Parte II – La scelta degli angeli e degli uomini

 

 

Tratto dal libro “Riscrivere la Storia – L’Universo e i suoi abitanti”[1]:


La divisione degli angeli

 

  1. Gli angeli

Non accade nulla nella realtà materiale che non sia prima accaduto in quella spirituale. Gli eventi spirituali precedono sempre quelli reali; ciò che avviene nello spirito si riflette sulla materia. Questa è la prima legge che opera nell’universo. Perciò sono beati coloro che sanno leggere gli avvenimenti dello spirito, perché non restano mai confusi.

Dal momento della creazione fino ad oggi, molti avvenimenti spirituali si sono susseguiti, determinando grandi ripercussioni anche sul mondo sensibile. Alcuni di questi sono stati di tale portata da imprimere una svolta alla vita dell’intero creato. Perciò l’universo non è sempre stato com’è oggi. Per comprendere tutto questo occorre fare un bel passo indietro.

Dio creò prima di tutto la dimensione spirituale, nella quale pose gli spiriti puri, cioè gli angeli. Dio li creò a sua immagine e somiglianza; negli angeli, l’immagine e la somiglianza con Dio si manifestano attraverso la luce e la potenza[2]. Sono infatti esseri sublimi, di grande splendore e di somma potenza, capaci di mettere in atto perfettamente i comandi di Dio.

Dio volle che gli angeli fossero SACERDOTI dell’Altissimo, coloro cioè che avrebbero in eterno officiato la Liturgia del Cielo, contemplando il volto di Dio, rendendogli grazie e offrendo a lui l’intera creazione, affinché fosse sempre più bella e armoniosa. Dotati di grande intelligenza e conoscenza delle leggi dell’universo, essi sarebbero stati in grado di agire nella creazione per attuare i disegni di Dio, mediante i compiti loro affidati. Erano i diretti collaboratori del Creatore, che manifestava loro i suoi piani e i suoi desideri.

Dio fece conoscere agli angeli il suo progetto di creare l’uomo, fatto anch’egli a sua immagine e somiglianza. L’uomo e gli angeli avrebbero dovuto vivere in comunione, condividendo fra loro la stessa gloria e lo stesso destino, quello di essere le creature più sublimi, capaci di governare a nome di Dio l’universo. Gli angeli avrebbero dovuto svolgere la loro missione intervenendo principalmente nella dimensione spirituale loro propria; l’uomo sarebbe invece intervenuto nelle dimensioni composte anche di materia. Angeli e uomini, in comunione fra loro, avrebbero messo in atto i disegni di Dio, governando e custodendo l’intera creazione a nome del Creatore, con la potenza, l’intelligenza e la conoscenza che Dio avrebbe concesso loro in abbondanza.

  1. Il tradimento di Lucifero

Fra gli angeli, il più potente era Lucifero, più di ogni altro vicino a Dio. Era stato posto a capo delle schiere angeliche e destinato a portare ovunque la potenza e la luce di Dio. Ma Lucifero non era sincero, e solo apparentemente si mostrava sottomesso a Dio. In realtà, considerava se stesso un altro dio, a4l di sopra di tutti. Perciò aspettava solo il momento propizio per ribellarsi e mettersi al posto dell’unico e vero Dio, tenendo sottomessi a sé gli altri angeli. Furbo e opportunista, non appena venuto a conoscenza dell’intenzione di Dio di creare l’uomo, cominciò a cercare alleati fra gli angeli, per tentare di sovvertire l’ordine divino e porsi a capo di tutta la creazione. Ne trovò sei molto simili a lui: Belzebul, Asmodeo, Ispel, Astarte, Belial e Anubi, ai quali promise forza e potere. A questi se ne unirono molti altri[3].

Lucifero non desiderava condividere la sua gloria con nessuno, tanto meno con una creatura come l’uomo, fatta anche di materia oltre che di spirito. Non tollerava che l’uomo fosse fatto a immagine e somiglianza di Dio come gli angeli, dotato di intelligenza e conoscenza; neppure sopportava che gli angeli dovessero abbassarsi a collaborare con l’uomo. Un gran numero di angeli si lasciarono corrompere da Lucifero che promise loro onori e gloria. In realtà, aveva ben altri intenti: aveva stabilito che tutti gli altri angeli ribelli sarebbero stati solo degli schiavi ai suoi ordini. Li avrebbe sfruttati per ribellarsi e poi li avrebbe sottomessi.

Questo fu il modo di agire di Lucifero; lo è tuttora e tale rimarrà fino alla fine dei tempi. Miserabile quell’uomo che si lascia ingannare da lui, non raccoglierà altro che infelicità.

Alla testa di un terzo degli angeli, Lucifero si ribellò apertamente a Dio, scagliandosi contro gli angeli rimasti fedeli, nel tentativo di vincerli e renderli suoi schiavi in eterno. Ma gli angeli fedeli a Dio non si lasciarono intimidire. Michele, l’angelo più potente dopo Lucifero, si fece avanti per contrastare i ribelli. A lui si unirono subito altri sei angeli, altrettanto forti: Gabriele, Raffaele, Uriel, Jehudiel, Sealtiel e Barachiel e con loro molti altri[4].

Tra gli angeli fedeli e quelli ribelli divampò una tremenda battaglia, conclusasi con la vittoria degli angeli fedeli. A seguito di ciò, Dio allontanò Lucifero e i suoi angeli dalla dimensione del puro spirito nella quale si trovavano. Essi cessarono di essere sacerdoti e angeli di luce, perché Dio ritirò da loro la sua grazia ed il suo Spirito. Nella sua misericordia, lasciò loro il soffio della vita e la conoscenza fino ad allora acquisita, una conoscenza notevole. Infine, pose la Grande Barriera del Cielo a difesa della dimensione spirituale.

Lucifero e i suoi angeli, ormai decaduti, furono scaraventati al di sotto della Grande Barriera del Cielo, in quella dimensione anomala che è l’Inferno: è spirituale, essendo i demoni spiriti, ma non può certamente paragonarsi a quella dove vivono gli angeli. In tal modo non fu più permesso a Lucifero e ai suoi demoni di disturbare gli angeli né di contaminare la dimensione del puro spirito. Da quel momento, Lucifero e i demoni odiarono Dio apertamente e con tutte le loro forze, pur continuando a temerlo.

Questo atteggiamento è tipico degli spiriti arroganti e bugiardi: credono di essere i più forti e non sopportano di essere sottomessi a Dio, ma sono vigliacchi e perciò lo temono. Hanno paura di rispecchiarsi in Dio, di vedere la loro miseria e di pentirsi. Fuggono in continuo senza sapere dove andare, oppressi e impauriti dal male che essi stessi vanno creando. Perciò non conoscono la pace; questa è la dannazione dei demoni e di molti uomini che li seguono.

La scelta di Lucifero e dei suoi angeli era destinata ad aprire nuovi scenari nell’universo. Ora, nella creazione era presente non solo il Bene che è Dio, ma anche il Male che è Lucifero. Questi, considerandosi come Dio, si era reso antagonista di Dio, divenendo il principio del male poiché lo aveva concepito in sé, a danno di tutto il creato. Da quel momento in poi, ogni creatura si sarebbe inevitabilmente confrontata con due realtà, fra loro opposte, presenti e operanti nell’universo: il Bene e il Male; avrebbe dovuto scegliere fra l’una e l’altra.

I primi a dover scegliere, come si è detto, furono gli angeli. Subito dopo, toccò all’uomo.

La creazione dell’uomo e il peccato originale

 

  1. L’umanità messa alla prova

Il progetto di Dio di creare l’uomo come essere sublime, capace di collaborare con gli angeli in piena comunione, non mutò a seguito della caduta di Lucifero. Dio creò l’uomo e la donna a sua immagine e somiglianza. Li creò immortali, dotati di grande intelligenza e bellezza, nonché della capacità di conoscere Dio e di scegliere il bene.

L’uomo e la donna, nel disegno divino, avrebbero dovuto essere fra loro uniti, non solo per procreare i loro discendenti, ma anche per accogliere la vita di Dio e riversarla su tutto il creato, incarnando così la PATERNITÁ e MATERNITÁ di Dio e rendendole visibili.

L’uomo e la donna sarebbero stati entrambi SACERDOTI: uniti fra loro, avrebbero offerto a Dio l’intera creazione, facendosi canali di vita e benedizione per ogni creatura e celebrando, insieme agli angeli, un’eterna liturgia di lode al Creatore.

Dio non creò solo un maschio ed una femmina. Creò diverse coppie che formavano un piccolo popolo, il primo nucleo dell’umanità. Dio espresse loro il desiderio che vivessero in pace, procreando i loro discendenti per donarli a lui, che fossero in armonia con gli angeli, loro fratelli e collaboratori. Soprattutto, chiese loro di rimanergli fedeli, scegliendo sempre il bene e non cercando di conoscere il Male, cioè Satana[5], perché se avessero cercato di conoscerlo, ne sarebbero rimasti intrappolati.

Dio mostrò ad ogni uomo e donna l’esistenza del Male e li mise in grado di comprendere la scelta di Lucifero e le sue conseguenze, affinché potessero a loro volta scegliere. Ad ognuno chiese se volesse servire Dio o Lucifero. Se l’umanità avesse scelto di servire Dio, non avrebbe conosciuto in sé il male, lo avrebbe solo osservato da lontano, allo scopo di evitarlo ma senza rimanerne contaminata. Avrebbe conservato l’immortalità e l’intelligenza ricevute da Dio. Se invece avesse seguito le orme di Lucifero, avrebbe conosciuto il male in sé, contaminandosi a tal punto da sperimentare la corruzione e la morte, perdendo anche buona parte della sua intelligenza.

Dopo aver mostrato loro le conseguenze dell’una e dell’altra scelta, Dio lasciò ogni uomo e donna liberi di decidere secondo i loro desideri e la loro intelligenza. Promise loro che avrebbe rispettato sempre la loro libertà.

 

  1. Il peccato originale

I progenitori dell’umanità erano destinati a vivere in una dimensione bellissima, composta di spirito e materia. Avrebbero abitato un mondo incontaminato dal male, dove la creazione avrebbe rispettato l’uomo e volentieri gli sarebbe stata sottomessa. Se l’umanità avesse liberamente scelto di servire Dio e di ignorare il Male, questo luogo meraviglioso, che voi chiamate Eden, le sarebbe appartenuto per sempre. Sarebbe stato strettamente legato alla dimensione del puro spirito dove vivono gli angeli. Uomini e angeli avrebbero potuto muoversi liberamente, passando dalla dimensione del puro spirito a quella spirituale e materiale in cui viveva l’uomo, e viceversa. La Grande Barriera del Cielo avrebbe protetto per sempre uomini e angeli dall’influsso di Lucifero e dei suoi demoni, che mai avrebbero potuto oltrepassarla.

Ad uno ad uno e coppia per coppia, i vostri progenitori, padri e madri dell’umanità, furono interpellati da Dio e messi a confronto con Lucifero, il quale si pose l’obiettivo di distruggere per sempre l’odiato uomo, a causa del quale era caduto così tragicamente. Nel suo folle piano, Lucifero era convinto che l’uomo avrebbe peccato di orgoglio, proprio come lui, e che Dio lo avrebbe per sempre allontanato dalla dimensione nella quale era stato posto, precipitandolo al di sotto della Grande Barriera del Cielo, così come era toccato a lui. Una volta caduto, l’uomo sarebbe divenuto suo schiavo per sempre ed egli avrebbe regnato al di sotto della Grande Barriera.

Nel suo pensiero malato, Lucifero immaginava, come immagina tuttora, che un giorno avrebbe sconfitto Dio e si sarebbe seduto sul suo trono, vendicandosi del trattamento subito, e spadroneggiando sull’intera creazione. Lucifero era ed è consapevole che ciò non avverrà mai; conserva infatti la conoscenza che possedeva come angelo di luce; perciò conosce bene l’onnipotenza di Dio che nessuna forza nell’universo può contrastare. Sa di essere una creatura ma, ostinato e cieco d’orgoglio com’è, finge di non sapere e inganna se stesso e quanti lo seguono, promettendo loro un regno che non verrà mai. Perciò si illudono quanti lo seguono; prima o dopo, sperimenteranno la delusione e l’amarezza.

I progenitori furono dunque chiamati a scegliere fra Dio e le sue promesse e Lucifero e i suoi inganni. E come già avvenne fra gli angeli, così accadde fra gli uomini che si divisero. Un piccolo gruppo di progenitori scelsero Dio, sia come singoli che come coppie. Decisero di rimanere per sempre fedeli a Dio, consacrandogli i loro discendenti ed esercitando pienamente il loro sacerdozio a servizio del creato, in comunione con gli angeli. In questi uomini prevalsero l’amore verso Dio e la fedeltà alle sue leggi.

Una buona parte dei progenitori rimase incerta, pur non ribellandosi a Dio. Ciò accadde a causa dell’indecisione dei singoli e della mancata intesa all’interno delle coppie. Accadde cioè che in alcune coppie l’uomo fosse propenso a servire Dio ma la donna tergiversasse e lo confondesse, o viceversa. Queste coppie erano timorose di assumersi la responsabilità che Dio prospettava loro ma neppure credevano a Lucifero. Rimasero per così dire “neutrali”, mantenendo una certa distanza tanto da Dio quanto da Lucifero. Stabilirono di vivere in pace fra loro, per quanto possibile. Si sarebbero occupati solo di se stessi e dei propri discendenti, mantenendo un atteggiamento corretto nei confronti dei propri simili, a patto che questi fossero altrettanto corretti con loro. In questi uomini prevalse la paura che li rese egoisti, e li portò a ripiegarsi su se stessi, facendoli rinunciare al servizio sacerdotale a favore della creazione.

La parte residua dell’umanità scelse Lucifero, con diverse sfumature. Alcune coppie decisero di credere fino in fondo alle menzogne di Lucifero, stipulando con lui una tremenda alleanza, destinata a seminare lutti e sventure sul cammino dell’intera umanità. Questa alleanza prevedeva la sottomissione ai demoni e il disprezzo di Dio e degli angeli, la consacrazione a Lucifero dei primogeniti e l’impegno a contrastare con ogni mezzo coloro che avessero scelto di servire Dio. Altre coppie cedettero a Lucifero ma non vollero arrivare a offrirgli i primogeniti. Rifiutarono però di servire Dio, di vivere in comunione con gli uomini rimasti fedeli e con gli angeli.

Fra questi uomini prevalsero la ribellione, l’orgoglio e l’ambizione, che li portarono a rifiutare i doni e le promesse di Dio, per correre dietro alle vane lusinghe di Lucifero che promise loro il dominio su tutto l’universo. Così facendo smarrirono la loro identità e dimenticarono di essere figli di Dio.

L’umanità si divise e gran parte di essa abbandonò il vero Dio, in parte ribellandosi apertamente a lui, in parte voltandogli le spalle con indifferenza per seguire i propri desideri e progetti. Fu questo il primo dei peccati commessi dalle creature, il peccato originale, dal quale ogni altro peccato ha avuto origine nella storia dell’umanità. Il Male, ancora una volta, aveva diviso gli spiriti.

Quanto era avvenuto fra gli angeli si ripeté fra gli uomini e si riversò sull’intera creazione, destinata anch’essa a subire profondi cambiamenti, per seguire il destino dell’uomo cui era stata sottomessa da Dio[6].

[1] Cfr ““Riscrivere la Storia – L’Universo e i suoi abitanti” pagg 37-44

[2] Cfr “Oltre la Grande Barriera” cap. 3 pag. 68 Ed. Luci dell’Esodo

[3] Cfr “Oltre la Grande Barriera” cap. 4 Ed. Luci dell’Esodo

[4] Cfr ” Oltre la Grande Barriera ” cap. 3 Ed. Luci dell’Esodo

[5] Ci è stato spiegato che col nome di Satana si deve intendere non tanto un determinato spirito, quanto lo spirito del male in generale e le potenze infernali nel loro insieme, delle quali fanno parte innumerevoli demoni, ognuno dei quali ha il proprio nome. Perciò, quando parliamo di Satana intendiamo riferirci all’insieme delle forze infernali.

[6] Cfr Rm 8, 19-21

cerca

Archivi