Parte III – Attraversare e vincere la morte

Scrive Stefania Caterina nel libro “Oltre la grande barriera”:

Dio non ha creato la morte

Ho ricevuto diverse spiegazioni sulla morte. Mi è stato detto che ogni cristiano è chiamato a passare attraverso la morte per sconfiggerla, come ha fatto Gesù. Punto di partenza è ancora una volta l’offerta della vita a Dio, attraverso Gesù Cristo, per mezzo del Cuore Immacolato di Maria. Questa offerta di noi stessi, ci rende pienamente partecipi della vita divina. Uniti a Cristo, ci rivestiamo di incorruttibilità, sperimentiamo la risurrezione che è vittoria sulla morte.

Riporto un riassunto delle spiegazioni ricevute.

“La morte è la serva di Satana. Essa si presenta sotto due forme: come morte fisica e come morte spirituale. La prima tocca ad ogni uomo, la seconda colpisce coloro che appartengono a Satana, i quali si escludono dall’amore di Dio e dalla sua grazia. Sono queste le due facce della morte.

Satana odia l’uomo creato a immagine di Dio. Per questo lo spinge verso la morte. È per lui una sorta di missione, che non gli è stata affidata da Dio, il quale non vuole la morte di nessuno. Satana si è attribuito da se stesso questo compito, nel momento in cui ha tentato i vostri progenitori, e li ha portati alla ribellione verso Dio. A partire da quel momento, egli si è prefisso lo scopo di portare ogni uomo alla morte. Prima di tutto alla morte spirituale, che più gli interessa, e poi anche a quella fisica.

La morte non viene da Dio, come afferma chiaramente la Bibbia: «Dio non ha creato la morte e non vuole la morte degli uomini. Ha creato le cose perché esistano; le forze presenti nel mondo sono per la vita e non hanno in sé nessun germe di distruzione»[1].

Per portare l’uomo alla morte, Satana si serve di due strumenti: la malattia che porta alla morte fisica, ed il peccato che porta alla morte spirituale. Sono i due pungiglioni della morte, che Satana usa contro l’uomo. Anche la morte che sopraggiunge per vecchiaia, pur essendo il culmine di un processo naturale dell’organismo, proviene dal male. Questo male si chiama corruttibilità. Essa è entrata nel mondo a causa del peccato originale, perché l’uomo non era stato creato mortale da Dio, ma immortale. Nella Bibbia è scritto ancora: «Dio ha creato l’uomo perché fosse immortale e lo ha fatto a immagine del suo essere divino. Solo per invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e quelli che stanno dalla sua parte ne fanno l’esperienza»[2].

Purtroppo, molta parte dell’umanità ha tradito Dio. A causa di questo, la morte fisica tocca ciascuno di voi, nessuno ne è esente. La morte spirituale colpisce invece coloro che hanno scelto di appartenere a Satana. Questi fanno esperienza della peggiore morte. Gesù Cristo è venuto sulla Terra per vincere la morte in tutto l’universo. È venuto a distruggere le opere del diavolo[3]. E di tutte le opere di Satana, la morte è la più grande. La morte, infatti, è la rovina, la distruzione totale di fronte alla quale l’uomo è impotente.

Gesù Cristo è venuto sulla Terra, mandato dal Padre, per vincere la morte. Egli avrebbe potuto vincerla in molti modi, ma ha scelto di vincerla attraverso la propria morte. In tal modo, ha trasformato la morte da strumento di rovina, a strumento di purificazione e di redenzione. Nella Bibbia è scritto: «Gesù mediante la propria morte, ha potuto distruggere il demonio, che ha il potere della morte; e ha potuto liberare quelli che vivevano sempre come schiavi, per paura della morte»[4]. Questa affermazione è importantissima, perché vi fa comprendere che la morte è stata vinta.

La morte è stata vinta da Gesù Cristo. Occorre soltanto che essa venga cacciata definitivamente dall’universo, e questo avverrà alla fine dei tempi. Gesù Cristo, al suo ritorno, separerà per sempre la morte e gli inferi dalla creazione[5].

