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Custodire per vivere

(tratto dal libro “Verso la Nuova Creazione – vol. VII anno 2020”, pag. 54, Ed. Luci dell’Esodo)

Messaggio di San Giuseppe del 19 marzo 2020

“Carissimi figlioli,

vi benedico e vi ringrazio per tutto il cammino che avete fatto in questi anni. Benedico la vostra paternità e maternità e tutto il popolo che vi è affidato. Anche se vi parlo raramente, sono sempre presente in mezzo a voi assieme a Maria Santissima, mia Sposa.

Sono stato considerato da sempre il custode della Sacra Famiglia. Essere custodi significa qualcosa di molto ampio; infatti, tutti voi siete custodi gli uni degli altri, della vita di Dio e di ogni grazia che vi è stata data. Custodire significa innanzitutto vivere. Dovete custodire per vivere, per ricordare, per elevarvi. Senza la custodia delle cose di Dio, è difficile elevarsi al Cielo. Gli uomini della Terra sprecano le grazie che ricevono e dalle quali sono circondati, le sperperano in modo superficiale perché non sanno custodirle.

Per questo il vostro maggiore impegno interiore deve consistere nel custodire ciò che avete ricevuto. Senza custodia non c’è conoscenza e neppure memoria. Il vostro primo compito è quello di essere custodi di quanto vi è stato rivelato. Non dovete affannarvi troppo per parlare e predicare agli altri, perché quando custodite e fate memoria di ciò che avete, la grazia si espande attraverso di voi; non si sperpera ma si diffonde.

Questo facevamo Maria ed io nella casa di Nazaret: custodivamo ogni parola che usciva dalla bocca di Gesù.
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II Settimana del Tempo di Quaresima – Sabato

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

II Settimana del Tempo di Quaresima – Sabato

Mic 7, 14-15. 18-20; Sal.102; Lc 15, 1-3. 11-32.

 

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“Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!” (Mt 3, 1-2)

(tratto dal libro “Verso la Nuova Creazione – vol. IV anno 2013”, pag. 116; Ed. Luci dell’Esodo)

 

Messaggio di San Giovanni Battista del 12 settembre 2013

“Carissimi fratelli e sorelle della Terra, salute a voi! Vi parlo oggi a nome di Dio Altissimo per richiamare la vostra attenzione su alcuni aspetti fondamentali in questo tempo.

Come sapete, sono stato il Precursore della venuta di Gesù Cristo sulla Terra: gli ho preparato la strada in mezzo al popolo di Israele, popolo eletto che attendeva la venuta del Messia, il Salvatore. Perciò ho chiamato i figli di Israele alla conversione, perché solo così avrebbero potuto comprendere l’evento grandioso che li attendeva: il Figlio di Dio doveva farsi uomo in mezzo a loro per la salvezza di tutta l’umanità presente nell’universo. Sapete ciò che è avvenuto: Gesù Cristo è nato, morto in croce, risorto e asceso al cielo.

Gesù tornerà ancora alla fine dei tempi, glorioso e potente, per giudicare l’umanità e raccogliere i frutti dalla sua vigna, cioè del suo popolo che si è formato in tutto l’universo. Tutti lo vedranno e l’intero genere umano sarà chiamato al cospetto del Figlio dell’Uomo; ogni uomo e tutta l’umanità saranno giudicati da Gesù Cristo. Anche i morti risorgeranno per il giudizio. Chi sarà trovato degno, entrerà con Gesù nella nuova creazione; chi non sarà degno rimarrà al di sotto della grande Barriera, in compagnia di Lucifero e dei suo demoni. Così sarà separato per sempre il Bene dal Male, i figli della luce da quelli delle tenebre.

Tornerà dunque il Signore nello splendore della sua gloria. Vi dico che il tempo si avvicina. Non sono io il Precursore della venuta gloriosa di Cristo, come lo fui per la sua venuta sulla Terra. Questo compito spetta al glorioso arcangelo San Michele: fu lui a ingaggiare e vincere la prima grande battaglia contro Lucifero all’inizio della creazione; spetta a lui sostenere l’ultima, grande battaglia contro Lucifero, alla testa degli angeli e del popolo di Dio.

San Michele è potentemente in azione in tutto l’universo, affiancato dai tre strumenti straordinari di questo tempo: angeli, Nucleo centrale e fratelli dell’universo fedeli a Dio. Sta chiamando a raccolta i figli di Dio da ogni angolo dell’universo, affinché tutto sia al più presto ricapitolato in Cristo. Al termine di questa azione, San Michele presenterà il popolo a Gesù e rinnoverà la sua piena sottomissione a lui; altrettanto faranno i tre strumenti straordinari. Cesserà ogni azione e tutto sarà messo nelle mani di Cristo al quale spetterà l’ultimo e definitivo giudizio. Egli condurrà il popolo ritenuto degno nella creazione nuova e si sottometterà, insieme al popolo, al Padre nello Spirito Santo. Sarà l’inizio di una creazione completamente nuova, il regno di Dio tanto atteso. “Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro” (Mt 13, 43).

Il Signore mi affida oggi queste parole per voi della Terra, affinché siate consci del tempo in cui vi trovate e della responsabilità che avete come figli di Dio. Mi rivolgo, prima di tutto, ai cristiani e poi a tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Vi sottopongo alcuni punti sui quali farete bene a riflettere per prendere poi le vostre decisioni. Sappiate che Dio non vi forza mai; vi giudica capaci di scegliere fra bene e male perché vi ha creato a sua immagine e somiglianza. Come Padre, tuttavia, vi mette in guardia dai pericoli e vi indica la strada maestra che conduce al bene e alla felicità. I suoi comandi non sono costrizioni ma indicazioni sicure per una vita sana e dignitosa. Tuttavia, siete liberi di accettarle o meno. Allo stesso modo, queste parole che vi rivolgo a nome di Dio, non sono ordini ma accorati consigli; non sono neppure giudizi di condanna ma esortazioni fraterne per la vostra felicità. Ecco dunque i punti.

1) La prima cosa che Dio vi chiede in questo tempo è la conversione. La conversione non è un fatto straordinario e raro, riservato ai grandi santi, ma riguarda ogni uomo di buona volontà ed è il primo dovere dei cristiani. Essa non è altro che un processo interiore, mediante il quale l’uomo si pone davanti a Dio senza ipocrisia; si riconosce debole e peccatore e si pente del male commesso. Poi chiede l’intervento di Dio perché la sua vita cambi. Nel chiedere questo, accetta che Dio lo trasformi fino a renderlo creatura nuova. Così l’uomo consegna se stesso a Dio per ritrovare se stesso in Dio. Di questo parla l’apostolo San Paolo: “Non adattatevi alla mentalità di questo mondo, ma lasciatevi trasformare da Dio con un completo mutamento della vostra mente. Sarete così capaci di comprendere quale è la volontà di Dio, vale a dire quel che è buono, a lui gradito, perfetto” (Rm 12, 2).

Senza conversione non c’è trasformazione e neppure comprensione. Infatti, l’uomo può comprendere le cose di Dio solo se è rivolto a Dio e non a se stesso o a qualche idolo di cui è pieno il vostro mondo: potere, denaro, carriera, ecc. Se volete comprendere l’azione di Dio in questo tempo e se volete parteciparvi, dovete necessariamente cambiare la vostra vita: occorre che usciate dalla mentalità corrotta e distruttiva che domina la Terra e decidiate di vivere come figli di Dio che respingono ogni ipocrisia, inganno, avidità, attaccamento insano e disordine affettivo. Siete disposti a farlo? Se la vostra risposta è negativa potete fare a meno di leggere gli altri punti, perché questo messaggio non vi servirà a nulla. Se invece la vostra risposta è affermativa, vi attendono altri passi.

Senza conversione non c’è neppure una fede solida. La conversione è il primo passo della fede: l’uomo intuisce l’esistenza di Dio e si confronta con lui. Coglie la presenza divina in sé e attorno a sé e decide di credere, di fidarsi di Dio. Tutto questo è opera dello Spirito Santo che risveglia lo spirito dell’uomo e lo indirizza verso Gesù. Gesù si fa presente allo spirito dell’uomo e attende che l’uomo si decida ad accoglierlo: “Ascoltate, io sto alla porta e busso. Se uno mi sente e mi apre, io entrerò e ceneremo insieme, io con lui e lui con me”. (Ap 3, 20) L’uomo deve accettare la presenza operante di Dio in sé, altrimenti la sua fede è debole e si riduce ad una serie di abitudini religiose che non incidono sull’esistenza.

Vi trovate in tempi particolari, nei quali si dispiega la potenza di Dio che è all’opera nell’universo; ma si risveglia anche l’ira di Lucifero che sente avvicinarsi il tempo del giudizio e del faccia a faccia finale con Gesù Cristo. Ora più che mai vi serve un’intima e profonda conoscenza di Dio, mediante la quale potrete discernere ciò che è bene e ciò che è male. Se non vi convertite, se cioè non permettete allo Spirito Santo di agire in voi e di trasformarvi, non saprete orientarvi e dipenderete sempre dal giudizio di altri. Perciò convertitevi e permettete a Dio di trasformarvi!

2) Il secondo passo è importante quanto il primo: vi è chiesto di offrire la vostra vita a Dio. Questo è il primo frutto della sincera conversione. Senza donazione a Dio voi non potete progredire nel cammino della salvezza. Finite per rifugiarvi nella religiosità, illudendovi di aver compreso tutto e di essere salvi in virtù delle vostre buone pratiche religiose; servono anche queste, ma da sole non bastano se non vi offrite a Dio. Cosa vuol dire offrirvi a Dio? Vuol dire lasciargli mano libera nella vostra vita, affinché raddrizzi e corregga tutto ciò che in voi non funziona. Significa aprirgli la porta della vostra anima e accettare di vivere con lui, e di vedere le cose come lui le vede e non come le vedete voi. Significa lasciare morire il vostro egoismo. Tutto ciò è ben riassunto nelle parole del Signore: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua” (Lc 9, 23). Gesù ha offerto se stesso al Padre per tutti voi; anche voi siete tenuti ad offrirvi a Gesù, affinché diventiate strumenti di salvezza nelle sue mani. Siete disposti a farlo?

Offrire se stessi non significa necessariamente morire in modo cruento o di malattia; significa solo mettersi a disposizione per ciò che il Signore vorrà, senza ipocrisie, senza compromessi, senza indugi. Dio vi custodirà da ogni male e se dovrete soffrire a causa della durezza della vita sulla Terra, avrete aiuto e consolazione da Dio e supererete ogni prova.

Sulla Terra vi è stato dato un mezzo sublime di offrire la vita a Dio: unendovi a Gesù nel sacrificio della santa Messa; in quel momento, se siete sinceri e desiderosi, venite elevati al Padre insieme a Gesù e rinnovate la vostra alleanza con Dio mediante Gesù Cristo. Così, per mezzo di Gesù, voi partecipate pienamente alla vita della Santissima Trinità e venite interiormente rafforzati e rinnovati. L’offerta della vostra vita a Dio è la più grande preghiera che l’uomo possa innalzare a Dio. Ricordate le parole di San Paolo: “Vi esorto, dunque, fratelli, a offrire voi stessi a Dio come sacrificio vivente, a lui dedicato, a lui gradito. È questo il vero culto che gli dovete” (Rm 12, 1).

Dio vi ha fatto anche un altro dono: Maria Santissima, nostra Madre e Madre di tutti gli uomini dell’universo e San Giuseppe. Affidatevi a loro per essere condotti verso Gesù Cristo e non sbaglierete. La consacrazione a Maria Santissima e a San Giuseppe è un mezzo formidabile per accedere alla vita di Dio. Non privatevi di un simile aiuto!

3) Il terzo passo è l’integrità. Convertirsi e credere in Dio significa decidere di vivere integri davanti a Dio. L’uomo integro non scende a compromessi con la Verità e la Verità è Gesù Cristo. Accogliete dunque il Vangelo e confrontate la vostra condotta con quanto il Signore vi ha indicato. Se vi accorgete che qualcosa in voi non è in linea con l’insegnamento di Gesù, convertite la vostra condotta e riparate ai vostri errori, chiedendo a Dio la luce e la forza di farlo, e permettendogli di agire in voi per trasformarvi. Come vedete, la conversione è un atteggiamento costante del credente, perché ogni giorno vi è chiesto di modificare qualcosa in voi e di mettervi umilmente davanti a Dio. Così si apre davanti a voi una tappa sempre nuova del cammino; così Dio vi trasforma di giorno in giorno, di attimo in attimo, purché siate disposti alla conversione continua.

L’uomo integro non lascia spazio in sé all’ipocrisia, poiché ama Dio che è Verità. Respingete l’ipocrisia e comportatevi come coloro che sanno di essere costantemente sotto lo sguardo di Dio. L’ipocrita offende lo sguardo di Dio e inganna se stesso. Quando assumete un atteggiamento corretto esteriormente ma che non corrisponde all’atteggiamento interiore, siete ipocriti; pensate una cosa e ne fate un’altra. L’ipocrisia è un peccato grave agli occhi di Dio ed è purtroppo molto frequente fra i cristiani, i quali vogliono mostrarsi giusti davanti agli uomini ma non si curano di apparire giusti agli occhi di Dio. Si mostrano obbedienti al Vangelo ma nel loro cuore nutrono sentimenti di odio, di gelosia, di rivalità che li corrompono. Così predicano la giustizia e commettono ingiustizie, compiono grandi opere di carità ma non sopportano il proprio vicino e non perdonano i torti subiti; citano la Sacra Scrittura ma vivono in modo opposto a ciò che è scritto. Gli ipocriti sono un verme che corrode dal di dentro il popolo cristiano. Non dimenticate che Gesù ha condannato con forza l’ipocrisia dei farisei.

L’uomo integro non conosce furbizia e non si fida della scienza umana. Liberatevi dall’astuzia e dalla falsa scienza! Entrambe derivano dalla mancanza di fede in Dio che vi porta a fidarvi solo dei vostri mezzi, delle vostre capacità e della conoscenza che vi deriva dall’esterno. Fate attenzione, perché così vi lasciate avvolgere dallo spirito del mondo che vive di astuzia, di inganno e di una scienza superficiale che non nasce dal desiderio di verità ma dalla curiosità e dal desiderio di dominare . Vedete come il mondo celebra gli uomini furbi, imbevuti di arroganza e di falsa scienza, li considera esempi virtuosi, e così precipita nel vortice di Lucifero che domina la Terra mediante i furbi e gli arroganti che ignorano e disprezzano la legge di Dio. Siete quello che siete davanti a Dio, non cercate di migliorarvi da voi stessi, non potete. Lasciatevi invece trasformare da Dio. Ancora una volta vi dico: convertitevi!

4) Il quarto passo è la comunione con i fratelli. Chi vuole appartenere a Cristo non può prescindere dall’amare il suo prossimo: Gesù ama il Padre e ama ciascun uomo come suo fratello; il cristiano è dunque tenuto ad amare Dio e amare ogni uomo come suo fratello. Gesù ha detto ai suoi apostoli: “Io vi do un comandamento nuovo: amatevi gli uni gli altri. Amatevi come io vi ho amato! Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se vi amate gli uni gli altri” (Gv 13, 34-35).

Lungo i secoli, i cristiani della Terra hanno commesso gravi mancanze nei confronti del comandamento dell’amore. Questo ha indebolito la loro testimonianza di fronte al mondo. I cristiani non sono stati sempre credibili perché si sono divisi fra loro, si sono spesso odiati e combattuti e tuttora sono divisi. Non mi riferisco soltanto alle divisioni fra cattolici, ortodossi e protestanti perché queste sono il frutto di una divisione più profonda e sottile: quella tra fratello e fratello. Vi porto l’esempio dei cattolici: sono divisi fra loro in una stessa parrocchia, in uno stesso gruppo di preghiera e persino in uno stesso convento. Non avviene di meglio nelle Chiese ortodosse o protestanti. Questa mancanza di carità e di pace non permette ai cristiani di presentarsi come un corpo unico e potente di fronte allo spirito del mondo. Per questo i cristiani non sono pienamente efficaci nella loro testimonianza e non riescono a fermare l’odio e le guerre: perché l’odio e le guerre le portano nel loro seno. Con che voce allora possono parlare al mondo?

Chi vuole entrare nella creazione nuova deve vivere in comunione: nella creazione nuova non entrerà un insieme di individui ma un popolo unito dal vincolo dell’amore fraterno. Perciò vi richiamo alla comunione fraterna che è condizione essenziale per essere ricapitolati in Cristo, per essere parte del popolo nuovo che si sta formando nell’universo e sulla Terra. Rimuovete dal vostro intimo ogni sentimento di rancore, ogni giudizio di condanna, ogni maldicenza nei confronti del vostro prossimo. Siate benevoli e misericordiosi verso tutti, perdonate e lasciate nelle mani di Dio i torti subiti e le ferite dell’anima. Voltate pagina e siate sempre pronti a ricominciare il dialogo fraterno; non permettete a Lucifero di seminare zizzania fra voi e i fratelli.

Vi pare difficile questo? Lo è se pensate di farlo da soli. Voi però non siete soli perché Dio agisce in voi: quando decidete di amare, perdonare, soccorrere i fratelli è Gesù stesso che ama in voi, che perdona, che soccorre. Voi partecipate alla sua azione risanatrice, mettendogli a disposizione il vostro essere, come l’apostolo Pietro metteva a disposizione la sua barca dalla quale Gesù parlava alle folle. Voi siete come la barca di Pietro: vi scostate dalla terra, cioè dalla mentalità del mondo, per lasciare libero Gesù di parlare al vostro prossimo. Allora cominciano i miracoli nella vostra vita: si risanano i rapporti e guarisce il mondo attorno a voi. Nessun uomo, per quanto abile e potente, può guarire l’umanità; solo Gesù Cristo, Salvatore e Redentore, può farlo. Gesù cerca collaboratori umili e sinceri per toccare col suo amore l’intera creazione. Guardatevi dentro e affrettatevi ad amare e a riconciliarvi col vostro prossimo; fatelo prima che sia troppo tardi!

5) La comunione fra gli uomini della Terra non è sufficiente. Essa deve abbracciare tutti gli uomini che vivono su altri pianeti dell’universo. Questo è un punto molto delicato per voi della Terra, soprattutto per i cristiani, ma è una realtà dalla quale nessuno di voi potrà sfuggire. Dio ha fino ad oggi pazientato nel mostrarvi palesemente questo aspetto della sua creazione, pur avendo dato molti segni. Questo perché i popoli della Terra sono stati tenuti all’oscuro di questa realtà, a causa dei silenzi colpevoli e delle menzogne dei potenti e di molti capi delle religioni, compresa quella cristiana.

Ora è il tempo nel quale la vita nell’universo deve pienamente manifestarsi agli uomini della Terra, perché si tratta di un tassello insostituibile del grande mosaico della creazione. Che cosa vi è chiesto allora? Non certo di dimostrare l’esistenza della vita nell’universo o di convincere gli altri di questa realtà; a questo provvederà il Signore che possiede sapienza e mezzi per farlo al momento giusto. Vi è chiesto semplicemente di non chiudere il vostro cuore e la vostra intelligenza a questa verità, ma di accoglierla come dono di Dio. Quello che non capite lasciatelo da parte e mettetevi nell’atteggiamento umile dell’ascolto, chiedendo a Dio la grazia di comprendere. È sempre la grazia divina che vi apre alla comprensione del mistero, non la vostra razionalità né la vostra cultura o le vostre credenze, anche religiose. Parliamo di una realtà cosmica che Dio desidera rivelare a partire dallo spirito dei singoli; poi verranno i segni esteriori. Questo non può avvenire se gli uomini respingono l’idea stessa che esistano altri uomini nell’universo, altri figli di Dio come voi.

La comunione con gli altri fratelli dell’universo è per voi indispensabile: non entrerete da soli nella nuova creazione. Tutto il gregge di Dio, sulla Terra e nell’universo, dovrà essere riunito in Cristo che è il Pastore di tutta l’umanità, che tutti ama con lo stesso amore, che ha salvato tutti col suo sacrificio. Perché ritenete di essere gli unici nell’universo? Forse perché vi ritenete i migliori? Pentitevi per la vostra superbia! Non siete affatto i migliori e verrà il giorno che ve ne accorgerete. Pregate piuttosto il Signore che vi faccia amare i vostri fratelli ovunque si trovino nell’universo, e che siate in grado di accoglierli un giorno da veri figli di Dio.

Dico a voi cristiani, soprattutto ai sacerdoti e consacrati: non vi accada di comportarvi come i sacerdoti di Israele che non accettavano che Gesù fosse il Figlio di Dio, tanto da ritenerlo un bestemmiatore. Non riuscivano a cambiare in nessun modo le proprie convinzioni, basate sulla loro interpretazione della legge e della realtà di Dio. Nessuna convinzione, per quanto radicata in voi, può essere un criterio di discernimento: le cose di Dio si comprendono solo con la luce dello Spirito Santo, che bisogna chiedere con umiltà. Non vi è lecito giudicare e condannare sulla base di ciò che voi pensate o sulla base della vostra dottrina. Dio è più grande della vostra dottrina. Se Dio non rivela subito una realtà è perché ha i suoi buoni motivi ma non per questo si può negare l’esistenza di tale realtà; al momento giusto Dio la rivela, quando siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12).

La Santissima Trinità è stata rivelata solo in Gesù Cristo e mai prima di allora. Il rifiuto di questa realtà ha condannato a morte Gesù Cristo. Non sarebbe stato meglio chiedere umilmente l’aiuto di Dio, piuttosto che arroccarsi nelle proprie convinzioni e mettere in croce la Verità? Volete fare lo stesso anche voi? Quante volte ancora volete crocifiggere la Verità? Pentitevi e umiliatevi davanti a Dio! Solo così potrete comprendere e giudicare.

6) Siete chiamati anche a entrare in comunione con i tre grandi strumenti straordinari di questo tempo. Vi ripeto quali sono: angeli, Nucleo centrale e fratelli fedeli a Dio. La comunione con loro vi permetterà di camminare più in fretta e più sicuri. Anche in questo caso vi è chiesto di aprirvi a questa realtà al di là di ciò che riuscite a comprendere. Pregate in comunione con questi strumenti e fidatevi di Dio. Al tempo giusto, anche l’azione di questi strumenti verrà pienamente rivelata; ma se ora non li accettate, dopo potrebbe essere tardi per voi e potreste non comprendere più. Attenzione! La pazienza di Dio è grande ma non è bene approfittarne troppo.

In conclusione, vi ripeto le parole chiave di questo tempo, che sono per voi passaggi obbligati e strade maestre per partecipare pienamente all’azione di Dio:

  • conversione,
  • offerta di voi stessi a Dio,
  • consacrazione a Maria Santissima e a San Giuseppe,
  • integrità,
  • comunione con l’intera umanità dell’universo,
  • comunione con gli strumenti straordinari di Dio.

Vi invito a non tardare nella vostra decisione di appartenere a Dio. Non aspettate di essere perfetti per credere, credete e sarete perfetti. La vostra perfezione davanti a Dio non è quella che gli uomini pensano: la perfezione davanti a Dio consiste nella vera fede e nella sincera umiltà.

Vi ripeto che il regno di Dio si avvicina. Pregate molto e siate vigilanti. Il maligno incalza ma non può nulla contro chi si offre a Dio.

Prego per voi e vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.




I Settimana del Tempo di Quaresima – Sabato

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

I Settimana del Tempo di Quaresima

Dt 26, 16-19; Sal.118; Mt 5, 43-48.




I Settimana del Tempo di Quaresima

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

I Settimana del Tempo di Quaresima

Ez 18, 21-28; Sal.129; Mt 5, 20-26.




Sono la Corredentrice dell’umanità

(tratto dal libro “Verso la Nuova Creazione – vol. VII anno 2020”, pag. 50; Ed.Luci dell’Esodo)

22 febbraio 2020 Messaggio di Maria Santissima Corredentrice, Cattedra di San Pietro e anniversario della Fondazione “Fortezza dell’Immacolata”

 

“Carissimi figli,

in questo giorno così particolare, con amore immenso, stringo al mio Cuore tutti voi, soprattutto gli ammalati e quanti soffrono nello spirito; quanti sono perseguitati a causa di questo cammino nelle loro famiglie, sul posto di lavoro. Vi stringo tutti a me perché vi amo e voglio esservi vicina in tutte le prove.

Molte volte vi ho chiesto di aiutarmi a salvare le anime. Oggi vi dico: aiutatemi nella mia opera di Corredentrice. Io sono la Corredentrice di tutta l’umanità dell’Universo. Questo non è un titolo, è la mia missione, la mia opera in mezzo a voi. È la missione che ho accettato fin dal mio concepimento. Per questo vi sono Madre, perché ho accettato di portare con mio Figlio tutto il dolore dell’Universo per strapparvi alla sofferenza e alla morte.

Io ho portato insieme a mio Figlio tutti i dolori della Passione: quelli spirituali del tradimento, dell’abbandono, degli oltraggi e delle bestemmie ed anche i dolori fisici. Tutto quello che Gesù soffriva nel suo corpo, io lo soffrivo nel mio, anche se non era visibile agli occhi del mondo.

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VI Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

VI Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Eb 11, 1-7; Sal.144; Mc 9, 2-13.




V Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

V Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Maria SS.ma di Lourdes,

Gn 3, 9-24; Sal.89; Mc 8, 1-10.

 




Il mio nome è Madre

(messaggio tratto dal libro “Verso la Nuova Creazione – vol. V, anni dal 2014 al 2017”, pag. 24, Ed. Luci dell’Esodo)

Messaggio della Madonna del 12 settembre 2015 – Nome di Maria

Dice la Madonna:

“Figli miei carissimi,

desidero benedirvi in questo giorno nel quale ricordate il mio nome. Vi dico che non sono molti quelli che oggi ricordano il mio nome, purtroppo neppure nella Chiesa; ma io vorrei che il mio nome fosse sempre più chiaro in voi. Il mio nome non è semplicemente Maria: il mio nome è Madre e voi sapete cos’è una madre. Sapete che l’uomo chiama sempre la madre, fino all’ultimo giorno, fino all’ultimo respiro. Nel pericolo, nella sofferenza, nella morte invoca la madre. Questo è il nome che dà sempre sicurezza, aiuto, amore perché la madre è colei che vi è sempre vicina e vi accompagna lungo il cammino. Se una madre dalla Terra sa essere così tenera e così capace di sacrificio per i figli del suo seno, quanto più io sono tenera verso di voi.

Voi non sapete quanto ci tenga a voi e quante lacrime verso quando i miei figli si perdono, quando se ne vanno lontani da me. Chi è madre può capire cosa vuol dire quando un figlio se ne va su una strada sbagliata e si perde. Immaginate dunque il mio dolore. Ma io provo anche gioia per quanti vogliono starmi vicino e cerco di comunicarvi sempre la mia gioia. Se rimanete vicini a me, se mi amate, se mi chiamate col mio vero nome che è Madre, Madre di Dio e Madre vostra, allora potete sempre sentire la gioia che sgorga dal mio Cuore per voi. È una gioia pura che non ha niente a che vedere con le gioie del mondo; è una gioia che vi dà vita perché è la gioia di Dio.

Figli miei, il mondo conosce sempre meno questa gioia perché si è allontanato dal suo Signore, dal suo Dio, dal suo Creatore. Vi prego, figli miei, aiutatemi! Aiutatemi a riportare a Dio i figli lontani. Non vi chiedo grandi cose, vi chiedo di amare Dio al di sopra di tutto e di tutti, di metterlo al centro della vostra vita e di darmi la possibilità di amarvi e di condurvi sulla strada che io conosco più di voi; la strada che ha percorso mio figlio su questa Terra e che io ho percorso dietro di Lui.

Figlioli, ho provato il dolore sul Calvario: quando ho incontrato mio Figlio i nostri sguardi si sono incrociati nel dolore, un dolore puro. Esiste un dolore puro, figli miei, ed è il dolore di Gesù, un dolore che redime e che innalza la creatura. Io incontro lo sguardo di ogni mio figlio che soffre così come ho incontrato lo sguardo del mio Gesù sul Calvario e sono qui per dirvi: figli miei, aiutatemi! Aiutatemi a salvare le anime perché tanti figli non mi guardano più e non posso più incrociare il loro sguardo. Mi temono, mi deridono, mi insultano, mi bestemmiano ma non mi guardano.

Ho bisogno di un popolo che porti il mio nome e che sappia amare con l’amore di una madre tutti i figli di Dio. Questo vi chiedo in questo tempo così difficile, tenebroso, duro. Non perdetevi nelle piccole cose della vita, non perdetevi nei vostri affetti, nei vostri attaccamenti, nei vostri bisogni. Dio può fare tutto per voi, perché Dio è più grande di tutti i vostri bisogni e di tutti i vostri desideri. Date tutto a mio Figlio, date tutto a me e avrete tutto.

L’amore, se è vero amore, è abbandono totale. Quando la creatura ama Dio, si abbandona a Lui senza riserve. Vi chiedo questo abbandono che è frutto dell’amore, non vi chiedo altro. Se sarete completamente abbandonati al Signore e a me, vedrete i miracoli nella vostra vita e vedrete realizzarsi i miracoli attraverso di voi.

Vi benedico e vi amo, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.




La vita non è vita senza Dio

(tratto dal libro “La vita non è vita senza Dio – Messaggi della Madre dell’umanità a Stefania Caterina”, pag. 25, Ed. Luci dell’Esodo)

 

Messaggio della Madre dell’umanità del 13 novembre 2017

“Miei cari figli,

oggi desidero dirvi che LA VITA NON È VITA SENZA DIO. Se lasciate Dio fuori dalla vostra esistenza, non vivete ma vi limitate a sopravvivere. Solo Dio dà senso al vostro essere perché solo in Lui comprendete chi siete, da dove venite e verso cosa andate.

Voi siete figli di Dio ed è lo Spirito Santo a rivelarvelo. Quando nascete, siete in grado da subito di riconoscere l’amore di vostra madre e di amarla. Chi vi ha insegnato ad amare e a sentirvi amati? Dio che è Amore. E poiché siete creati a sua immagine e somiglianza, siete chiamati ad amare. Perciò lo Spirito Santo parla al vostro spirito e lo istruisce, vi svela a poco a poco l’esistenza e l’azione di Dio in voi, vi porta a percepire un Amore più alto, che riempie la vostra vita al di là dei vostri meriti e imperfezioni. Così arrivate a credere in Dio, ad amare e a sentirvi amati.

Purtroppo, non per tutti è così. Molti di voi crescendo si dimenticano dell’Amore che li ha creati e non arrivano mai a credere in Dio. Questo può avvenire a causa dell’ambiente e delle circostanze o delle scelte personali. Allora, al posto di Dio Trino e Uno subentrano altri amori e altri idoli davanti ai quali oggi si prostra molta parte della vostra umanità.

Figlioli, al di fuori del vero Dio siete smarriti e non sapete più chi siete. Quanti di voi dimenticano la loro dignità di figli di Dio e diventano schiavi di Lucifero, il vostro peggiore nemico, colui che vi degrada e vi rende una brutta copia di ciò che dovreste essere! Figli miei, Dio non cessa mai di cercarvi; dentro di voi e al di fuori di voi, tenta in ogni modo di farvi sentire la sua voce. Anche se non vi sembra di esserne degni, Dio è accanto a voi e attende solo che afferriate la sua mano. Anche se siete nelle tenebre, a Lui basta una fessura nella vostra anima per far entrare la sua luce che squarcia ogni oscurità.

Miei cari figli, non lasciate che l’Amore vi passi accanto senza che ve ne accorgiate; è tempo che torniate a Dio; non un dio qualsiasi ma il vero Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo. Tutti gli altri sono solo idoli che non possono aiutarvi e tanto meno salvarvi. Mio Figlio Gesù, che è Dio, è sceso sulla Terra per rivelarvi la Santissima Trinità. È morto sulla croce per rimuovere la colpa dei vostri progenitori che vi impediva di essere amici di Dio. Nel volto di mio Figlio potete vedere il vero volto di Dio. Nella sua parola potete conoscere le leggi della vita. Non sprecate altro tempo, figli, e tornate al Dio vero!

Siete nati dall’amore di Dio e siete destinati a ritornare nel suo amore dopo la morte. Sì, figli, niente e nessuno, neppure la morte può separarvi da Dio, se lo amate e credete in Lui. Chi vive una vita di fede semplice e operosa, non teme nulla. Sa da dove viene e dove va e la mano potente di Dio lo guida nella vita e oltre la vita. Il dolore e le prove dell’esistenza terrena, la stessa morte non fanno più paura, perché la fede nel Dio vivo e vero trasforma ogni cosa e rende dolce anche ciò che è amaro.

Figli miei tanto amati, dove andrete senza Dio? Verso chi o verso cosa dirigerete i vostri passi? Mi rivolgo soprattutto a voi, cari giovani: mentre splende ancora alto per voi il sole della vita, non dimenticate Dio! Amatelo, sperate e credete in Lui e sarete ricolmi di amore e di coraggio per realizzare i vostri ideali più belli. Chiedete che vi protegga nel cammino della vita ed Egli lo farà; sarete al riparo dagli inganni del mondo. Ricordatevi dei Santi che hanno messo la loro vita nelle mani di Dio e hanno realizzato imprese immense perché Dio era in loro e con loro. Fate così anche voi.

Come Madre esorto tutti voi: lasciate le strade sbagliate ed incamminatevi decisamente verso mio Figlio che è Via, Verità e Vita. Egli vi rivelerà il Padre e voi lo conoscerete e lo amerete. Il Padre, nel nome di Gesù, vi darà lo Spirito Santo che vi guiderà su strade nuove, le uniche che portano alla vera felicità. Conoscerete la Vita e vivrete.

Io sono sempre con voi e intercedo per tutti voi presso la Santissima Trinità. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.




Consacrazione a Maria, Madre e Regina dell’Universo

A te, Regina e Madre dell’universo, affidiamo la Chiesa universale,
alla vigilia dei tempi nuovi e delle nuove strade, che il popolo di Dio dovrà percorrere.

Affidiamo a te, e consacriamo al tuo Cuore Immacolato
tutti gli angeli, che davanti a te si prostrano, o piena di grazia,
come si è prostrato l’arcangelo Gabriele.

Al tuo Cuore Immacolato consacriamo l’intero genere umano
in tutto l’universo, ogni figlio di Dio che cerca la vita.
Il tuo seno, o Madre, generi e nutra
ogni uomo di buona volontà, ogni creatura di Dio.

Ti affidiamo vivi e defunti, che guardano a te,
con amore e speranza, nel loro cammino di purificazione
verso la luce della verità e la pienezza del paradiso.

Ti affidiamo tutte le creature, generate dall’amore di Dio, e create per la sua gloria.
Nel tuo Cuore, o Maria, siano trasformate, e si allontani dal creato il male di Satana.

Sia il tuo Cuore Immacolato o Regina e Madre dell’Universo,
la nostra fortezza, e il pegno dei beni futuri. Sia il tuo Cuore Immacolato
forza e protezione per tutta la Chiesa di Dio.

Ricevi la nostra offerta, il nostro amore e la nostra gratitudine.
Ci sottomettiamo allo spirito che è in te, lo Spirito di Dio, puro e immacolato,
che dà vita all’universo.

Invochiamo la tua potentissima protezione per tutta la Chiesa universale,
soprattutto per quanti, in questo tempo, riceveranno la grazia e il compito
di aprire la strada all’umanità.

Sii benedetta e sia esaltato il tuo nome in tutto l’universo!
A te ci affidiamo con piena fiducia. Tu saprai aprirci la strada,
perché sei la Madre dei tempi nuovi. Amen.

 




Consacrazione a Gesù Cristo, Re dell’Universo

Davanti a te, o Gesù Cristo, Re dell’universo,
noi poniamo tutto il nostro essere e tutto ciò che ci è stato affidato.

Sottomettiamo al tuo potere regale e sacerdotale,
tutta la Chiesa universale che guiderai alla pienezza,
perché tu sei il Pastore unico e supremo.

Nessuno può guidare il popolo di Dio al di fuori di te.
Tu sei al di sopra di tutti gli angeli e arcangeli, e di tutte le creature.
Sei Dio Onnipotente, Re e Signore dell’universo.

Ricevi il nostro grazie per averci creato,
e per la redenzione che hai operato.
Grazie per ciò che stai compiendo ora,
perché sia sconfitto per sempre il nemico del bene.

Accogli la nostra totale consacrazione al tuo Spirito.
Desideriamo essere ubbidienti a te, nostro Re,
che crei e governi l’universo, e ricrei continuamente ogni cosa.

Invochiamo il tuo aiuto, la tua protezione,
la forza del tuo Santo Spirito, per annunciare te, morto e risorto,
che siedi glorioso alla destra del Padre.

Sia il tuo Spirito ad animarci nella nostra missione.
Giunga ad ogni uomo di buona volontà l’annuncio della vita nuova,
generata e continuamente rinnovata attraverso di te.

Amen.

 




Il sigillo del Re

(tratto dal libro “Verso la Nuova Creazione – vol. VI, 2018-2019”, pag. 93 Ed. Luci dell’Esodo)

 

Messaggio di Gesù del 24 novembre 2019, Solennità di Cristo Re

“Miei cari figli,

grazie per essere qui e perché volete festeggiare solennemente la mia regalità. Vi assicuro che ciò non accade spesso, perché molti cristiani sono distratti, cercano altri re che sono nel mondo: il re denaro, il re egoismo, il re sesso, potere, piacere, ecc. Sono re che offuscano la mia regalità nella mente e nell’anima di molti cristiani. Per voi, però, non deve essere così.

Io desidero che la mia regalità risplenda nel popolo nuovo, nella mia Chiesa di tutto l’Universo e questo deve avvenire con potenza. La mia regalità deve risplendere in tutta la mia Chiesa, nell’intero Universo ed in questo piccolo resto della Terra che si proclama “Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo”. Se appartenete alla Chiesa del Re, dovete risplendere della mia regalità.

Comincia il tempo in cui la mia azione rivelerà sempre di più la regalità della mia Chiesa. D’ora in avanti, la mia Chiesa sarà con me dovunque io sia, mi seguirà dovunque io vada, com’è scritto nell’Apocalisse.[1] D’ora in poi, in tutti i tabernacoli, in tutti i santuari, in tutti i portali, in ogni luogo dove la mia gloria risplende, risplenderà anche la gloria della mia Chiesa.[2] Parlo della mia Chiesa, però, quella che è passata con me attraverso la mia morte e risurrezione, che porta su di sé il sigillo della mia regalità, il sigillo del Re. […]”

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Verso la Nuova Creazione

[1] Cfr. Ap 14,4

[2] Con questa azione, il Signore raduna la sua Chiesa, suo Corpo Mistico, e la invita ad offrirsi in continuo a Lui, attraverso il Cuore Immacolato di Maria, per dare una risposta integra e partecipare alla comunione universale. Attira tutti a sé e tutti sono chiamati ad unirsi alla “Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo” per affrettare la venuta gloriosa del Signore ed entrare nella creazione nuova.




Gesù Cristo è il Signore

(tratto da “Oltre la Grande Barriera” – Stefania Caterina, Ed. Luci dell’Esodo, pag. 31)

Innumerevoli volte mi è stato ripetuto che Gesù Cristo è il Signore dell’universo. A Lui deve essere sottomessa ogni cosa, affinché Egli instauri il suo regno e lo consegni al Padre alla fine dei tempi. Tutte le spiegazioni che ho ricevuto, mettono al centro la figura di Gesù Cristo come Agnello e Sommo Sacerdote, Pastore supremo. Egli condurrà tutta l’umanità dell’universo a Dio Padre, nella potenza dello Spirito Santo.

(Stefania Caterina)

Così parla del sacerdozio di Cristo lo Spirito Santo:

“Il sacerdozio di Cristo è regale e universale. È regale poiché Gesù Cristo è il Re dell’universo, il Re dei Re. Perché Re dell’universo? È Colui che regna sull’universo perché è il Verbo di Dio. Da Lui l’universo trae esistenza, perché per mezzo di Lui tutto è stato creato e redento. Con il suo sacrificio, Cristo ha attirato tutto a sé, così come Lui stesso ha detto[1]. Questo lo rende Re. La sua regalità si estende non solo alla terra ma all’universo intero. Per tutta l’eternità il regno di Cristo vive. Il suo regno è per ora solo un seme. Diventerà realtà concreta alla fine dei tempi, quando tutto sarà assoggettato a Lui, ed Egli consegnerà il Regno al Padre. Cristo è Re perché ricapitola in sé tutte le cose per portarle al Padre.”

(Spirito Santo 26/10/2002)

[1] Cfr. Gv 12,32.




Il senso profondo delle Scritture

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

XXXII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

2 Mac 7, 1-2. 9-14; Sal 16; 2 Ts 2, 16 – 3, 5; Lc 20, 27-38.

san Raffaele arcangelo del 22 giugno 2008,

(tratto da Riscrivere la Storia  – Stefania Caterina Volume I – Nel pensiero di Dio © Luci dell’Esodo srl 2010)

                “Il senso profondo delle Scritture si svela all’uomo in rapporto all’apertura del suo spirito allo Spirito Santo, e alla missione che gli è stata affidata. Tutti avete una missione, nessuno escluso perché essa è parte della vostra identità. Diventate consapevoli della vostra missione gradualmente, man mano che progredite nel cammino spirituale, e nella misura in cui vi donate a Dio. Molti, purtroppo, rifiutano Dio e perciò non vengono mai a conoscenza del piano divino su di loro; così facendo seguono un progetto di vita umano e personale, ignari della loro vera identità, e non giungono mai alla pienezza, nonostante raggiungano talvolta il successo umano delle loro imprese. Di uomini così è piena la Terra. Chi offre la sua vita a Dio, invece, conosce la sua missione, sia perché gli viene rivelata, sia perché il pensiero di Cristo lo guida a scoprire sempre di più la sua vera identità che è fatta di essere e di agire.

 

L’uomo che decide di vivere con Dio e di partecipare alla sua opera salvifica riceve la “chiave di accesso” per entrare nel senso profondo delle Scritture. La riceve dal pensiero di Cristo, che agisce nello spirito dell’uomo il quale offre se stesso al Padre. Gesù Cristo è la Sapienza di Dio; se vi donate a lui, egli si dona a voi e, donandovi se stesso, vi dona la sapienza divina che è in lui.

Qual è il senso profondo delle Scritture? È quello che vi porta a scoprire il progetto di Dio per tutta l’umanità, il progetto di gloria che si compie mediante la ricapitolazione in Cristo di tutte le cose.  Questo progetto è fedelmente trascritto nella Bibbia, scorre attraverso le pagine dell’Antico come del Nuovo Testamento [1]; in esso si collocano la vita e la missione di ciascuno di voi, come tessere di un unico mosaico. Non riuscirete a calare pienamente la parola di Dio nella vostra vita se prima non comprendete il progetto di Dio per tutto l’universo. Per arrivare a questo, vi servono altri occhi per leggere la Bibbia. Vi servono gli occhi che Dio vi dà per leggere la storia del popolo di Dio lungo i secoli; in essa potrete scorgere le tracce del progetto divino che doveva compiersi pienamente con la venuta di Gesù Cristo sulla Terra a favore di tutto l’universo. Gesù Cristo è venuto ma è stato rifiutato dalla maggior parte dell’umanità e lo è tuttora. Così il progetto di Dio è rimasto velato agli occhi di molti, e la maggior parte della vostra umanità ignora la sua origine e il suo destino. Entra nel vuoto esistenziale perché non trova il suo posto, non sa, dove collocarsi; manca quel filo conduttore che tutto lega e dà senso a ogni cosa.

Dio vi ha donato le Sacre Scritture e la chiave per accedervi; desidera che comprendiate la vostra origine e il vostro destino; tuttavia, non potete comprendere nulla senza Gesù Cristo. Senza di lui vi fermate al senso letterale, come succede a molti. Dal Vangelo sapete che Gesù ha aperto la mente ai discepoli di Emmaus perché comprendessero le Scritture e il disegno attuato dal Padre attraverso la morte e risurrezione del Figlio[2]. Avete bisogno anche voi che il Signore vi apra la mente. Ciò avviene se vi offrite a Gesù, attraverso il Cuore Immacolato di Maria, e vi unite a lui. L’unione con Cristo, infatti, apre le porte all’azione dello Spirito Santo che vi porta alla verità, e schiude il vostro spirito alla conoscenza di Dio e della sua parola.

Prima di leggere la Bibbia, pregate lo Spirito Santo affinché vi immetta nelle profondità di quanto leggerete. Noterete così che ogni parola, anche se la rileggerete spesso, acquisterà ogni volta risvolti nuovi e inaspettati per la vostra vita e per la vostra missione. Aiuterete voi stessi e gli altri, perché la Bibbia è il libro profetico che contiene le tracce di tutto ciò che è stato, che è e che sarà”.

                “Se manca l’unione con Cristo, che si realizza mediante la partecipazione alla sua morte e risurrezione, Gesù non può agire pienamente in voi con la sua sapienza e con il suo pensiero. Viene a mancarvi la scienza di Dio. Dio ha la sua scienza che l’uomo può ricevere mediante la conoscenza di Dio; scienza e conoscenza di Dio vanno assieme. Se manca l’adesione alla vita di Cristo, manca anche la scienza di Dio, e Gesù deve limitare la sua azione nella persona, perché rispetta la libertà di ciascuno.

Se mancano la scienza e la sapienza di Dio, l’uomo si mette davanti alle Scritture ragionando con la sua testa e tira fuori cose diverse da quelle che sono scritte. Sapete bene quali interpretazioni sono uscite, nel corso dei secoli, dalle teste di uomini lontani dallo Spirito di Dio. Quali conseguenze drammatiche, quali ostacoli al progresso dell’umanità! Le Scritture sono state usate come “arma impropria” per fare del male, per colpire, cosa che non dovrebbe essere. A causa di ciò, molti si sono scandalizzati e hanno voltato le spalle alla fede. Tali comportamenti non erano certo ispirati dalla parola di Dio ma dalle interpretazioni errate della parola di Dio, per opera di uomini ottusi. Questo succede anche ai giorni vostri, ogni qualvolta gli uomini si fissano sulle loro interpretazioni delle Scritture. Sono privi della scienza e della conoscenza di Dio, disgiunti dall’azione dello Spirito Santo, perché non si donano pienamente a Cristo.  Per questo non possono afferrare il senso profondo delle Scritture, non scoprono mai il progetto salvifico di Dio. Credono di conoscere i piani di Dio ma si ingannano, citano alla perfezione la Parola ma non la vivono, si fanno guide e maestri degli altri ma rimangono nell’ignoranza.

Chi non desidera essere unito a Cristo, non può trarre beneficio dalle Scritture per quanto affermi di conoscerle. Ricordate le parole drammatiche di Gesù ai Giudei: “La sua parola (del Padre) non è radicata in voi, perché non avete fede nel Figlio che egli ha mandato. Voi leggete continuamente la Bibbia perché così pensate di avere vita eterna: ebbene, anche la Bibbia testimonia di me! Ma voi non volete venire a me per avere la vita”[3].

Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.

[1] Cfr 1Cor, 2, 7-8

[2] Cfr Lc 24, 13-34

[3] Cfr Gv 5, 38-39




Verrà il Signore con tutti i suoi Santi

tratto dal

Messaggio di San Michele Arcangelo del 31 ottobre 2020, Vigilia della Solennità di tutti i Santi

(pubblicato anche nel libro “Verso la Nuova Creazione, vol. VII, anno 2020”)

 

“Domani celebrerete la solennità di tutti i Santi. Vi invito ad entrare in un rapporto vivo con loro in questo tempo. Così la loro presenza accanto a voi, specialmente nelle Celebrazioni eucaristiche, sarà sempre più viva e palpabile. Non mi riferisco soltanto ai Santi del Paradiso, ma a tutti coloro che vivono per Cristo e in Cristo su tutti i pianeti abitati. Insieme formate un unico Corpo perché uno solo è lo Spirito che vi unisce.

Il Signore attende dalla sua Chiesa di tutto l’Universo un impegno sempre maggiore nella battaglia contro il demonio e le sue schiere. Vi invito ad intensificare la vostra opera di evangelizzazione della Terra, utilizzando i mezzi spirituali che vi sono stati indicati in questi anni:

  • il Battesimo in Spirito Santo e fuoco;
  • l’offerta e la preghiera per i sofferenti, gli ultimi e i dimenticati, i moribondi e i defunti. Offrite a Dio Padre, per mezzo di Gesù Cristo nello Spirito Santo, le sofferenze dei figli di Dio e le vittime del male, specialmente della pandemia che affligge la Terra. Chiedo ai sacerdoti di questa Chiesa di assolvere in spirito quanti sono in punto di morte e quanti desiderano pentirsi; lo Spirito Santo provvederà a far giungere ai destinatari il frutto della vostra azione. Dio vi ricompenserà;
  • il perdono e la preghiera verso tutti, amici e nemici, secondo l’insegnamento del nostro Maestro e Signore Gesù Cristo;
  • la preghiera incessante per i governanti della Terra di buona volontà, che sinceramente desiderano il bene dei popoli;
  • la comunione con gli strumenti straordinari e con tutta la Chiesa dell’Universo. Dove non potete arrivare voi, altri arriveranno in virtù della comunione universale;
  • il desiderio di amare e servire la Santissima Trinità e il fermo rifiuto di appartenere al male.

I punti che vi ho indicato serviranno non solo ad evangelizzare la Terra, ma saranno anche un vero e proprio esorcismo. L’esorcismo più potente, infatti, è quello operato dalla santità e dall’azione del popolo di Dio che scaccia il male dalle persone e dal mondo. Anche in questo sarete aiutati dalla comunione con la Chiesa di tutto l’Universo.

Tutto questo fate per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, Madre della Chiesa, Regina e Corredentrice dell’umanità di tutto l’Universo. Tenetevi stretti a Lei e chiedetele di presentare a Dio tutte le vostre azioni di bene. Così nulla potrà nuocervi.”




Tutti i Santi

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

Tutti i Santi

Solennità

 Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1 Gv 3, 1-3; Mt 5, 1-12.




Camminate sulle orme dei santi, in comunione con loro – Vivete già nella Pentecoste cosmica

29 giugno 2021- Solennità dei SS. Pietro e Paolo apostoli

 

Messaggio di San Pietro apostolo  – Camminate sulle orme dei santi, in comunione con loro


In questo tempo, tutta la Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo attraversa una fase di grande dinamismo, perché la VENUTA INTERMEDIA DI GESÙ sulla Terra pone tutti noi in un cammino esigente e dinamico. Anche noi santi, che ci troviamo già nella luce di Dio, partecipiamo in spirito all’azione di Gesù sulla Terra soccorrendo il popolo, come vi ho appena detto, ma anche affiancando Gesù nell’aprire il cuore degli uomini. Noi possiamo infatti aiutare il cuore degli uomini ad aprirsi a Dio, a sbocciare come un fiore.

“Carissimi fratelli e sorelle,

vi saluto con l’amore di Dio e vi porto la sua pace. Insieme a mio fratello Paolo, desidero abbracciarvi tutti e ringraziare questo popolo per il cammino che ha compiuto, per le prove che ha superato e per la fedeltà che ha dimostrato verso Dio

Voi ci proclamate apostoli, posti da Dio a fondamento della Chiesa[1] e lo siamo stati davvero: attraverso le nostre parole, gli scritti e il sangue versato per Cristo, abbiamo contribuito a edificare la Chiesa che nostro Signore Gesù Cristo ha fondato. È sempre Lui che compie l’opera e noi partecipiamo, nella misura in cui siamo aperti a ricevere il suo amore e la sua potenza.

Tutti noi apostoli e santi di ogni tempo e di ogni luogo, abbiamo lasciato dietro di noi una scia di luce, fede, speranza e amore e voi ora dovete camminare sulle nostre tracce. È importante che comprendiate che i santi non sono statici nel Cielo, pedine immobili nella scacchiera dell’eternità. Al contrario, tutti noi – apostoli, martiri e profeti – siamo in perpetuo movimento perché coinvolti nella dinamicità dell’azione dello Spirito Santo. Completiamo tutto ciò che i vivi e i defunti in difficoltà non riescono a compiere come vorrebbero. Li aiutiamo e siamo loro vicini nella fatica, affinché portino a compimento tutto ciò che Dio affida loro.

La nostra preghiera di intercessione è continua davanti al trono di Dio. Deve esservi di conforto il sapere che non siete soli. Non abbiate timore: Dio non guarda i risultati ma guarda invece la buona volontà, l’impegno e l’amore che mettete in ciò che fate. Dovunque vive un uomo di buona volontà che ama Dio e Gesù Cristo suo Figlio, là arrivano sempre la nostra preghiera e la nostra intercessione e così non siete mai abbandonati.

In questo tempo, tutta la Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo attraversa una fase di grande dinamismo, perché la VENUTA INTERMEDIA DI GESÙ sulla Terra pone tutti noi in un cammino esigente e dinamico. Anche noi santi, che ci troviamo già nella luce di Dio, partecipiamo in spirito all’azione di Gesù sulla Terra soccorrendo il popolo, come vi ho appena detto, ma anche affiancando Gesù nell’aprire il cuore degli uomini. Noi possiamo infatti aiutare il cuore degli uomini ad aprirsi a Dio, a sbocciare come un fiore.

Per questo vi chiedo di essere molto uniti ai santi. Innanzitutto al santo del giorno, perché nel giorno in cui viene celebrato, il santo riceve da Dio un particolare potere di intercessione per tutti voi. In realtà, ogni giorno si celebrano in Cielo migliaia di santi. Voi ne ricordate uno o più di uno, ma nel loro ricordo vive quello di tutti gli altri che nessuno conosce al di fuori di Dio; molti santi sono rimasti anonimi sulla Terra come in altre parti dell’Universo. Però tutti in quel giorno ricevono un grande potere di intercessione e vi sono particolarmente vicini.

Dopo i santi del giorno, ricordatevi dei vostri santi patroni dei quali portate il nome o che sentite particolarmente vicini e avete eletto a vostri protettori; questi intercedono per voi continuamente e non solo nel giorno in cui li celebrate. Infine, ricordatevi di tutti i santi anche di quelli sconosciuti, perché tutta la Chiesa nell’Universo è in movimento ed è unita più che mai per fronteggiare le forze del Male. Mettetevi dunque al più presto in cammino sulle orme dei santi.

Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.

Messaggio di San Paolo apostolo

 

Vivete già nella Pentecoste cosmica

 

Voi state già vivendo nel tempo della PENTECOSTE COSMICA. Essa è già iniziata ma ha avuto una forte accelerazione dopo la proclamazione dell’esistenza anche sulla Terra della “Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo”, che avete fatto nel 2018. Il vostro era l’ultimo pianeta a ricevere l’annuncio dell’esistenza e dell’azione di questa Chiesa. Perciò la Pentecoste cosmica è già in atto ed il Signore procede con la sua potente azione. Questa Pentecoste ha preparato negli anni scorsi la venuta intermedia di Gesù ed ora prepara anche la sua venuta gloriosa alla fine dei tempi. Nel momento in cui Cristo ritornerà glorioso, la Pentecoste sarà un evento cosmico grandioso e visibile a tutti.

 

“Carissimi fratelli e sorelle,

desidero aggiungere da parte mia che ciò che veramente conta agli occhi di Dio è l’amore che avete per Lui.[2] Sapete bene come mi sono comportato nei confronti della Chiesa di Gesù Cristo prima della mia conversione: ho perseguitato e fatto imprigionare molti dei miei fratelli cristiani, li ho disprezzati; ciononostante, il Signore mi ha chiamato a servirlo.[3] Ha considerato il mio sì al momento del concepimento e ha visto in anticipo l’amore che da quel momento in poi avrei avuto per Lui: un amore forte e incrollabile.

Proprio perché prima avevo perseguitato il Signore, non avrei più potuto tornare indietro. Avevo sperimentato cosa succede quando si perseguita Gesù[4]: si vive nell’inferno, come accadeva a me quando perseguitavo la Chiesa. Per questo l’amore verso Gesù è rimasto in me stabile e non mi sono mai tirato indietro. Non ho rinnegato il Signore, come aveva fatto Pietro, perché lo avevo già rinnegato prima della mia conversione e dopo non l’ho fatto mai più.

Chiedo a tutti voi di avere lo stesso amore forte e generoso verso Gesù. L’amore per Lui è l’unica garanzia per voi di un amore sincero verso il Padre ma anche del dono dello Spirito Santo. Il Padre, infatti, concede questo dono solo ai veri seguaci di Cristo che lo amano, lo accolgono e lo riconoscono per quello che è: il Signore dell’Universo, il Figlio del Dio Altissimo. Cercate di coltivare molto l’amore verso Gesù. Ora è il tempo in cui la Chiesa deve esprimere questo amore in tutto l’Universo e specialmente sulla Terra, dove le false religioni e la falsa Chiesa non manifestano questo amore.

Dovete tenere alto il vessillo di Cristo: non solo la sua Croce e risurrezione ma anche quello dell’amore per Lui che vi spinge verso tutto e verso tutti, che vi rende capaci di abbracciare amici e nemici e vi fa rendere migliore l’umanità che soffre.[5]

Io prego per voi insieme a tutti i santi; come vi ha detto Pietro, siamo tutti in azione in questo tempo. Comunichiamo al vostro spirito il frutto di quanto abbiamo fatto e sperimentato mentre eravamo nel corpo.  Così, da spirito a spirito, passa l’immensa ricchezza di Dio attraverso le generazioni dei santi.

Non pensate che la comunicazione tra voi e noi avvenga soltanto quando vi parliamo come stiamo facendo ora: noi comunichiamo al vostro spirito tutto quello che il Signore ci permette anche quando non ne siete coscienti, quando dormite o siete impegnati nelle vostre attività. Continuiamo ad alimentare il vostro spirito, trasmettendovi la nostra potenza e l’esperienza vissuta anche nelle prove che abbiamo superato. Siate perciò uniti a noi come noi lo siamo a voi ed allora la Chiesa di tutto l’Universo sarà invincibile e risplenderà come la vera sposa di Cristo.

Voi state già vivendo nel tempo della PENTECOSTE COSMICA. Essa è già iniziata ma ha avuto una forte accelerazione dopo la proclamazione dell’esistenza anche sulla Terra della “Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo”, che avete fatto nel 2018. Il vostro era l’ultimo pianeta a ricevere l’annuncio dell’esistenza e dell’azione di questa Chiesa. Perciò la Pentecoste cosmica è già in atto ed il Signore procede con la sua potente azione. Questa Pentecoste ha preparato negli anni scorsi la VENUTA INTERMEDIA DI GESÙ ed ora prepara anche la sua venuta gloriosa alla fine dei tempi. Nel momento in cui Cristo ritornerà glorioso, la Pentecoste sarà un evento cosmico grandioso e visibile a tutti.

Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”

[1] Cfr. Ap 21, 14; Ef 2, 19-21

[2] Cfr. 1Cor 13, 1-13

[3] Cfr. At 9, 1-19

[4] At 9, 3-4

[5] Cfr. Rm 12, 9-21




Preparazione alla Solennità di tutti i Santi

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

XXX Settimana del Tempo Ordinario – Anno II




La comunione dei viventi

Messaggio di Maria Santissima dell’1° novembre 2019, Solennità di Tutti i santi

(dal libro “Verso la Nuova Creazione, anni 2018-2019”, Ed. Luci dell’Esodo)

“Carissimi figli,

innanzitutto vi ringrazio per il vostro cammino e per la responsabilità che avete assunto nella Chiesa di mio Figlio. Oggi mi presento a voi come la Madre dei viventi. Sono Regina e Madre dell’umanità, dei santi e anche dei defunti del Purgatorio, perché sono la Madre dei viventi.

Dovete distinguere bene tra vivi e viventi. Non tutti i vivi sono viventi: oggi, purtroppo, molti figli, pur essendo vivi, in realtà sembrano morti.

I defunti del Purgatorio, che commemorate in questi giorni, sono viventi. Il loro corpo è morto ma il loro spirito è vivo. Questi vostri fratelli sono già sicuri di entrare un giorno nella creazione nuova, sono già salvati e vi guardano con gli occhi dei viventi, di coloro che hanno incontrato la vita di Dio. Il vivente è colui che ha incontrato la vita della Santissima Trinità, che la vive e la comunica. Tutti voi siete chiamati ad essere viventi e a cercare la vita di Dio nella vostra comunione. Dovete cercarla non solo nella comunione con quanti vivono sulla Terra ma anche con i vostri fratelli fedeli e con i vostri fratelli del Purgatorio. Anch’essi che sono parte della Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo.

Figlioli, desidero che viviate la comunione fra i viventi. Che sentiate tutta la potenza della comunione con quanti vivono la vita della Santissima Trinità in tutto l’Universo, dovunque ci sia un figlio di Dio che cerca e vive questa stessa vita. La comunione dei viventi è la forza più grande che si muove nell’Universo. È la forza che riempie il vortice trinitario e si comunica a voi, perché da spirito a spirito passa un’enorme potenza. Il vostro spirito è alimentato profondamente dalla forza e dalla comunione presenti nel vortice trinitario, dove agisce Dio e agiscono i santi, i viventi.

Anche voi siete santi e viventi se vivete in Cristo. Chi è il santo? È colui che vive per Cristo, con Cristo e in Cristo. Vi è stata presentata un’immagine di santità che non è quella giusta. La santità non è imitare un santo, né compiere tante pratiche religiose: la santità è dare la vita a Cristo, attraverso il mio Cuore, ed in Cristo dare la vita per i fratelli. Perciò, figlioli, siete chiamati a vivere non solo la comunione fra di voi, ma anche la potente comunione dei viventi, presente in tutto l’Universo. Essa è una forza simile alla scintilla che corre qua e là nella stoppia, di cui parla la Sacra Scrittura[1]. Così è questa comunione: è la forza dei viventi, la forza dei figli di Dio. Desidero che viviate immersi in questa forza, perché la Chiesa di Gesù Cristo deve portare questa potenza e non la potenza umana, fatta di strutture, di apparati e di norme. Deve portare la potenza della vita.

Figlioli, vi chiedo di essere un popolo di viventi, altrimenti non potrete affrontare la morte con cui Lucifero regna su questa Terra, l’ultimo pianeta ad essere evangelizzato, il più pericoloso, il più ostile. Sulla Terra regna la morte, ma nel caos e nell’immensa sofferenza della Terra, la Chiesa di Gesù Cristo deve risplendere come fonte di vita. Allora gli altri vedranno in voi non delle persone religiose o fanatiche, ma persone viventi.

Benedico oggi la vita e la comunione che scorrono tra di voi. Non accontentatevi di essere vivi ma siate viventi in Cristo, uniti a tutti i viventi nell’Universo, mediante lo Spirito di Colui che è risorto dai morti perché ha vinto la morte.

Vi benedico, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.

[1] Cfr. Sap 3, 7




Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

XXX Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

Ef 6, 1-9; Sal 144; Lc 13, 22-30




Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

XXIX Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

Ef 4, 7-16; Sal 121; Lc 13, 1-9.




Il mio perdono è risurrezione e vita

Messaggio di Gesù del 2 agosto 2016, festa dell’Immacolata, Regina degli Angeli

“Vi benedico, figli miei carissimi, e vi ringrazio per esservi riuniti in pace nel mio nome. Io vi ho cercato e voi siete venuti a cercare me; vi ho cercato fin da quando non eravate ancora al mondo e oggi vi ho raccolti qui perché desidero far scendere su di voi il mio perdono. Attraverso di voi, desidero portare questo perdono non soltanto al mondo, ma a tutte quelle parti dell’universo dove il mio nome non è conosciuto e dove il mio perdono non può agire.

Figli miei, la vita in Dio non può nascere senza il perdono. Tutto quello che semino in voi, lo semino in un terreno dissodato, pulito. Perciò voi siete già stati perdonati, altrimenti nessuno di voi potrebbe essere qui. Sono tante le colpe dell’uomo, soprattutto dell’uomo della Terra, ma il mio Cuore è più grande di tutte le vostre colpe. Oggi però è un giorno particolare perché è il giorno in cui desidero che il mio perdono scenda non soltanto su ciascuno di voi ma su un popolo nuovo, chiamato ad essere il mio amore e il mio perdono per tutti coloro che incontrerà sul suo cammino.

L’amore di Dio non può vivere senza il perdono, né il perdono di Dio può agire senza l’amore. Voi siete creature fragili ma vi ho dato il mio amore; ho dato il mio sangue per voi ed il perdono di tutti i vostri peccati è stato reso possibile dall’effusione del mio sangue. Perciò non è un perdono qualsiasi. Non è una compassione, non è una simpatia, non è una pacca sulla spalla: il mio perdono è risurrezione e vita. Oggi, attraverso il perdono, desidero che la mia morte e la mia risurrezione agiscano potentemente in voi. Soltanto così porterete al mondo i frutti della mia morte e della mia risurrezione, cioè il perdono e la vita nuova.

Vi è stato annunciato che entrerete in un tempo di prova ed è così. Tutto l’universo è toccato dall’azione trinitaria ed ogni creatura è toccata dall’amore di Dio che mette sottosopra ogni cosa, come una mano potente che rivolta la terra per seminarvi il buon seme. