34-35).

Lungo i secoli, i cristiani della Terra hanno commesso gravi mancanze nei confronti del comandamento dell’amore. Questo ha indebolito la loro testimonianza di fronte al mondo. I cristiani non sono stati sempre credibili perché si sono divisi fra loro, si sono spesso odiati e combattuti e tuttora sono divisi. Non mi riferisco soltanto alle divisioni fra cattolici, ortodossi e protestanti perché queste sono il frutto di una divisione più profonda e sottile: quella tra fratello e fratello. Vi porto l’esempio dei cattolici: sono divisi fra loro in una stessa parrocchia, in uno stesso gruppo di preghiera e persino in uno stesso convento. Non avviene di meglio nelle Chiese ortodosse o protestanti. Questa mancanza di carità e di pace non permette ai cristiani di presentarsi come un corpo unico e potente di fronte allo spirito del mondo. Per questo i cristiani non sono pienamente efficaci nella loro testimonianza e non riescono a fermare l’odio e le guerre: perché l’odio e le guerre le portano nel loro seno. Con che voce allora possono parlare al mondo?

Chi vuole entrare nella creazione nuova deve vivere in comunione: nella creazione nuova non entrerà un insieme di individui ma un popolo unito dal vincolo dell’amore fraterno. Perciò vi richiamo alla comunione fraterna che è condizione essenziale per essere ricapitolati in Cristo, per essere parte del popolo nuovo che si sta formando nell’universo e sulla Terra. Rimuovete dal vostro intimo ogni sentimento di rancore, ogni giudizio di condanna, ogni maldicenza nei confronti del vostro prossimo. Siate benevoli e misericordiosi verso tutti, perdonate e lasciate nelle mani di Dio i torti subiti e le ferite dell’anima. Voltate pagina e siate sempre pronti a ricominciare il dialogo fraterno; non permettete a Lucifero di seminare zizzania fra voi e i fratelli.

Vi pare difficile questo? Lo è se pensate di farlo da soli. Voi però non siete soli perché Dio agisce in voi: quando decidete di amare, perdonare, soccorrere i fratelli è Gesù stesso che ama in voi, che perdona, che soccorre. Voi partecipate alla sua azione risanatrice, mettendogli a disposizione il vostro essere, come l’apostolo Pietro metteva a disposizione la sua barca dalla quale Gesù parlava alle folle. Voi siete come la barca di Pietro: vi scostate dalla terra, cioè dalla mentalità del mondo, per lasciare libero Gesù di parlare al vostro prossimo. Allora cominciano i miracoli nella vostra vita: si risanano i rapporti e guarisce il mondo attorno a voi. Nessun uomo, per quanto abile e potente, può guarire l’umanità; solo Gesù Cristo, Salvatore e Redentore, può farlo. Gesù cerca collaboratori umili e sinceri per toccare col suo amore l’intera creazione. Guardatevi dentro e affrettatevi ad amare e a riconciliarvi col vostro prossimo; fatelo prima che sia troppo tardi!

5) La comunione fra gli uomini della Terra non è sufficiente. Essa deve abbracciare tutti gli uomini che vivono su altri pianeti dell’universo. Questo è un punto molto delicato per voi della Terra, soprattutto per i cristiani, ma è una realtà dalla quale nessuno di voi potrà sfuggire. Dio ha fino ad oggi pazientato nel mostrarvi palesemente questo aspetto della sua creazione, pur avendo dato molti segni. Questo perché i popoli della Terra sono stati tenuti all’oscuro di questa realtà, a causa dei silenzi colpevoli e delle menzogne dei potenti e di molti capi delle religioni, compresa quella cristiana.

Ora è il tempo nel quale la vita nell’universo deve pienamente manifestarsi agli uomini della Terra, perché si tratta di un tassello insostituibile del grande mosaico della creazione. Che cosa vi è chiesto allora? Non certo di dimostrare l’esistenza della vita nell’universo o di convincere gli altri di questa realtà; a questo provvederà il Signore che possiede sapienza e mezzi per farlo al momento giusto. Vi è chiesto semplicemente di non chiudere il vostro cuore e la vostra intelligenza a questa verità, ma di accoglierla come dono di Dio. Quello che non capite lasciatelo da parte e mettetevi nell’atteggiamento umile dell’ascolto, chiedendo a Dio la grazia di comprendere. È sempre la grazia divina che vi apre alla comprensione del mistero, non la vostra razionalità né la vostra cultura o le vostre credenze, anche religiose. Parliamo di una realtà cosmica che Dio desidera rivelare a partire dallo spirito dei singoli; poi verranno i segni esteriori. Questo non può avvenire se gli uomini respingono l’idea stessa che esistano altri uomini nell’universo, altri figli di Dio come voi.

La comunione con gli altri fratelli dell’universo è per voi indispensabile: non entrerete da soli nella nuova creazione. Tutto il gregge di Dio, sulla Terra e nell’universo, dovrà essere riunito in Cristo che è il Pastore di tutta l’umanità, che tutti ama con lo stesso amore, che ha salvato tutti col suo sacrificio. Perché ritenete di essere gli unici nell’universo? Forse perché vi ritenete i migliori? Pentitevi per la vostra superbia! Non siete affatto i migliori e verrà il giorno che ve ne accorgerete. Pregate piuttosto il Signore che vi faccia amare i vostri fratelli ovunque si trovino nell’universo, e che siate in grado di accoglierli un giorno da veri figli di Dio.

Dico a voi cristiani, soprattutto ai sacerdoti e consacrati: non vi accada di comportarvi come i sacerdoti di Israele che non accettavano che Gesù fosse il Figlio di Dio, tanto da ritenerlo un bestemmiatore. Non riuscivano a cambiare in nessun modo le proprie convinzioni, basate sulla loro interpretazione della legge e della realtà di Dio. Nessuna convinzione, per quanto radicata in voi, può essere un criterio di discernimento: le cose di Dio si comprendono solo con la luce dello Spirito Santo, che bisogna chiedere con umiltà. Non vi è lecito giudicare e condannare sulla base di ciò che voi pensate o sulla base della vostra dottrina. Dio è più grande della vostra dottrina. Se Dio non rivela subito una realtà è perché ha i suoi buoni motivi ma non per questo si può negare l’esistenza di tale realtà; al momento giusto Dio la rivela, quando siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12).

La Santissima Trinità è stata rivelata solo in Gesù Cristo e mai prima di allora. Il rifiuto di questa realtà ha condannato a morte Gesù Cristo. Non sarebbe stato meglio chiedere umilmente l’aiuto di Dio, piuttosto che arroccarsi nelle proprie convinzioni e mettere in croce la Verità? Volete fare lo stesso anche voi? Quante volte ancora volete crocifiggere la Verità? Pentitevi e umiliatevi davanti a Dio! Solo così potrete comprendere e giudicare.

6) Siete chiamati anche a entrare in comunione con i tre grandi strumenti straordinari di questo tempo. Vi ripeto quali sono: angeli, Nucleo centrale e fratelli fedeli a Dio. La comunione con loro vi permetterà di camminare più in fretta e più sicuri. Anche in questo caso vi è chiesto di aprirvi a questa realtà al di là di ciò che riuscite a comprendere. Pregate in comunione con questi strumenti e fidatevi di Dio. Al tempo giusto, anche l’azione di questi strumenti verrà pienamente rivelata; ma se ora non li accettate, dopo potrebbe essere tardi per voi e potreste non comprendere più. Attenzione! La pazienza di Dio è grande ma non è bene approfittarne troppo.

In conclusione, vi ripeto le parole chiave di questo tempo, che sono per voi passaggi obbligati e strade maestre per partecipare pienamente all’azione di Dio:

  • conversione,
  • offerta di voi stessi a Dio,
  • consacrazione a Maria Santissima e a San Giuseppe,
  • integrità,
  • comunione con l’intera umanità dell’universo,
  • comunione con gli strumenti straordinari di Dio.

Vi invito a non tardare nella vostra decisione di appartenere a Dio. Non aspettate di essere perfetti per credere, credete e sarete perfetti. La vostra perfezione davanti a Dio non è quella che gli uomini pensano: la perfezione davanti a Dio consiste nella vera fede e nella sincera umiltà.

Vi ripeto che il regno di Dio si avvicina. Pregate molto e siate vigilanti. Il maligno incalza ma non può nulla contro chi si offre a Dio.

Prego per voi e vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.




I Settimana del Tempo di Quaresima – Sabato

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

I Settimana del Tempo di Quaresima

Dt 26, 16-19; Sal.118; Mt 5, 43-48.




I Settimana del Tempo di Quaresima

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

I Settimana del Tempo di Quaresima

Ez 18, 21-28; Sal.129; Mt 5, 20-26.




Sono la Corredentrice dell’umanità

(tratto dal libro “Verso la Nuova Creazione – vol. VII anno 2020”, pag. 50; Ed.Luci dell’Esodo)

22 febbraio 2020 Messaggio di Maria Santissima Corredentrice, Cattedra di San Pietro e anniversario della Fondazione “Fortezza dell’Immacolata”

 

“Carissimi figli,

in questo giorno così particolare, con amore immenso, stringo al mio Cuore tutti voi, soprattutto gli ammalati e quanti soffrono nello spirito; quanti sono perseguitati a causa di questo cammino nelle loro famiglie, sul posto di lavoro. Vi stringo tutti a me perché vi amo e voglio esservi vicina in tutte le prove.

Molte volte vi ho chiesto di aiutarmi a salvare le anime. Oggi vi dico: aiutatemi nella mia opera di Corredentrice. Io sono la Corredentrice di tutta l’umanità dell’Universo. Questo non è un titolo, è la mia missione, la mia opera in mezzo a voi. È la missione che ho accettato fin dal mio concepimento. Per questo vi sono Madre, perché ho accettato di portare con mio Figlio tutto il dolore dell’Universo per strapparvi alla sofferenza e alla morte.

Io ho portato insieme a mio Figlio tutti i dolori della Passione: quelli spirituali del tradimento, dell’abbandono, degli oltraggi e delle bestemmie ed anche i dolori fisici. Tutto quello che Gesù soffriva nel suo corpo, io lo soffrivo nel mio, anche se non era visibile agli occhi del mondo.

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VI Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

VI Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Eb 11, 1-7; Sal.144; Mc 9, 2-13.




V Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

V Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Maria SS.ma di Lourdes,

Gn 3, 9-24; Sal.89; Mc 8, 1-10.

 




Il mio nome è Madre

(messaggio tratto dal libro “Verso la Nuova Creazione – vol. V, anni dal 2014 al 2017”, pag. 24, Ed. Luci dell’Esodo)

Messaggio della Madonna del 12 settembre 2015 – Nome di Maria

Dice la Madonna:

“Figli miei carissimi,

desidero benedirvi in questo giorno nel quale ricordate il mio nome. Vi dico che non sono molti quelli che oggi ricordano il mio nome, purtroppo neppure nella Chiesa; ma io vorrei che il mio nome fosse sempre più chiaro in voi. Il mio nome non è semplicemente Maria: il mio nome è Madre e voi sapete cos’è una madre. Sapete che l’uomo chiama sempre la madre, fino all’ultimo giorno, fino all’ultimo respiro. Nel pericolo, nella sofferenza, nella morte invoca la madre. Questo è il nome che dà sempre sicurezza, aiuto, amore perché la madre è colei che vi è sempre vicina e vi accompagna lungo il cammino. Se una madre dalla Terra sa essere così tenera e così capace di sacrificio per i figli del suo seno, quanto più io sono tenera verso di voi.

Voi non sapete quanto ci tenga a voi e quante lacrime verso quando i miei figli si perdono, quando se ne vanno lontani da me. Chi è madre può capire cosa vuol dire quando un figlio se ne va su una strada sbagliata e si perde. Immaginate dunque il mio dolore. Ma io provo anche gioia per quanti vogliono starmi vicino e cerco di comunicarvi sempre la mia gioia. Se rimanete vicini a me, se mi amate, se mi chiamate col mio vero nome che è Madre, Madre di Dio e Madre vostra, allora potete sempre sentire la gioia che sgorga dal mio Cuore per voi. È una gioia pura che non ha niente a che vedere con le gioie del mondo; è una gioia che vi dà vita perché è la gioia di Dio.

Figli miei, il mondo conosce sempre meno questa gioia perché si è allontanato dal suo Signore, dal suo Dio, dal suo Creatore. Vi prego, figli miei, aiutatemi! Aiutatemi a riportare a Dio i figli lontani. Non vi chiedo grandi cose, vi chiedo di amare Dio al di sopra di tutto e di tutti, di metterlo al centro della vostra vita e di darmi la possibilità di amarvi e di condurvi sulla strada che io conosco più di voi; la strada che ha percorso mio figlio su questa Terra e che io ho percorso dietro di Lui.

Figlioli, ho provato il dolore sul Calvario: quando ho incontrato mio Figlio i nostri sguardi si sono incrociati nel dolore, un dolore puro. Esiste un dolore puro, figli miei, ed è il dolore di Gesù, un dolore che redime e che innalza la creatura. Io incontro lo sguardo di ogni mio figlio che soffre così come ho incontrato lo sguardo del mio Gesù sul Calvario e sono qui per dirvi: figli miei, aiutatemi! Aiutatemi a salvare le anime perché tanti figli non mi guardano più e non posso più incrociare il loro sguardo. Mi temono, mi deridono, mi insultano, mi bestemmiano ma non mi guardano.

Ho bisogno di un popolo che porti il mio nome e che sappia amare con l’amore di una madre tutti i figli di Dio. Questo vi chiedo in questo tempo così difficile, tenebroso, duro. Non perdetevi nelle piccole cose della vita, non perdetevi nei vostri affetti, nei vostri attaccamenti, nei vostri bisogni. Dio può fare tutto per voi, perché Dio è più grande di tutti i vostri bisogni e di tutti i vostri desideri. Date tutto a mio Figlio, date tutto a me e avrete tutto.

L’amore, se è vero amore, è abbandono totale. Quando la creatura ama Dio, si abbandona a Lui senza riserve. Vi chiedo questo abbandono che è frutto dell’amore, non vi chiedo altro. Se sarete completamente abbandonati al Signore e a me, vedrete i miracoli nella vostra vita e vedrete realizzarsi i miracoli attraverso di voi.

Vi benedico e vi amo, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.




V Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

V Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Gn 2,4-9.15-17; Sal 103; Mc 7, 14-23.

 




Presentazione del Signore nel tempio

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

Presentazione del Signore nel tempio

Ml 3, 1-4; Sal 23; Eb 2, 14-18; Lc 2, 22-40.

 




IV Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

Eb 12, 4-7. 11-15; Sal.102; Mc 6, 1-6.




Vivere la pienezza

Vivere la pienezza

Testo tratto dalla video-conferenza del 4 giugno 2012
pubblicato nel libro “2012 La scelta decisiva dell’umanità”, pag. 256 Luci dell’Esodo

 

Tomislav Vlašić (T.V.): Buon giorno, cari ascoltatori, vi auguriamo un buon ricevimento di questo programma. Continuiamo sempre la nostra conversazione nell’ambito della tematica “Progredire nella pienezza”. Il titolo di questa puntata è “Vivere la pienezza” e con essa concludiamo questo ciclo di video-conferenze.

Cosa vuol dire vivere la pienezza? Come già più volte abbiamo detto, Dio non disgrega nulla, crea ogni cosa integra, e quando l’uomo, per le sua scelte sbagliate, si disgrega, Dio interviene a salvarlo e portarlo verso l’integrità, verso la pienezza. In tutte le tappe della nostra vita e del nostro sviluppo, noi possiamo vivere integri, vivere nella pienezza, camminando in modo da raggiungere quella perfezione che, alla fine dei tempi, ciascuno e tutti insieme conseguiremo; naturalmente questo lo raggiungiamo in Dio. Vi parliamo di come vivere la pienezza in questi tempi, ed iniziamo con un messaggio che vi annuncerà Stefania.

Stefania Caterina (S.C.): Il messaggio è della Madonna e ci è stato dato l’8 aprile 2012, giorno di Pasqua. Ve lo leggo:

“Figli, vi benedico con la benedizione del Cristo Risorto, e con la mia benedizione di Madre del Risorto. Io non ho portato in me soltanto il Cristo destinato ad essere crocifisso, ma anche il Cristo destinato a vivere nella gloria e a sedere alla destra di Dio. Tutti noi siamo destinati a questo. Io ho già compiuto il passaggio verso la nuova creazione, che tuttavia spetta a ciascuno di voi. Cercate oggi di focalizzare lo sguardo sulla gloriosa risurrezione di Gesù, su quella infinita potenza che sgorga da lui, inesauribilmente per tutto il suo popolo.

Desidero dirvi questo: stiamo entrando nei tempi nuovi. I tempi di Dio, però, non sono così come voi li concepite sulla terra. Quando parlo di “tempi nuovi” intendo dire che voi avete già compiuto dei passi verso la nuova creazione, ma essa deve essere generata dal popolo di Dio. Infatti, la creazione nuova non è qualcosa di magico che scende dall’alto. Essa sarà realizzata da Dio nel suo popolo, cioè quando il popolo di Dio avrà scelto di vivere in modo nuovo. Vedete, se l’umanità della terra chiedesse unanimemente a Dio di essere rinnovata, se accogliesse Gesù Cristo, il Padre rifarebbe tutto nuovo. Lo stesso vale anche per altre umanità dell’universo. Occorre arrivare al punto in cui il resto dell’umanità fedele a Dio, unita da un pianeta all’altro, chiederà unanimemente a Dio Padre di rifare tutto nuovo, perché tutto diventi creazione nuova. Allora la creazione nuova verrà.

Voi pensate che la creazione nuova sia qualcosa che è già pronto, nel quale semplicemente entrerete. Io vi dico che non è così. Neppure la dimensione che sta oltre la grande barriera è la creazione nuova; è la dimensione dello spirito puro ed essa stessa attende di essere assorbita totalmente dalla creazione nuova. Quando ciò avverrà, la dimensione dell’inferno sarà staccata da tutto il resto, e non entrerà nella nuova creazione.

Dio attende che il suo popolo risponda, che chieda la nuova creazione. Allora la nuova creazione verrà. Alla fine dei tempi, sarà rifatto tutto nuovo. Perciò è importante la risposta di ciascuno di voi. Tanto quanto il popolo di Dio sarà veloce nel rispondere e nel camminare, tanto più si affretteranno i tempi.

Ci sono diversi livelli nell’umanità. C’è un livello nel quale le persone sono pronte, generose, e desiderano veramente che accada qualcosa di nuovo. C’è un altro livello nel quale le persone non desiderano una realtà nuova, ma desiderano vivere in quella vecchia, in ciò che è sicuro, a portata di mano, nello status quo, nell’immobilismo. C’è infine un livello, dove le persone hanno definitivamente rifiutato Dio; per questi non c’è più molto da fare, Dio non potrà che lasciarli alle loro scelte.

Ora Dio non dona più gratuitamente; dona soltanto a chi sa far fruttare i talenti. Sembra un linguaggio duro, ma questa è la giustizia di Dio. Se Dio non facesse questo, egli non sarebbe giusto, perché priverebbe dell’aiuto quei figli che glielo chiedono.

Assieme a San Giuseppe, vi benedico e vi sono accanto, nel nome del Padre, del figlio e dello Spirito Santo”.

Quando mi parlano gli strumenti di Dio, dentro di me passa una potenza che è originale a seconda di chi parla. In questo messaggio, ho colto nelle parole della Madonna una certa fermezza; la Madonna di solito è dolce, la sua presenza è serena, tranquilla, non dà mai scossoni. Tuttavia, queste sue parole sono ferme, come se si trattasse di un discorso definitivo, che giunge a conclusione di tante parole dette in precedenza, anche dalla Madonna. Dal suo tono di voce, mi è sembrato di capire che è arrivato il tempo in cui non c’è più da scherzare, perché Dio sta agendo con molta determinazione. Direi, per concludere, che la Madonna si è presentata come la Madre che richiama i figli ad una serietà, dicendo loro che non c’è più da esitare, che bisogna partire.

T.V.: Prendendo spunto da questo messaggio, parliamo della pienezza come di una dimensione da vivere ogni giorno, ma anche della pienezza alla quale siamo chiamati a partecipare in questi tempi. L’uomo è una creatura con i suoi limiti, non può essere come Dio, non può gonfiarsi; è Satana che si gonfia, pensando di poter uscire dai propri limiti di creatura. Tuttavia l’uomo, unito allo Spirito di Dio, non è più limitato perché partecipa alla vita divina che è realtà infinita. Così, ciascuno di noi, partecipando a questa vita infinita, trova la sua pienezza e, nello stesso tempo, si risveglia ed esce da se stesso, per generare quella vita di Dio negli altri. In tal modo, siamo destinati a progredire, dalla pienezza verso la pienezza, e prendiamo parte alla vita con Dio tanto quanto ciascuno di noi realizza in sé la pienezza. Questa pienezza trabocca dalle persone e genera la pienezza negli altri. Potete quindi immaginare che dinamicità incontreremo nell’eternità, quando tutti parteciperanno alla creazione divina, alla realizzazione di tutto quello che Dio ha previsto.

Già adesso, possiamo vivere in noi la pienezza. Un chicco sano, integro, se viene messo nel terreno, preparato, concimato, vive in sé l’integrità, vive la pienezza. Quando sboccia e fiorisce porta la sua pienezza, fino a raggiungere il momento in cui dà frutto. Così, percorrendo le tappe del suo sviluppo, una pianta cresce partendo dalla pienezza per arrivare alla pienezza. Noi siamo invitati a scoprire il nostro rapporto con Dio che ci dona la pienezza. Senza questo rapporto, che ci ricolma, si forma in noi un vuoto che genera una reazione che corrompe e distrugge. Gesù, nel Vangelo, ci ha insegnato a vivere la beatitudine: vuol dire che, in ogni prova, possiamo essere pieni di vita e sconfiggere e superare ogni prova; siamo perciò chiamati a vivere in questo tempo la pienezza.

La Madonna dice, attraverso Stefania, che siamo nei tempi nuovi. Lo Spirito Santo ci attesta che, adesso, comincia per il popolo di Dio un cammino forte verso la creazione nuova. Al tempo stesso, questa fase iniziale del cammino è la preparazione per la venuta gloriosa di Gesù, perché senza la venuta di Gesù in mezzo al suo popolo, non può realizzarsi la creazione nuova. Sono tutte verità della nostra fede, che dobbiamo cogliere per trovare la pienezza della nostra vita già qui, e manifestare all’umanità quella speranza che non delude. Come dicevo, noi siamo creature limitate, ma il nostro spirito, unito allo Spirito di Dio, non è limitato. Perciò, la nostra partecipazione deve partire dal risveglio del nostro spirito e Dio, in questi tempi, agisce fortemente per risvegliare lo spirito dell’uomo, affinché possa progredire e raggiungere la pienezza nella creazione nuova.

S.C.: Torniamo un attimo a quello che la Madonna dice, cioè che la creazione nuova non sarà qualcosa di magico che scende dall’alto, o qualcosa di già confezionato dove noi semplicemente saremo introdotti. Da diverso tempo, nelle rivelazioni che ricevo, molti strumenti mi parlano dei tempi nuovi; ma la novità di cui parlano è sempre strettamente legata alla nostra trasformazione. Ciò significa che i tempi sono nuovi in quanto l’umanità sta andando verso una trasformazione per diventare parte della creazione nuova, e l’uomo è destinato a diventare una nuova creatura. Quindi, come abbiamo spesso ripetuto, è sempre necessaria la nostra decisione di offrire noi stessi a Dio, perché egli prenda nelle sue mani la nostra vita e ci guidi, per mezzo dello Spirito Santo, là dove vuole condurci.

Il popolo di Dio, come affermava poco fa Tomislav, è chiamato a preparare la venuta gloriosa di Cristo. Parliamo poco della venuta gloriosa di Gesù, mentre era ben presente nella predicazione degli apostoli che attendevano il ritorno glorioso di Cristo, anche se non lo sapevano collocare nel tempo. Noi non sappiamo quando il Signore verrà, ma sappiamo che verrà, e sappiamo anche che tutto tende verso questo evento, perché se Gesù non ritorna nella sua gloria, tante cose non si possono mettere a posto; soprattutto nel confronto col male.

C’è un altro punto molto importante da capire in ciò che la Madonna dice: Dio non dona più le grazie gratuitamente. Fino ad un certo punto dalla storia dell’umanità, Dio ha agito così, ha elargito le grazie a tutti, gratuitamente, nel tentativo di risollevare l’umanità. Purtroppo, sappiamo che molta parte dell’umanità ha rifiutato e continua a rifiutare i doni di Dio. Così, questo fiume di grazie riversate su tutti, spesso si è disperso in tanti rivoli, senza portare frutto. Adesso, Dio sta recuperando tutte quelle grazie che non sono state accolte e che, apparentemente, sembrerebbero sprecate. In realtà, nulla è sprecato in Dio. Dio recupera queste grazie e le riversa su coloro che camminano. Lo stesso accadrà nel futuro: Dio ha preparato grandi grazie per l’umanità ma non saranno date a chi rifiuta Dio. Non saranno date neppure a quelle persone che sono perennemente indecise tra Dio e Satana, tra il sì e il no, tra il proprio egoismo e la ricerca di Dio. Se Dio non facesse questo, come dice la Madonna, sottrarrebbe parte delle grazie al suo popolo, in questo tempo così esigente. Al contrario, Dio toglie le grazie a chi non le vuole, per darle a chi le cerca.

T.V.: Parliamo della pienezza e della creazione nuova. C’è un punto fermo che dobbiamo vedere in tutta chiarezza. Siamo chiamati ad entrare nella vita di Dio Trino e Uno. Solo così raggiungeremo la pienezza. Anche qui sulla Terra, dobbiamo cogliere la presenza del Padre, del Figlio nello Spirito Santo, e partecipare a quella pienezza, perché Dio Trino e Uno si riveli in noi e si manifesti attraverso di noi. Spesso si dice: “Io credo in Dio”. Io vi dico, però, che anche Lucifero crede in Dio, anche i dannati credono in Dio, tremano davanti a lui come foglie al vento. Però non basta credere in Dio, non basta credere neanche in un Unico Dio. Dio si è rivelato all’uomo e si è rivelato nella pienezza dei tempi in Gesù Cristo, è presente in noi, è partecipe della nostra vita, e noi possiamo partecipare pienamente alla sua vita. La vita in Dio Trino e Uno non si raggiunge se non si accoglie Gesù Cristo. E qui mi collego a quanto abbiamo detto a proposito dell’offerta della vita: l’offerta della nostra vita a Dio ci porta all’apice della pienezza in tutte le prove. Fa sì che in noi si manifesti pienamente la potenza dello Spirito Santo, che Gesù Cristo ci ha dato per sconfiggere il male, la morte, le forze infernali. Allora il nostro passaggio interiore consiste nell’entrare nella gloria di Dio, nella gloria di Cristo Risorte. Perciò la Madonna dice: “Tenete lo sguardo fisso sul volto del Cristo Risorto”.

Gli apostoli, dopo la risurrezione di Cristo e con la venuta dello Spirito Santo, hanno vissuto una grande esperienza: sono state dissipate tutte le tenebre dai loro cuori. La venuta gloriosa di Cristo abbatterà definitivamente le nostre difficoltà, e ci porterà nella vita di Dio Trino e Uno. Non c’è altra strada al di fuori di questo passaggio attraverso Gesù Cristo che ci porta nella gloria. Si possano trovare certi aspetti anche in altre strade, perché Dio dona sprazzi di luce e si comunica a tutti gli uomini, in tutti le correnti religiose, in tutti i movimenti. Tuttavia, la luce piena, la verità piena, si sono manifestate solo in Gesù Cristo. Nella luce di Cristo noi saliamo, e ci uniamo alla fonte della luce cioè al Padre, nello Spirito Santo.

Abbiamo detto che i nuclei preparano un popolo nuovo, un popolo che sarà unico in tutto l’universo. Non è possibile raggiungere questo se non nella Santissima Trinità, che è il modello e il fondamento di ogni comunione armoniosa, perfetta e che ci porta alla pienezza. Fuori dalla comunione di Dio Trino e Uno, non si raggiunge la pienezza, né la libertà dell’uomo, tanto meno la libertà di tutti gli uomini in concordia fra loro. Per questo, tutte le forme di aggregazione sulla Terra e nell’universo al di fuori di Dio Trino e Uno, sono zoppicanti, perché sono opere umane. In questi tempi Dio ci dà la grazia di scoprire questo passaggio interiore, vincendo, con la potenza dello Spirito Santo che viene dato da Gesù Cristo, ogni prova, entrando nella gloria di Dio per manifestare questa gloria, e dare la possibilità a tutti gli uomini di accedere alla piena conoscenza della vita in Dio.

S.C.: Sappiamo che Gesù Cristo è venuto sulla Terra per ricondurci a Dio; per fare questo, Gesù doveva anche farci conoscere Dio, e ce lo ha fatto conoscere, come egli stesso afferma nel Vangelo di Giovanni.[1] Ha fatto conoscere Dio non solo perché, nella sua persona, Dio si è manifestato sulla Terra e si è incarnato in mezzo a noi, ma anche perché ha aperto agli uomini la visione della Trinità, della presenza del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Sapete bene che è sulla base di questa rivelazione che Gesù è stato condannato, per essersi proclamato Figlio di Dio. Chiunque si presenti e operi nel nome di Cristo, non può che svelare in sé il mistero trinitario, perché la conoscenza di Dio è per noi la conoscenza di Dio Trino e Uno, che ci viene data per mezzo di Gesù Cristo. Oggi più che mai, abbiamo il compito di manifestare la vita di Dio che è conoscenza di Dio. È un grande impegno, e Gesù ha mandato i suoi apostoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo a battezzare le genti. Questo è, dunque, ciò che spetta a ciascuno di noi: manifestare la vita di Dio Trino dentro di noi e, così, portare a Dio Trino e Uno tutti i gemiti, tutti i desideri profondi di bene che stanno nell’umanità; supplicare Dio perché affretti i tempi della venuta gloriosa di Gesù, perché abbiamo bisogno che Gesù torni.

Non abbiamo bisogno che Gesù torni semplicemente a sistemare le cose. Piuttosto, abbiamo bisogno di unirci pienamente a lui per accedere alla creazione nuova. Dobbiamo desiderare la pienezza della vita attraverso Gesù, ma anche unirci agli strumenti straordinari che Dio mette oggi a servizio di tutta l’umanità. Vi abbiamo parlato degli angeli, del Nucleo Centrale, dei fratelli fedeli a Dio nell’universo; questi strumenti sono in azione per aiutare l’umanità in questo momento delicato di transito. Non c’è niente di straordinario in tutto questo, perché in ogni tempo Dio ha usato strumenti straordinari: lo erano i profeti, lo erano i santi. Non c’è da preoccuparsi o scandalizzarsi perché esistono questi strumenti, che si chiamano Nucleo Centrale o angeli, ecc: Dio ha sempre agito così in ogni tempo: ha previsto degli aiuti straordinari nei tempi straordinari. Ancora una volta, occorre il nostro sì per unirci all’azione di Dio. Così questa azione passerà in noi e attraverso di noi, e Dio compirà quanto ha promesso.

T.V.: Siamo, dunque, tutti chiamati a partecipare all’azione di Dio. Dio è lo Spirito puro e la sua azione è sempre pura, è ricolma della potenza dello Spirito Santo, anche quando entra nei nostri limiti, nelle nostre categorie umane. L’azione di Dio si comunica prima di tutto al nostro spirito. Anche la nostra partecipazione deve partire dal nostro spirito. Dove abita in noi Dio Trino e Uno? Nel nostro spirito, nella parte più profonda di noi che agisce similmente a Dio, e nella nostra anima che porta in sé l’immagine di Dio.

Nei tempi che stiamo attraversando, viviamo una crisi di crescita, di trasformazione dell’umanità; perciò, mai come ora necessaria la nostra partecipazione in spirito. Allora, il popolo che decide di appartenere completamente a Gesù Cristo e, attraverso Gesù Cristo, a Dio Trino e Uno, vivrà la pace, la gioia, la libertà costruttiva, creativa, la libertà in cui si muove Dio, porterà l’amore di Dio che è il massimo della creatività divina. Infatti, tutte le azioni di Dio si esprimono attraverso il suo amore. D’altra parte dobbiamo accogliere, accettare, talvolta con dolore, che quanti non accolgono la vita di Dio, in questa crisi entrino nell’inquietudine, nella disperazione.

S.C.: Con questa puntata di oggi noi concludiamo questo ciclo di video-conferenze che abbiamo intitolato: “Progredire nella pienezza”. In conclusione, possiamo dirvi che siamo chiamati non solo a deciderci, e ad impegnarci, così come vi abbiamo spiegato in tutte queste puntate, ma aggiungerei anche che siamo chiamati a leggere i segni dei tempi. Come sapete, Gesù ha rimproverato il popolo e i farisei, dicendo loro: “Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto”?[2] Siamo quindi chiamati a leggere, in Gesù Cristo, i segni dei tempi, a lasciare quello sguardo superficiale che spesso abbiamo sull’umanità. Sembra quasi che molti vivano in uno stato d’incoscienza, tutti presi dai bisogni materiali, dalle crisi finanziarie, dalle vicende più o meno tristi di quest’umanità. Ci è chiesto uno sguardo di fede, uno sguardo incentrato sulla vita di Dio, sulla conoscenza di Dio.

Sulla base di tante esperienze vissute, possiamo dirvi che c’è un gran movimento nell’universo, c’è un’azione forte da parte di Dio come da parte di Satana. Tutto ciò sta portando ad una netta polarizzazione delle forze, ad una contrapposizione sempre più marcata ed evidente tra il bene e il male. Questa polarizzazione costringe il male a smascherarsi. Esso emergerà sempre di più in tutta la sua drammaticità, sarà evidente per chi lo saprà vedere, per chi saprà leggere questi segni. Anche il bene che Dio ha seminato sarà sempre più visibile, emergeranno figure di grandi santi e di persone votate a Satana.

Ci saranno eventi grandiosi, con i quali Dio darà conferma a quanti si sono decisi per lui ed hanno aderito al suo progetto di ricapitolare tutto in Cristo. Non dobbiamo però prendere questi eventi come dei segni fini a se stessi. Impegniamoci invece ad inquadrarli nella pedagogia di Dio, che conferma sempre la fede del suo popolo. Lo sappiamo anche dalle Scritture: Gesù confermava con segni e prodigi la predicazione degli apostoli.

Siamo nell’anno 2012, di cui tutti parlano in un modo o nell’altro. Da quello che ci è detto, sappiamo che questo è un anno cruciale per l’umanità, non nel senso che sono previste catastrofi o fine del mondo, ma perché è prevista una concretizzazione da parte di Dio. Significa che Dio, alla fine di questo anno, vedrà che cosa si muove da una parte e dall’altra; chi ha detto sì, chi ha detto no. Cominceranno ad accadere gli avvenimenti nell’anno prossimo, anche grandi. Dobbiamo essere preparati. Quello che ci è chiesto è di rispondere in piena consapevolezza, in piena responsabilità. Questa è la parte che ci spetta; tutto il resto lo faranno Dio e i suoi strumenti.

T.V.: In conclusione, tutto ciò di cui vi abbiamo parlato, in questo ciclo di video-conferenze, è semplicemente la nostra testimonianza, il nostro contributo. È quello che Dio ci ha chiesto di rivelarvi per esservi di aiuto. Possiamo testimoniare che ogni persona di buona volontà che cerca Dio, lo troverà accanto a sé, sulla propria strada. Ricordiamo, nel Vangelo, Maria di Magdala, Zaccheo, e molti altri che hanno incontrato Gesù. Osserviamo gli apostoli dispersi dopo la Passione di Gesù: era Gesù stesso ad andare loro incontro, a radunarli. Questo ci fa capire che Dio ci viene incontro e ci trova sulle nostre strade, nella nostra originalità, nelle nostre situazioni.

Chi è credente e vuole seguire Dio, d’ora in poi dovrà seguire Dio sulle sue strade, e non cercare di portarlo sulla strada dei suoi desideri. Questo vuol dire partire, uscire dalla propria terra, dal proprio io e avviarsi verso la pienezza che è in Dio. Con questa nostra testimonianza non abbiamo voluto presentarvi una nuova ideologia, religione, ecc., ma comunicarvi con semplicità la vita che Dio ci dà, nella sua luce, affinché ciascuno di voi, nelle proprie vie, si muova a cercare il Dio vero e così riceva la luce. Dovrete verificare se camminate sulle strade che piacciono a voi, oppure se seguite Dio.

Nel concludere questa puntata, non vogliamo riempirvi dei nostri argomenti. Perciò vi lasciamo a riflettere, perché si ravvivi in voi quella scintilla che Dio ha messo per risvegliare la vita e il desiderio di incontrare Dio. Lo Spirito Santo vi guiderà; noi non vogliamo guidare nessuno, vogliamo testimoniare e dare il meglio di noi. Parleremo ancora quando Dio ci dirà di parlare, quando sarà necessario dare luce per rafforzare ed incoraggiare il suo popolo. Con il materiale che avete a disposizione, potete vivere e testimoniare tutto questo agli altri, perché in voi si risvegli la creatività che Dio ha impresso in ciascuno di voi. Vi ringraziamo per la partecipazione.

[1] Cfr Gv 17, 6

[2] Cfr Lc 12, 56-57




Solenne consacrazione del popolo alla Santissima Trinità

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

Solenne consacrazione del popolo alla Santissima Trinità

Messaggio di Dio Padre – Rinnovo con voi la mia alleanza

vol. VII anno 2020 Verso la Nuova Creazione pag. 42

“Carissimi figli,

siete giunti a questo giorno, nel quale avete deciso di consacrarvi solennemente alla Santissima Trinità.[1]  È un giorno importante per voi qui presenti, per tutto il popolo unito a voi e per quanti sulla Terra si sentono parte della Chiesa di Gesù Cristo di tutto l’Universo.

Questo giorno è un punto di arrivo e di partenza. È un punto di arrivo, perché oggi si conclude la vostra preparazione ed è un punto di partenza perché da oggi comincia per voi la vera e propria missione. Questo non significa che non avrete più spiegazioni, perché la luce vi sarà sempre data. Dico che da oggi comincia la vostra missione perché quanto avete ricevuto, ora dovete metterlo in pratica e testimoniarlo. Attraverso di voi, deve manifestarsi la mia gloria, perché la Chiesa è chiamata a manifestare la gloria della Santissima Trinità, specialmente la mia gloria di Padre. Io sono il Padre che ama tutti e che desidera salvare tutti. Purtroppo, non posso salvare tutti, non perché io non lo voglia ma perché non lo vogliono gli uomini e neppure gli spiriti del male.

Ho mandato mio Figlio Gesù Cristo sulla Terra per liberarvi dal demonio e dagli idoli, sotto i quali si manifestano sempre i demoni. Sappiate che dietro ogni idolo sta un demonio, perciò quando servite gli idoli, vi sottomettete ai demoni. Ho inviato mio Figlio ad istituire sulla Terra la Chiesa, che è il mio popolo, chiamato a manifestare la salvezza. Lungo i secoli, ho osservato tutto ciò che la Chiesa ha fatto e non ha fatto. Ho osservato i cristiani della Terra e ho visto cose che non avrei mai voluto vedere. Nonostante la venuta di mio Figlio nella carne, devo constatare che la Terra è ancora pagana; è infestata da demoni e da idoli di ogni tipo.  

Figlioli, questo tempo è molto grave. Il vostro pianeta è semidistrutto, come potete vedere nella natura. Gli elementi della terra, dell’acqua, del fuoco e dell’aria sono sconvolti, inquinati e profanati. Così è anche il cuore dell’uomo. La Chiesa, purtroppo, è divisa in se stessa, frammentata fin dall’inizio. I cristiani hanno combattuto una battaglia sterile gli uni contro gli altri, confessioni contro  confessioni, dottrine contro dottrine. Al posto della spada hanno usato la parola di Dio. Nel nome di mio Figlio Gesù hanno processato, ucciso, rubato e commesso azioni terribili ai miei occhi.

Voglio dirvi, però, che la vera Chiesa c’è e c’è sempre stata. Non è mai uscita dalle catacombe, perché un’altra struttura, che si definisce Chiesa, si è a poco a poco imposta lungo la storia. Ci sono sempre state due Chiese: quella di Cristo, che mi appartiene, e quella di Lucifero che appartiene a lui. Due entità diverse, due realtà opposte, costrette a convivere nel nome di un sistema gerarchico.

Figlioli, è venuto il tempo che io divida la Chiesa vera da quella falsa. Questo dopo che si è arrivati al punto che il Papa, rappresentante dei cattolici, cioè di una gran parte dei cristiani della Terra, ha introdotto un idolo nella Chiesa.[2] Lo ha posto davanti all’altare che sorge sulle spoglie del glorioso apostolo Pietro. Ha collocato un idolo davanti a mio Figlio, presente sull’altare, in un atteggiamento di aperta sfida. Questo ha colmato la misura ai miei occhi e non c’è più ritorno. Fino ad oggi, ho atteso che questa falsa Chiesa si convertisse, ma così non è stato. Vi dico perciò che questa non è la mia Chiesa, non lo è mai stata né mai lo sarà.

Oggi divido la vera Chiesa da quella falsa e rinnovo con voi l’alleanza eterna, che nessuno potrà mai rompere. L’alleanza con me ha un solo nome: mio Figlio Gesù Cristo. Lui è l’alleanza vivente, Lui è la garanzia che voi siete miei.

La Chiesa falsa ha agito in tutti questi millenni per sminuire la figura di mio Figlio e renderla innocua, evanescente. Gesù è stato presentato come capo di una religione, un profeta fra i tanti, un maestro spirituale virtuoso e nulla più; ma Gesù Cristo, mio Figlio, è l’Unico Salvatore dell’umanità. È il Signore dell’Universo, che governa a mio nome l’intera creazione. Chi vuole venire a me deve passare attraverso di Lui e riconoscerlo come Figlio di Dio, Signore e unico Maestro. Senza questo non può esserci alcuna alleanza con me, non ci sarà mai. Ho usato misericordia ma ora userò la giustizia. Ognuno avrà inesorabilmente quello che ha scelto,

La falsa Chiesa ha operato anche per profanare e svalutare il sacramento dell’Eucarestia, negando che in essa vi sia la presenza di mio Figlio. La Chiesa falsa ha fatto in modo di rendere freddi i cristiani verso l’Eucarestia, insinuando in essi molti dubbi su questo Sacramento. Una larga parte di cristiani oggi non crede alla presenza di Gesù nell’Eucaristia.

La falsa Chiesa ha anche cercato di annullare e rendere superflue la figura e la presenza di Maria Santissima, che è mia Figlia prediletta, Madre di Dio, Sposa dello Spirito Santo e Corredentrice dell’umanità. Maria vi è stata donata come Madre ma la Chiesa falsa l’ha gettata via, accogliendo al suo posto un idolo che rappresenta la madre terra.[3] Questo è troppo e la misura è colma.

D’ora in avanti, la Chiesa vera sarà separata da quella falsa e crescerà. Manifesterà la mia potenza e la mia gloria. Sappiate che esiste una sola Chiesa, fondata da mio Figlio Gesù Cristo sulla Terra e presente in tutto l’Universo. Essa riconosce la Santissima Trinità e Maria Regina, Madre e Corredentrice dell’umanità. Accoglie e vive la comunione con tutti fratelli dell’Universo, svolge la sua missione ovunque, per portare la salvezza ai vivi e ai defunti. Un’altra Chiesa non c’è e non ci sarà.

In questo giorno in cui vi consacrate alla Santissima Trinità, prometto i nuovi Cieli e la Terra nuova[4] a voi e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà di questo pianeta, che desiderano vivere nella vera Chiesa di Gesù Cristo di tutto l’Universo.

Questo pianeta non sarà distrutto, anche se Lucifero lo vorrebbe per la sua invidia e cattiveria.  Lui sa che io darò la Terra al mio popolo e non vuole lasciarvene neppure una briciola, ma non lo permetterò. Avrete nuovi Cieli e Terra nuova. Vedrete risorgere il pianeta e questo avverrà attraverso la trasformazione del cuore degli uomini, ad opera mia e della mia Chiesa. Un popolo nuovo finalmente vivrà l’insegnamento di mio Figlio, i comandamenti e le leggi divine che ho impresso nei cuori, come doveva essere fin dall’inizio. Questo trasformerà la Terra.

Questa trasformazione non sarà frutto di magia o di qualcosa esterno a voi, ma avverrà in voi e attraverso di voi. Vedrete a poco a poco risvegliarsi le coscienze dei buoni, perché lo Spirito Santo agirà in ogni parte della Terra e dell’Universo per risvegliare nei figli di Dio la memoria di me, per far ricordare loro la santità delle mie leggi.

Quando tutto sarà compiuto, mio Figlio ritornerà sulla Terra. Non si presenterà più come Agnello mansueto, per farsi sgozzare dai figli di Lucifero, ma come Re e Trionfatore per raccogliere il suo popolo e scacciare una volta per sempre Lucifero e il suo popolo. Sulla Terra non ci sarà più posto né per Satana, né per i suoi figli. Quanti lo hanno scelto, adorato e voluto saranno con lui per sempre.  Il mio popolo invece trionferà. Trionferà il Cuore Immacolato di Maria Santissima, vostra Madre e Regina, Madre di Dio. Il trionfo del suo Cuore sarà il trionfo del Cuore di mio Figlio e il Cuore di mio Figlio trionferà per me, per la mia gloria.

Perciò, cari figli, ricordate bene questo giorno come un giorno di rinascita per tutto l’Universo, che  attende da troppo tempo i passi della vostra umanità.[5] È tempo che io liberi i prigionieri e apra gli occhi ai ciechi[6], affinché riconoscano la vera Chiesa, nella quale Gesù vive e che è anche la cattedra dalla quale vi ammaestra. La cattedra di Gesù è il suo popolo, non c’è n’è altra.[7] Perciò vi chiedo di avere coraggio, fiducia assoluta in me e di non temere nulla.

La mia alleanza con voi sarà inoppugnabile e nessuno potrà infrangerla. Se oggi mi dite il vostro sì come popolo, io agirò in mezzo a voi. Attraverso di voi, susciterò sulla Terra un popolo che crescerà sempre di più e si unirà a voi in spirito.[8] Non dovrete fare grandi cose. Vi chiedo soltanto di vivere con fedeltà assoluta tutto quello che avete fin qui appreso e proclamato. Io opererò, per mezzo vostro, su tutti gli altari, in tutte le chiese e templi, dovunque ci sia un figlio di Dio da strappare al male per condurlo alla vera Chiesa. La Chiesa di Lucifero, al contrario, si prosciugherà e diventerà  un albero secco.

Ciò che il Papa ha compiuto è un atto d’idolatria, simile a quello del vitello d’oro.[9] Perciò è necessario che io rinnovi la mia alleanza con un popolo nuovo e così sarà. Fate vivere quest’alleanza in voi e in mezzo a voi. Vivete, testimoniate, servite, amate, perdonate. Accogliete tutti i fratelli di buona volontà che verranno a bussare alle vostre porte, sia quelle delle vostre case, sia quelle delle vostre anime. Immergeteli nelle vostre celebrazioni, raggiungeteli con le vostre preghiere. Fate in modo che quando pregate, singolarmente o tutti insieme, la vostra preghiera risuoni in tutti i luoghi dell’Universo dove c’è bisogno della Chiesa e così avverrà. Se sarete fedeli, neanche una delle vostre preghiere rimarrà infruttuosa. Le vostre parole risuoneranno in tutti luoghi, perfino nell’inferno, e proclameranno la mia grandezza. Perciò, figli miei, andate avanti e non temete nulla.

A Lucifero e al suo popolo dico di fare attenzione. Guai a voi se oserete mettere un dito su questa Chiesa. Avete sfidato il Dio eterno, il Padre della gloria e ora riceverete in cambio quanto avete seminato. Guai a voi se toccherete ancora il mio popolo, se proverete ad infiltrarvi in esso. Guai a voi se continuerete a distruggere la mia creazione. Ora un popolo nuovo e forte, si contrapporrà a voi e non potrete fare nulla. Tutto il bene che avete cercato di impedire sulla Terra, fermando la Chiesa, si opporrà a voi. Tutto il male che avete fatto e le maledizioni con cui avete riempito la Terra, ritorneranno a voi. Questa è la giustizia. Per voi è finito il tempo della misericordia e comincia il tempo della giustizia, perché io devo proteggere i miei figli e lo farò. Così ho deciso e così sarà.

E voi, popolo mio, vivete con fede, coraggio e amore e non vi farò mancare nulla. Vi ringrazio per ogni passo che farete con me. Ricordate bene che, d’ora in avanti, sarete proprietà assoluta della Santissima Trinità, dalla quale dipenderete in tutto. Non vi appoggerete più sulla scienza umana, sulle dottrine e sulle tecnologie umane, ma vivrete a servizio della Santissima Trinità, che farà di voi un’umanità nuova. Ve lo prometto e vi benedico, nel nome del Padre del Figlio dello Spirito Santo”.

[1] In questo giorno, la Fondazione “Fortezza dell’Immacolata” e tutto il popolo che si unisce ad essa, si sono solennemente consacrati alla Santissima Trinità. Questo atto è il culmine di un lungo cammino di ricapitolazione in Cristo della vita di ciascuno e di tutto il popolo.

[2] Il 7 ottobre 2019, in occasione del Sinodo sull’Amazzonia, il Papa ha permesso che l’idolo della Pachamama, che in precedenza aveva benedetto, venisse introdotto nella Basilica di San Pietro e posto di fronte all’altare maggiore.

[3] Si riferisce di nuovo alla statuetta della Pachamama

[4] Cfr. Ap 21,1; 2Pt 3,13

[5] La Fondazione “Fortezza dell’Immacolata” si impegna a rinnovare ogni anno, in questo giorno, la solenne consacrazione alla Santissima Trinità

[6] Is 42, 6-7

[7] Il popolo cristiano è unito al suo Signore nello Spirito Santo, in comunione universale. Non conosce in sé fazioni e divisioni n.d.r.

[8] Questo popolo non è una struttura nuova nella Chiesa. È frutto dell’azione di Gesù Cristo, volta a rinnovare la sua Chiesa, già annunciata nel messaggio “Il futuro del mio popolo” dell’8 settembre 2011, pubblicato su questo sito.

[9] Es 32

Verso la Nuova Creazione Messaggi 2019 – 2020 a cura di Stefania Caterina e P. Tomislav Vlašić volume 7




La svolta definitiva dell’umanità

(tratto dal libro “2012 – La scelta decisiva dell’umanità”, pag. 160; Ed. Luci dell’Esodo)

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

da P. Tomislav Vlašić

La svolta definitiva dell’umanità

(Testo tratto dalla video-conferenza del 25 febbraio 2012)

Buongiorno a tutti! Vi auguro un buon ricevimento di questo video e la chiara comprensione dei contenuti che vi presenterò. A seguito della video-conferenza che abbiamo tenuto, Stefania Caterina ed io, l’11 febbraio di quest’anno, sentiamo il bisogno di approfondire alcuni aspetti, soprattutto in riferimento al messaggio di S. Michele Arcangelo, che ha indicato sei punti da seguire per essere ricapitolati in Cristo (i sei punti sono: il sacerdozio degli arcangeli, la paternità e maternità spirituale, il sacerdozio nuovo, l’immacolatezza, l’offerta della vita attraverso Maria Santissima, la comunione universale). Questi punti devono essere presi in considerazione da tutti coloro che desiderano percorrere la strada della ricapitolazione in Cristo.

Abbiamo dato al ciclo di video-conferenze che seguiranno, e delle quali questa è la prima, il titolo: “Progredire nella pienezza”, per un motivo che desidero sottolineare: ciascuno di noi porta in sé il seme della pienezza, ed è chiamato a giungere alla pienezza, cioè a quella perfezione che sarà l’eternità. Allora, il nostro compito è di aiutarvi a comprendere questo cammino, che è proprio un passaggio attraverso la pienezza.

Per questo primo video di oggi, ho scelto il sottotitolo: “La svolta definitiva dell’umanità”. Come abbiamo già detto in altra occasione[1], siamo passati dalla fase di preparazione e dai messaggi degli anni scorsi, che promettevano un particolare e deciso intervento di Dio, a questo anno 2012, nel quale Dio ha iniziato ad agire fortemente nello spirito dell’uomo.

Come Stefania Caterina ed io vi abbiamo annunciato, sulla base delle esperienze vissute, esistono quattro strumenti che agiscono in questo tempo. Il primo e fondamentale strumento è il popolo di Dio, che Egli utilizza da sempre. Tuttavia, in un momento come questo, che è straordinario per l’intera umanità dell’universo, Dio ha previsto altri tre strumenti, particolari e potenti, per rafforzare il popolo di Dio e portarlo alla pienezza. Essi sono: gli angeli che servono Dio, il Nucleo Centrale e le umanità dell’universo fedeli a Dio.

Gli angeli, che sono spiriti puri, contemplano il volto di Dio e riflettono sul popolo di Dio ciò che contemplano; sono strumenti particolari nell’azione di Dio. Riguardo al Nucleo Centrale, non vorrei ripetere cose già dette.[2] Aggiungo soltanto che è un anello di congiunzione tra gli spiriti puri e le umanità fedeli da una parte, e di tutta l’umanità in pellegrinaggio verso la meta prevista da Dio dall’altra. Le umanità fedeli a Dio hanno avuto un progresso forte e veloce nella storia. Prima di tutto gli uomini e le donne di queste umanità, si sono sviluppati nello spirito, in unione con lo Spirito di Dio, e poi in tutto il resto, tanto che i loro corpi sono molto simili al corpo glorioso di Cristo.

Questi strumenti agiscono principalmente in spirito ma, alla fine, come promesso da Gesù attraverso Stefania, Dio permetterà che le umanità fedeli s’incontrino con l’umanità della Terra e con tutte le altre umanità, perché l’intero universo dovrà essere unito. Ci sarà un solo popolo in tutto l’universo ed un unico pastore: Gesù Cristo.

Parlando dell’azione in spirito, potremmo chiederci: “Cos’è lo spirito”? Spesso si usa questa espressione, ma non so quanto effettivamente la si capisca. Dello spirito ha trattato diffusamente Stefania Caterina nel libro “Riscrivere la storia”[3], al quale rimando quanti desiderino approfondire l’argomento. Ad ogni modo, lo Spirito di Dio è la vita di Dio, sappiamo che è la Terza Persona della Santissima Trinità; ma cos’è lo spirito dell’uomo? Diciamo che lo spirito è lo spazio interiore più profondo e più intimo dell’uomo, dove lo Spirito Santo imprime la scintilla della vita, e dove l’uomo può incontrare Dio a faccia a faccia. Questo perché l’uomo è creato a immagine e somiglianza di Dio. S. Paolo, nel capitolo secondo della prima lettera ai Corinzi, assicura che l’uomo, nel suo spirito, può conoscere la sapienza di Dio, che è nel mistero, perché le viene rivelata dallo Spirito di Dio. “Lo Spirito, infatti, conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio”, afferma l’Apostolo[4]. Perciò, l’uomo che riceve lo Spirito di Dio è capace di comprendere e penetrare tutta la realtà, proprio con l’aiuto dello Spirito di Dio.

Cerchiamo ora di capire ciò che è successo nella storia dell’umanità. All’inizio, l’uomo è stato creato da Dio integro, perché il suo spirito era pienamente unito allo Spirito di Dio; in lui c’era armonia tra spirito, anima e corpo. Dopo il peccato originale, l’uomo si è staccato da Dio, ed il suo spirito si è indebolito. Per questo, non era più in grado di vivere senza un aiuto, senza entrare in rapporto con uno spirito più potente di lui; così si è unito allo spirito del male, a Lucifero.

Dopo questo avvenimento, è iniziata una fase nuova: l’uomo doveva tornare a Dio, ma il cammino sarebbe stato lento. La scienza ritiene che l’uomo abbia avuto un’evoluzione; le nostre esperienze ci confermano che questo è vero. L’evoluzione è iniziata dopo la caduta del peccato originale. Dio ha guidato progressivamente l’uomo e l’intera umanità in vista di Gesù Cristo.

Con la venuta di Gesù Cristo, ogni uomo che ha accettato il Salvatore, ha ricevuto lo Spirito di Dio, ed è ancora una volta iniziata una fase nuova della storia dell’umanità: l’uomo dalla pienezza ricevuta in Cristo, poteva progredire nella pienezza. La Pentecoste, vissuta dalla Chiesa, ha segnato una grande svolta per tutta l’umanità.

Anche oggi ci troviamo a vivere un’epoca nuova: Dio ha deciso di compiere le sue promesse, e di ricondurre tutta l’umanità all’unione con lo Spirito di Dio. L’umanità tutta e l’intera creazione dovranno sottoporsi alle leggi dello Spirito. È il tempo in cui siamo chiamati a percorrere questa strada; per questo Dio ci ha messo a disposizione i suoi strumenti che ci aiutano. Essi agiscono con potenza, lo posso affermare e testimoniare. Così ciascuno potrà percorrere la strada verso la pienezza. Per questo ho intitolato questa video-conferenza: “La svolta definitiva dell’umanità”, perché Gesù ha detto a Stefania che questo programma è irreversibile e va verso il pieno compimento.

Forse vi state domandando come entrare in comunione con questi strumenti potenti che Dio ha messo alla nostra disposizione. Ebbene, per rispondere a questa domanda, consideriamo un avvenimento storico, riportato dalla Sacra Scrittura negli Atti degli Apostoli, capitolo dieci. Un uomo pagano, Cornelio, ufficiale romano, stava pregando con la sua famiglia; cercava la salvezza. Improvvisamente, vide un angelo che gli disse di mandare a chiamare un certo Simone, detto Pietro, il quale avrebbe parlato loro del Salvatore del mondo. Pietro prontamente si recò alla casa di Cornelio. Dopo aver ascoltato da Cornelio stesso il racconto dell’esperienza vissuta, subito annunciò Gesù Cristo, Redentore del mondo. In quel momento, lo Spirito di Dio scese su Cornelio e sulla sua famiglia. Così, davanti a S. Pietro si aprirono le frontiere verso tutti gli uomini, ed egli battezzò Cornelio e la sua famiglia.

Questo episodio ci fornisce alcuni elementi che desidero sottolineare, e che sono attuali anche per noi. Il primo elemento è che Cornelio era un pagano. Ciò significa per noi che questo annuncio è dato a tutti gli uomini di buona volontà, in tutto l’universo, e non soltanto a quanti appartengono alla religione cristiana. Avremo delle belle sorprese, perché lo Spirito Santo agirà negli uomini di buona volontà di tutte le categorie e di tutte le religioni. Il secondo elemento è l’angelo di Dio. Era necessario che l’angelo di Dio venisse ad aprire la strada all’anima di Cornelio. Infine, il terzo elemento è S. Pietro, il testimone che annuncia il Salvatore e la salvezza.

Ci domandiamo allora: “Dove si trova S. Pietro, in che modo continua ad agire”? Sulla base delle nostre esperienze, posso dirvi che S. Pietro e gli apostoli, assieme a tutti i santi, si offrono a Dio e pregano per questi tre strumenti particolari, perché siano riempiti di tutta la santità del popolo di Dio, e possano agire potentemente a favore dell’intera l’umanità. Dell’altra parte, tutti coloro che hanno ricevuto il battesimo sono invitati a testimoniare la salvezza, come ha fatto l’apostolo Pietro. In questa luce, nel libro “Oltre la grande barriera”[5] Stefania ha presentato il battesimo in Spirito Santo e fuoco. Questo battesimo in Spirito Santo scenderà su tutta l’umanità dell’universo. Com’è stato spiegato, non sarà un battesimo come quello della Pentecoste, ma un battesimo silenzioso. Perché silenzioso? Perché richiede una risposta ed un cammino, la crescita delle persone, dal momento che tante grazie gratis date scompariranno. L’uomo dovrà dare una risposta libera e piena a Dio, ed elevarsi a Lui.

Sorge anche un’altra domanda: “Come possiamo capire l’azione dello Spirito Santo dentro di noi”? Ce lo chiediamo soprattutto in questi tempi, in cui le interpretazioni umane sono tante, diverse fra loro e spesso errate. Lo Spirito è considerato talvolta come un’energia, altre volte come qualcosa che può ottenere soltanto chi ha un carisma, ecc., ecc. Una cosa è importante nell’episodio che abbiamo narrato: Cornelio e la sua famiglia erano pronti ad accogliere Gesù Cristo, ed immediatamente lo Spirito Santo è sceso su di loro. Tutti coloro che accolgono Gesù Cristo e sono di buona volontà, avranno le stesse grazie, e questi strumenti potenti agiranno sullo spirito dell’uomo.

Vi porto alcuni esempi: se avete letto il libro “Oltre la grande barriera, ricorderete sicuramente l’episodio in cui San Michele ordina a Lucifero di uscire dall’inferno, e questi è costretto a presentarsi subito. Poi San Michele gli ordina, a nome di Dio, di confessare la sua menzogna e dire la verità così com’è in Dio; dalla confessione di Lucifero, emerge tutta la patologia dello spirito del male e, come in uno specchio, nelle sue parole si riflette anche la patologia dell’uomo. È interessante osservare la potenza di San Michele che dà un ordine allo spirito del male e questi deve ubbidire e dichiarare la verità. L’azione degli Arcangeli e degli angeli è proprio questa: aiutare tutte le persone di buona volontà che cercano Dio; la loro potenza, nello stesso tempo, getta confusione tra coloro che non vogliono accettare né Gesù Cristo né Dio.

In modo simile agiscono le umanità fedeli a Dio, perché questi uomini fedeli possiedono una potenza dello spirito che noi non possiamo neppure immaginare. Oltre ad uno spirito potente, hanno anche un corpo che permette loro di agire fortemente sulla materia, e questo è molto importante nell’economia della salvezza e nei programmi di Dio. Proprio perché questi uomini fedeli possiedono un corpo capace di agire sulla materia, sono indispensabili per noi della Terra e per quanti nell’universo sono deboli nel corpo, e devono essere trasformati anche fisicamente. Tutti e tre gli strumenti agiscono in comunione tra loro, pienamente uniti allo Spirito Santo, e Dio agisce attraverso di loro.

Abbiamo detto che l’umanità è chiamata a camminare fino a sottomettersi alle leggi dello Spirito. Quali sono queste leggi? Sono le leggi pienamente contenute nel Vangelo. Gesù è venuto nello Spirito Santo, ed ha operato con la potenza dello Spirito Santo; se accogliamo Gesù Cristo con la potenza dello Spirito Santo, potremo comprendere tutte le sue leggi ed elevarci. Il problema è che il Vangelo viene spesso considerato come una raccolta di regole morali e religiose, o come un bel libro sapienziale e filosofico oppure, peggio ancora, come il credo alla base di un’ideologia. Per comprendere veramente il Vangelo, invece, è necessario accogliere Gesù Cristo e la potenza dello Spirito Santo; solo allora capiremo Gesù Cristo, ed Egli, assieme allo Spirito Santo, ci condurrà a Dio Padre.

Voglio sottolineare la legge suprema di Dio che è l’amore. Tutti noi siamo chiamati ad elevarci, e a vivere secondo questa legge. A questo proposito, è molto importante leggere il capitolo tredici della prima lettera ai Corinzi, dove S. Paolo afferma che i carismi, le profezie e la conoscenza sono destinati a scomparire; rimarranno soltanto tre cose: la fede, la speranza e la carità, e la carità è la più grande di tutte. Queste tre leggi, cioè fede, speranza e carità governano la nostra vita. Si potrebbe obiettare: “Come posso credere? Credere sembra un salto nel vuoto”. Proprio questa concezione è sbagliata: credere non significa affatto saltare nel vuoto, dal momento che lo Spirito Santo conferma incessantemente la verità in ogni credente. Nella fede e nella speranza si sperimenta e si conosce la vita di Dio, e si allarga lo spazio dello spirito, mentre l’amore spalanca i nostri orizzonti; parlo dell’amore di Dio, naturalmente.

Siamo dunque chiamati ad aderire, e a camminare nella fede, nella speranza e nell’amore. Questi strumenti ci aiuteranno a percorrere la strada e, come Gesù ha promesso nei messaggi ricevuti da Stefania, i suoi angeli si faranno vedere, sentire e percepire; saranno presenti e attivi in mezzo a noi. Gesù ha promesso anche che le umanità fedeli a Dio verranno sulla Terra per incontrarci, perché dovrà esserci un solo popolo in tutto l’universo, radunato attorno all’unico suo Pastore.

Vi portiamo questa nostra testimonianza perché desideriamo sinceramente che voi possiate impegnarvi a cercare Dio; se lo farete, Dio si farà presente a ciascuno di voi. Farete bene se parlerete di quanto vi diciamo a quanti vi sono vicini, per scambiare con altri le vostre esperienze. Così sarete preparati per il prossimo video, nel quale inizieremo a spiegarvi i sei punti di cui San Michele ci ha parlato[6], e che sono le regole fondamentali da seguire per essere ricapitolati in Cristo.

Pregheremo e staremo davanti a Dio per tutti voi. Vi benediciamo perché possiate proseguire su questa strada. Grazie.

[1] Cfr Cap 1

[2] Cfr nota precedente

[3] Cfr. Stefania Caterina “Riscrivere la Storia – Vol I Nel pensiero di Dio” ed. Luci dell’Esodo 2010

[4] Cfr 1Cor 2, 11

[5] Cfr Stefania Caterina “Oltre la grande barriera” ed. Luci dell’Esodo 2008

[6] Cfr Messaggio di S. Michele Arcangelo del 10/9/2010 dal titolo “Il Nucleo Centrale”




Sabato I Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

 

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

Sabato I Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Eb 4, 12-16; Sal.18; Mc 2, 13-17.




La grande testimonianza di Gesù

Lettere al popolo di Dio

8 gennaio 2023, Battesimo del Signore

 

La grande testimonianza di Gesù

Carissimi fratelli e sorelle,

siamo entrati nel terzo anno della PRESENZA INTERMEDIA DI GESÙ sulla Terra. La sua particolare presenza in spirito ci era stata annunciata dalla Madonna già nel suo messaggio del 7 dicembre 2020, al quale vi rimandiamo.[1]

Il nostro augurio a voi e a noi per l’anno 2023 è che possiamo entrare nella comunione piena e autentica con Gesù, con la sua vita e la sua opera a favore della Terra e di tutto l’Universo. Quanti di voi hanno seguito questi programmi e camminato con noi, hanno potuto ampliare lo sguardo sull’Universo e sulla dinamicità della sua storia. In tutti questi anni, abbiamo cercato sempre di indicarvi la strada semplice e luminosa che conduce al futuro glorioso dell’umanità e che passa necessariamente attraverso la RICAPITOLAZIONE IN CRISTO DELL’INTERO UNIVERSO.[2] In tal modo, nel silenzio e nella preghiera, avete potuto formarvi un vostro pensiero e fare le vostre scelte.

Il tempo trascorso ha visto accavallarsi molti eventi sulla Terra ed è ora di dare risposte a Dio. Occorre testimoniare l’opera che il Padre sta compiendo, attraverso suo Figlio Gesù Cristo, nella potenza dello Spirito Santo, per mezzo della “Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo”, quella che è presente sulla Terra e quella che scende dal Cielo.

Negli ultimi anni, i membri del Nucleo Centrale[3] sono rimasti nel silenzio, per stare a faccia a faccia con Dio e condividere tra di loro la vita di Dio e l’azione a favore del popolo di tutto l’Universo. Anche per noi è giunto però il momento di testimoniare ciò che vediamo e sperimentiamo nella nostra missione, per aiutare il popolo di Dio a vivere unito a Cristo e testimoniarlo.

Chiariamo subito che non vi trasmetteremo nuovi messaggi e rivelazioni. Il Signore, infatti, ha parlato ampiamente a questo popolo, direttamente e attraverso i suoi strumenti, e quanto era necessario conoscere per questo tempo ci è stato rivelato. Tutto ciò costituisce il solido fondamento sul quale poggerà la nostra testimonianza, che speriamo vi porti un po’ di luce in questi tempi di buio. Interverremo di tanto in tanto su questo sito e siamo certi della vostra partecipazione alla grazia di questo tempo, che vogliamo condividere con tutti voi.

Di quale testimonianza parliamo? Tutti noi diciamo di testimoniare Gesù Cristo ed è vero. Tuttavia, Gesù afferma: “Io non ricevo testimonianza da un uomo”.[4] Alla luce di queste parole, comprendiamo che in realtà il vero testimone è lo stesso Gesù Cristo, il testimone fedele e veritiero di cui parla l’Apocalisse.[5] Gesù testimonia incessantemente il Padre, nella potenza dello Spirito Santo. Riferisce ciò che vede presso il Padre. Così parla a Nicodemo: “In verità, in verità ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza.”[6]  Noi, dunque, riceviamo la sua testimonianza e la comunichiamo ai nostri fratelli; ma se non l’accogliamo che cosa testimoniamo?  Occorre dunque essere profondamente uniti a Gesù per accogliere e comunicare agli altri ciò che Egli testimonia al nostro spirito. Questo ci rende a nostra volta testimoni autentici del Cristo.

Gli strumenti straordinari – Angeli, Nucleo Centrale e Fratelli dell’Universo fedeli a Dio – dei quali tanto vi abbiamo parlato, sono in questo tempo particolarmente uniti a Gesù, lo seguono e lo affiancano nella sua azione silenziosa e potente. Egli è qui sulla Terra, particolarmente presente in spirito, ma la sua azione si ripercuote su tutto l’Universo. Con la sua VENUTA INTERMEDIA, Gesù ci porta ancora una volta la testimonianza di ciò che il Padre sta compiendo. Chiede agli strumenti straordinari di accogliere la sua testimonianza e di riferirla al suo popolo, affinché diventi a sua volta testimone fedele.

Come membri del Nucleo Centrale viventi sulla Terra, rispondiamo all’invito del Signore e ci mettiamo a sua disposizione per comunicarvi la grande testimonianza di Gesù per questo tempo e per questa umanità.

Il Signore aspetta la nostra rinascita dall’alto.[7] Invano abbiamo celebrato il Natale del Signore se non è rinata in noi la vita divina, se non ci siamo resi disponibili a cambiare in meglio la nostra esistenza per conformarci a Lui. Gesù è qui, glorioso in mezzo a noi, con la sua Santissima Madre, per portarci nella sua gloria. Unita a Lui, è presente anche la sua Chiesa di tutto l’Universo – Angeli, Santi, umanità fedeli a Dio, anime del Purgatorio – che scende dal Cielo per venire in aiuto alla Terra.

Il Signore attende che il suo popolo fiorisca e porti frutti abbondanti di vita eterna. Solo Gesù può offrire le soluzioni giuste ai problemi esistenziali che assillano la nostra umanità. Quanti lo accoglieranno nella loro vita, sentiranno la sua voce e avranno le risposte ai loro problemi. Egli è la fonte della vita.

La Chiesa che scende dal Cielo testimonierà la vita e l’azione di Dio Trino e Uno. Lo faremo noi, insieme agli altri membri del Nucleo Centrale. Lo farà anche il popolo di Dio presente sulla Terra, che ha deciso di appartenere alla “Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo” e si è messa a servizio di quanti desiderano percorrere questo cammino, per aiutarli. Tutti insieme saremo il Corpo Mistico di Cristo e daremo la nostra testimonianza a tutto l’Universo.

Dio è mistero. È in Lui la PIENEZZA DELLA VITA che si effonde su tutte le creature. Senza di Lui, nessuno possiede questa pienezza. Dopo il peccato originale, il Padre ha mandato sulla Terra suo Figlio Gesù Cristo, che si è incarnato in mezzo a noi nella sua prima venuta. È venuto a comunicarci la sua vita e ad indicarci la strada verso la pienezza. Ha fondato la sua Chiesa e poi, lungo i secoli, ci ha inviato innumerevoli testimoni santi. Dalla gloria del Cielo ci ha mandato sua Madre, apparsa sulla Terra molte volte e in molti luoghi per aiutarci. Ed è stata soprattutto Lei, l’Immacolata, insieme alla Chiesa che scende dal Cielo, a preparare la venuta intermedia di Gesù, ancora una volta sulla Terra, ancora una volta a favore di tutto l’Universo.

Gesù glorioso, che ha attraversato e vinto la morte, è qui per portarci di nuovo la sua grande testimonianza di ciò che vede presso il Padre. Quanti lo accoglieranno e crederanno in Lui, sperimenteranno già una vita piena, anche in mezzo alle inevitabili difficoltà di ogni giorno e alle prove dolorose che l’umanità sta attraversando.

Il Signore intensificherà progressivamente la sua azione, che sarà sempre più rapida. Dividerà l’umanità, separando coloro che si uniranno a Lui per essere salvati da coloro che sceglieranno di perdersi senza di Lui.

Abbiamo voluto dare a questi nostri interventi il titolo di “Lettere al popolo di Dio”. Le lettere si scrivono soprattutto alle persone care e voi ci siete cari, siete i nostri fratelli e sorelle con i quali formiamo un solo popolo. Cercheremo di aiutarvi progressivamente a capire questi tempi e le strade da percorrere, per condividere con voi le promesse di Dio, le attese e le speranze di una nuova umanità, in cammino verso la Nuova Creazione.

Il Signore vi benedica e vi doni la sua pace

                                                                                   Stefania Caterina e P. Tomislav Vlašić

 

 

 

 

[1] Nel messaggio della Madonna del 7 dicembre 2020 “Il tempo messianico”, si legge tra l’altro: “Lungo i secoli, molti mistici hanno parlato della VENUTA INTERMEDIA DI GESÙ pur non avendo ben chiaro di cosa si trattasse. Ebbene, la presenza in spirito di Gesù in mezzo al suo popolo, di cui vi parlo, sarà proprio la venuta intermedia di Gesù.  Precederà la sua venuta gloriosa nella quale Gesù si presenterà in carne ed ossa come Figlio di Dio e Figlio dell’Uomo. Verrà a giudicare l’umanità e a dividere per sempre la luce dalle tenebre, i figli di Dio dai figli di Satana. Stabilirà definitivamente il Regno di Dio e lo offrirà al Padre nello Spirito Santo. Introdurrà i figli di Dio nella creazione nuova che il Padre avrà preparato per loro”.

[2] Cfr. Ef 1,10

[3] Stefania Caterina e P. Tomislav Vlašić sono membri del Nucleo Centrale – uno dei tre strumenti straordinari di questo tempo- del quale abbiamo parlato a lungo e del quale potete trovare ampio approfondimento su questo sito

[4] Cfr. Gv 5, 34

[5] Cfr. Ap 3, 14

[6] Cfr. Gv 3, 11

[7] Cfr. Gv 3, 1-15




Sabato vigilia del Battesimo del Signore

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

II Settimana del Tempo di Natale – Sabato vigilia del Battesimo del Signore

1 Gv 3,22 – 4,6; Sal 2; Mt 4, 12-17. 23-25.

 




II Settimana del Tempo di Natale vigilia dell’Epifania del Signore 

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

II Settimana del Tempo di Natale vigilia dell’Epifania del Signore

1 Gv 3, 11-21; Sal 99; Gv 1, 43-51.

 




Sacra Famiglia di Nazaret

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

Sir 3, 3-7.14-17; Sal.127; Col 3,12-21; Mt 2,13-15.19-23 (ANNO A).

messaggio di san Giuseppe del 18.3.2021 Maria la Donna Nuova

dal libro “La Donna vestita di sole” Riscrivere la Storia vol. III Ediz. Luci dell’Esodo pag. 105

 




Santo Stefano

 

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

At 6,8-12;7,54-60; Sal 30; Mt 10, 17-22.

 




Santo Natale

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

Is 52,7-10; Sal. 97; Eb 1,1-6;Gv 1,1-18.

 




Sabato 24 vigilia di Natale – IV Settimana del Tempo di Avvento

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

2 Sam 7, 1-5.8-11.16; Sal 88; Lc 1, 67-79.




Venerdì – IV Settimana del Tempo di Avvento

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

Ml 3, 1-4.23-24; Sal 24; Lc 1, 57-66.

 




Giovedì IV Settimana del Tempo di Avvento

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

1Sam 1,24-28; 1Sam 2; Lc 1, 46-55.

 




Natale con Gesù

Carissimi fratelli e sorelle,

nell’avvicinarsi delle grandi solennità natalizie, desideriamo farvi giungere il nostro pensiero e i nostri più sinceri auguri.

La situazione della Terra in questi tempi è sotto i nostri occhi: la gran parte dell’umanità è confusa, smarrita, stretta nell’angoscia. Non riuscendo a vedere il futuro, cerca semplicemente di sopravvivere e così si chiude sempre di più nell’egoismo, nella ribellione a Dio e nell’intolleranza verso tutto e tutti.

Noi sappiamo però che il Signore è presente nella sua VENUTA INTERMEDIA, così come ci è stato rivelato. Crediamo alla sua presenza e a quella della sua Madre Santissima in mezzo a noi. La gloria del Signore cresce di giorno in giorno, anche se a molti potrebbe sembrare il contrario. Noi ne siamo testimoni ed affermiamo che il Signore, insieme agli strumenti straordinari e alla sua Chiesa di tutto l’Universo, sta combattendo la grande battaglia finale contro le forze del male. Come ci è stato preannunciato da molto tempo, questa battaglia si svolge sulla Terra, dove Lucifero ha consolidato il suo potere; la reazione del demonio e dei suoi seguaci a tutto questo è ben visibile. Sembra che nessuna autorità politica o religiosa sia in grado di porre fine alle tribolazioni della nostra umanità, ma noi crediamo che il Salvatore è in mezzo a noi per aprirci la strada e prepararci alla vittoria, per portare la sua luce nelle tenebre del mondo.

Questo è ancora il tempo della lotta e delle prove per il popolo di Dio e per tutti noi che abbiamo deciso di accogliere e vivere questi programmi. Siamo al fianco di Gesù nella lotta contro il Male e l’Emmanuele, il Dio con noi, ci libera dall’angoscia e dalla solitudine, ci fa vivere e non soltanto sopravvivere, e noi non temiamo. Come ci ricorda il profeta Isaia: “Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace, dice il Signore che ti usa misericordia”.[1] Perciò, prosegue il profeta rivolto al popolo: “Allarga lo spazio della tua tenda, stendi i teli della tua dimora senza risparmio…poiché ti allargherai a destra e a sinistra e la tua discendenza possiederà le nazioni, popolerà le terre un tempo deserte”.[2]

Queste parole profetiche ci riempiono di speranza ma, al tempo stesso, ci richiamano alla necessità di vivere da creature nuove, allontanando da noi i pensieri tenebrosi, la presunzione di essere autosufficienti, la chiusura nel nostro piccolo guscio, la condanna di noi stessi e degli altri. Il Signore salva i pubblicani e le prostitute, quanti sono giudicati indegni dalle “persone perbene”, ma rende vana la superbia dei farisei e dei dottori della legge.[3] “Si dirà: “Solo nel Signore si trovano giustizia e potenza!” Verso di lui verranno, coperti di vergogna, quanti ardevano d’ira contro di lui”.[4]

In questo santo Natale, colmo della presenza di Gesù, nel silenzio umile e fedele di fronte a Lui, immergiamoci nell’enorme grazia che ci viene elargita in questo tempo e che può aprirci al mistero della vita e della salvezza del Signore. In tutti questi anni, vi abbiamo indicato una strada semplice, illuminata dalla presenza del Salvatore, per conoscere il mistero del nostro destino glorioso: l’offerta della nostra vita a Gesù, per mezzo del Cuore Immacolato di Maria. Solo percorrendo questa strada saremo misticamente uniti a Cristo glorioso, presente in mezzo a noi e conosceremo un futuro glorioso. L’apostolo Giovanni lo conferma con la sua testimonianza:” “L’unione mistica con Gesù Cristo è alla base di tutta la conoscenza: senza comunione con Gesù non c’è comunione neppure col Padre e viene meno l’apertura all’azione dello Spirito Santo. Infatti, il Padre manda lo Spirito Santo nel nome di Gesù, in virtù del suo sacrificio. Lo Spirito Santo agisce per creare una comunione indelebile fra noi e Gesù Cristo e questi ci unisce al Padre nello Spirito Santo. Il fondamento della vera conoscenza di noi stessi e degli altri, così come di ogni situazione, la conoscenza delle leggi della vita, si trova soltanto nell’unione mistica con Gesù. Vi ho parlato della comunione col Padre e col Figlio e vi ho detto che le mie mani hanno toccato il Verbo della vita[5]. Non era un modo di dire, un’immagine poetica ma la testimonianza della vita vissuta da noi apostoli con Cristo, nonché del mio personale rapporto col Maestro”.[6]

Nel silenzio al quale il Signore ci chiama in questo tempo, necessario per svolgere il nostro servizio, vi ricordiamo costantemente nelle nostre preghiere. Siamo grati a Dio e alla Madre celeste per la vostra risposta e per il vostro cammino, che fanno di tutti voi un segno sempre più concreto e visibile dell’amore di Dio per questa umanità. Vi auguriamo di percepire sempre più intimamente la presenza del Signore, affinché questo sia un Natale con Gesù, nei Cuori di Maria Santissima e di San Giuseppe.  Vi abbracciamo fraternamente e vi benediciamo, augurando a tutti voi e alle vostre famiglie ogni bene.

Buon Natale e felice Anno Nuovo!

Stefania Caterina e P. Tomislav Vlašić

Santo Natale 2022

 

[1] Cfr. Is 54, 10

[2] Cfr. Is 54, 2-3

[3] Cfr Lc 7, 30

[4] Cfr, Is 45, 24

[5] Cfr 1Gv 1, 1-4

[6] “Riscrivere la storia – Vol I – Nel pensiero di Dio”, pagg. 78-79




IV Domenica del Tempo di Avvento

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

IV Domenica del Tempo di Avvento

 Is 7, 10-14; Sal.23; Rm 1, 1-7; Mt 1, 18-24.

 




Preparazione al Santo Natale

Messaggio di Maria Santissima del 15 agosto 2013

“Maria, Porta del cielo”

(dal libro “Verso la Nuova Creazione – vol. IV, anno 2013”, pag. 106, Ed. Luci dell’Esodo)

La mia immacolatezza è un privilegio del tutto particolare, legato alla mia maternità divina; tuttavia, tutti siete chiamati all’immacolatezza. Tutto il vostro cammino spirituale deve tendere alla progressiva purificazione dal peccato e dalla corruzione, fino al raggiungimento dello stato di immacolatezza che vi rende partecipi della grazia divina e degni di appartenere alla nuova umanità. L’intero genere umano in tutto l’universo dovrà raggiungere questo stato di purezza per entrare nella nuova creazione: la creatura nuova sarà immacolata e così la nuova umanità.

Io sono l’Immacolata, la creatura nuova per eccellenza. Per questo sono stata assunta in cielo: per partecipare alla gloria del Creatore, presso il quale intercedo per tutti voi, e per aprirvi la strada verso la creazione nuova, così come Gesù l’ha aperta a me. Gesù ha aperto una strada nuova, quella dello Spirito, per tutti voi; occorreva però che una creatura, a nome di tutta l’umanità, attraversasse per prima in spirito, anima e corpo la Grande Barriera dopo Gesù, una creatura pura e fedele. Dio ha voluto che fossi io tale creatura, perché Immacolata, Madre di Dio e dell’umanità. Vi ho aperto la strada per amore e con amore; con la mia obbedienza e docilità ho sanato in anticipo le vostre molte infedeltà, soprattutto quelle del popolo di Dio. Se non avessi accettato la mia maternità verso di voi ed il mio passaggio al cielo, sarebbe molto più difficile per voi percorrere la strada di Gesù: sono stata e sono la vostra garanzia davanti a Dio che un giorno sarete con me oltre la Grande Barriera.

Quando sono salita al cielo ho attraversato la Grande Barriera che è fatta di luce. Così sono stata avvolta dalla luce e dall’onnipotenza di mio Figlio che mi ha accolto tra le sue braccia. Nell’attraversare la Grande Barriera di luce sono diventata Regina. Sono salita verso il cielo come creatura immacolata e sono entrata nella dimensione del puro spirito come Regina. Così sarà anche per il popolo di Dio: salirà come popolo nuovo e, attraversando la Grande Barriera di luce, diventerà popolo regale e regnerà per sempre con il suo Dio.

Figli cari, vi ho detto queste cose per aiutarvi a capire meglio la mia presenza ed il mio ruolo nella vostra vita. Mi aspetto da voi un cammino di trasformazione.”




Sabato II Settimana del Tempo di Avvento

 

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

ll Settimana del Tempo di Avvento

Beata Vergine Maria di Loreto

Sir 48, 1-4. 9-11; Sal.79; Mt 17, 10-13.

 




Maria SS. trionfa in coloro che si offrono a Dio

(dal libro “Oltre la Grande Barriera”, cap. 2, pag. 52, Ed. Luci dell’Esodo)

Messaggio di Maria Santissima del 25 marzo 2003

“Vi benedico, miei cari figli, in questo giorno che mi è particolarmente caro.

Vengo a ricordarvi che il vostro compito è quello di annunciare al mondo la vita trinitaria; la vita del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Essa pulsava nel mio cuore, nel cuore del mio sposo Giuseppe. Era viva nella casa di Nazaret. Perché il vostro annuncio sia efficace ed autentico, dovete innanzitutto accoglierlo voi con cuore limpido, immacolato, così come io ho fatto. L’annuncio della vita trinitaria non può scendere in un cuore sporco, in un’anima colma di interessi. Dovete spogliarvi sempre di più di ogni interesse che non sia quello della gloria di Dio, altrimenti l’annuncio non può radicarsi in voi. Esso rimane astratto, può toccarvi ma non vi trasforma.

L’annuncio della vita trinitaria deve trasformarvi di giorno in giorno. Non potete più essere gli stessi se avete ricevuto l’annuncio, così come è accaduto per me; non solo perché sono rimasta incinta, ma perché tutta la mia vita è cambiata dentro di me. Dopo l’annuncio dell’arcangelo, si è sviluppata tutta la mia vita personale, la mia vita con Gesù e, attraverso di Lui, la mia vita col Padre nello Spirito Santo. Ad esso sono seguiti altri avvenimenti della mia vita, come la presentazione di Gesù al tempio, la sua morte e risurrezione, tutti legati al momento iniziale dell’annuncio. In quel momento, infatti, per la mia immacolatezza, sapevo già di non poter possedere il frutto del mio seno. Ciò mi è stato ancora più chiaro al momento della presentazione di Gesù al tempio. Qui ho consegnato Gesù al Padre, rinunciando ad ogni mio diritto su di Lui.

Desidero dirvi questo: se siete immacolati, non potete vantare alcun diritto su Gesù. Non potete possederlo, perché, se lo amate davvero, è Lui che possiede voi. Potete possedere Dio solo attraverso l’amore, mai per interesse o per ambizione, perché Dio non si lascia intrappolare dai vostri interessi e dalle vostre ambizioni. Perciò non cercate di possedere né di manipolare la vita di Dio. Essa non vi appartiene, se non quando l’amate, la rispettate, l’accogliete. Le parole dell’arcangelo Gabriele erano chiare: Gesù era Figlio dell’Altissimo, non era mio. Questo vale anche per voi. Gesù passa dentro di voi, vi ama, vi trasforma, ma non potete catturarlo nelle vostre reti.

Per questo ho potuto stare sotto la croce con libertà, perché sapevo che Gesù non mi apparteneva e doveva ritornare al Padre dopo aver compiuto la sua opera. Così deve essere per ciascuno di voi: Gesù deve compiere in voi la sua opera, non quella che volete voi. Siate liberi in questo, lasciatevi portare da Gesù anche sotto la croce, perché si compia la sua volontà. Gesù compirà perfettamente in voi l’opera del Padre, la compirà nella potenza dello Spirito Santo, come è accaduto in me.

Allora vedrete la risurrezione, potrete passare attraverso la porta stretta che conduce alla vita, una porta che solo pochi trovano perché sono pochi coloro che si lasciano condurre da Gesù sotto la croce. Molti ricevono l’annuncio, ma una volta che lo hanno ricevuto, cercano immediatamente di possedere la grazia per i propri interessi. In questo modo Gesù non può operare in loro, oppure opera limitatamente. Queste persone vorrebbero ridurre l’azione dello Spirito al loro livello. Questo è il dramma di molti cristiani oggi: l’annuncio della salvezza che mio Figlio continuamente rivolge ad ogni uomo, che lo Spirito Santo instancabilmente porta, e che il Padre desidera, viene svilito e imbrigliato nelle maglie della vita umana, fatta di molti interessi.

Non voglio che questo accada anche a quanti desiderano offrirsi a Dio! Costoro devono percorrere le tappe dell’annunciazione, della presentazione al tempio, della croce e della risurrezione. Devono percorrerle insieme a me, così come io ho fatto, nell’immacolatezza e nell’offerta totale della vita a Dio, senza interessi, senza macchinazioni, senza ragnatele. Vi voglio liberi, figli miei, liberi da ogni trappola umana! Se così sarete, allora Dio vi utilizzerà fino in fondo, e abbatterà ogni ostacolo in voi e intorno a voi.

Torno a ripetervi oggi di non preoccuparvi di ciò che accadrà, nella Chiesa e nel mondo. Vedrete cose grandi, vedrete anche cose terribili perché questi vostri tempi sono tempi tremendi, tempi di lotta estrema fra luce e tenebre. Ma chi si offre a Dio e a Lui si affida, non ha nulla da temere. Vi ripeto oggi che io vi proteggo in ogni modo, stendo attorno a voi il mio manto.

Desidero trionfare in ciascuno di voi, ma posso trionfare solo in coloro che si offrono totalmente a Dio. Posso trionfare soltanto sotto la croce, perché non vedrete la risurrezione senza aver prima visto la croce. Questo vale per ognuno di voi, come valeva per me. Non abbiate paura di guardare la croce di Cristo, perché quello è il passaggio attraverso il quale giungerete alla vita.

La mia benedizione scenda su di voi, figli cari, in questo giorno e vi apra il cammino, perché possiate portare l’annuncio di quella Vita che io ho accolto per donarla a voi. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.




Sabato I Settimana del Tempo di Avvento

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

I Settimana del Tempo di Avvento

Is 30, 19-21.23-26; Sal.146; Mt 9, 35-10,1.6-8.