Vi ripeto però che la morte è già stata vinta. Gesù non verrà quindi una seconda volta per vincere la morte, perché lo ha già fatto; né verrà per vincere il demonio, perché lo ha già vinto. Gesù ritornerà per portare a compimento definitivo l’opera di eliminazione del male.

Se il male non è stato fino ad ora totalmente eliminato dalla creazione, nonostante la venuta di Gesù, non è perché esso non sia stato vinto, ma perché l’uomo doveva essere messo alla prova. Doveva scegliere liberamente se aderire o no alla redenzione operata da Cristo. Dio permette al male di sussistere, per purificare l’uomo, ponendogli di fronte la scelta fra il bene e il male, fra la vita e la morte[6].

Con Cristo, anche voi avete vinto la morte. Anche se sperimentate ancora la morte fisica, il vostro corpo risorgerà, quando Gesù Cristo ritornerà. Risorgerete perché Cristo ha vinto la morte. Il male dovrà sparire, e la vostra condizione tornare a quella originaria, quella dell’uomo immortale, prima del peccato originale.

L’uomo sulla Terra combatte contro la morte. Ma questa non è la battaglia finale. Solo Cristo sconfiggerà definitivamente la morte, alla fine dei tempi. Tuttavia, ciascuno di voi, se si dona completamente a Cristo per mezzo di Maria SS., può vincere la sua personale battaglia contro la morte, il peccato, la malattia.

Chi offre a Cristo la propria vita, vince prima di tutto la morte spirituale. Offrendosi a Cristo, gli appartiene, e Satana non può toccarlo. Poi vince la morte fisica. Comprendete questo. Dal momento in cui ogni uomo nasce, Satana soffia su di lui l’alito della morte, ed essa comincia la sua opera. La morte attacca l’uomo per tutta la durata della sua vita. Si serve del peccato, della malattia, di quel processo degenerativo che è la vecchiaia, e che per molti di voi è peggio di una malattia. Tutto questo è opera della morte, che Satana scaglia contro tutte le creature.

In ogni momento della vita di un uomo, Dio pone un limite alla morte. È un limite contro il quale Satana non può nulla. Esso è posto per ciascuno di voi.

Così Dio protegge l’uomo fino a che non giunga alla pienezza, e non sia pronto a passare all’altra vita. Solo in quel momento, Dio permette alla morte di agire in modo definitivo e solo allora la persona muore. Se Dio non ponesse un limite, l’umanità non esisterebbe più, perché Satana ucciderebbe ogni uomo appena nasce, giacché questa è la sua opera.

Non esiste cristiano che non incontri la morte, ed ogni cristiano deve saperla affrontare. Questa è la vostra missione. La morte va guardata negli occhi e affrontata, in tutte le circostanze della vita. Potete farlo nel nome di Cristo, che ha vinto la morte. Non solo potete, ma dovete farlo.

Vi chiedo di essere forti, coraggiosi, decisi. La morte è serva di Satana. L’alito di Satana è morte, così come il soffio di Dio è vita. E così come Dio manda il suo Spirito che è vita, così Satana manda il suo alito che è morte. L’alito di Satana, è la corruzione. Morte significa corruzione. Questo è ciò che è entrato nella creazione per invidia del diavolo. Dio vi manda, come membra del Risorto, a contrastare l’opera satanica, ad affrontare e sconfiggere la morte, il peccato, la malattia.

Maggiore è il numero di coloro che offrono se stessi a Satana, più la morte e la corruzione aumentano. Questo è particolarmente visibile sulla Terra. Potete facilmente constatare come progrediscono le malattie e la devastazione del vostro pianeta. Questo avviene perché l’umanità, aderendo in gran parte all’opera di Satana, gli dà potere e spalanca le porte alla morte, della quale Satana è il signore”.

(S. Raffaele arcangelo, 12/2/2001)

Sciogliere le catene della morte

“Satana si serve della paura della morte per incatenare gli uomini, e farli suoi schiavi. È vostro compito sciogliere le catene della morte. Innanzitutto dentro di voi e poi nella realtà che vi circonda, là dove siete mandati.

Satana insinua nell’uomo la paura della morte, la inietta nelle vostre anime, come il serpente inietta il suo veleno quando morde. Voi dovete portare invece la speranza della vita, l’unica forza che possa opporsi alla paura della morte. Quando parlo di vita, mi riferisco alla pienezza, alla felicità, alla consapevolezza di appartenere a Dio, ma anche alla vita eterna.

È importante credere nella vita eterna, perché la morte viene sconfitta dalla speranza dell’eterna beatitudine. La vostra morte fisica sarebbe un non senso, se non ci fosse in voi la speranza dell’eternità. Voi già sperimentate la risurrezione, se appartenete a Cristo. Essa diventerà una realtà definitiva al ritorno di Cristo.

Molti cristiani faticano a credere alla vita eterna, e perdono la speranza della vita vera. Invece deve esservi chiaro che la vita vera non è sulla Terra. La vita terrena è solo una grande preparazione. È il tempo della prova, il tempo della semina. Il raccolto lo vedrete solo parzialmente in questa vita, ma nell’altra lo vedrete nella sua pienezza. Tanti si scoraggiano perché vorrebbero vedere subito i frutti di ciò che seminano, vorrebbero vedere cambiare il mondo.

Non potete cambiare il mondo con le vostre forze ma solo attraverso la vostra autentica conversione. I frutti di ciò che seminate li potrete vedere dopo, perché la storia della salvezza è una storia che abbraccia l’universo. Essa ha le sue tappe e il suo cammino. Voi fate parte di questo cammino. Non abbiate fretta! Sappiate che ognuno di voi raccoglierà interamente il frutto di quanto ha seminato, se non qui, nell’altra vita. Se così non fosse, la vostra esistenza terrena sarebbe priva di senso.

Portate e coltivate dentro di voi la speranza della beatitudine, quella vera, che deriva dall’unirsi completamente a Dio. Questa speranza scioglie le catene della morte e sconfigge Satana. Non portate tante parole alle persone, portate la speranza. Essa è la grande sconosciuta tra gli uomini di oggi, compreso molti cristiani”.

(S. Raffaele arcangelo, 2/3/2001)

Sorella morte

“Satana è il male, la morte è male. Però, Dio può utilizzare anche Satana e la morte come strumenti. Quando la persona giunge alla sua pienezza, Dio permette che la morte fisica agisca. Se vi offrite a Dio, sapete accettare la morte, perché siete aperti alla vita di Dio. Questa vita sconfigge la morte e vi permette di accoglierla come la «sorella morte», di cui parlava S. Francesco.

Senza la morte non potrebbe venire il giudizio. Il giudizio è inevitabile, perché l’umanità ha peccato. L’uomo ha scelto coscientemente di peccare e si è dovuto assoggettare al giudizio. Prima viene la morte e poi il giudizio. La morte vi porta davanti a Dio. Se appartenete a Cristo, la morte vi introduce nella felicità eterna. Essa perde il suo potere, in colui che crede in Cristo[7].

Se voi appartenete completamente a Dio attraverso Gesù Cristo, se siete ricolmi di Spirito Santo, diventate per Satana rovina e confusione. L’offerta della vostra vita a Dio, attraverso Maria, vi fa diventare pietra di inciampo per Satana, contro la quale la sua opera si frantuma. Anche la morte si infrange contro la persona che appartiene a Cristo.

La morte fisica è solo un’esperienza temporanea. Dio conduce l’universo intero verso il progressivo superamento della morte. La vostra morte è solo una parentesi, in attesa della ricongiunzione nella pace e nell’armonia con chi vi è caro, in attesa della risurrezione definitiva del corpo e dell’anima”.[8]

 

(S. Raffaele arcangelo, 5/3/2001)

[1] Cfr. Sap 1,13-15.

[2] Sap 2,23-24.

[3] Cfr. 1Gv 3,8.

[4] Eb 2,14-15.

[5] Cfr. Ap 20,14.

[6] Cfr. Dt 30,15.

[7] Cfr. Gv 11,25-26.

[8] Vedi “Oltre la grande barriera” capitolo 14 pagg 261-265 e 270-272

cerca

Archivi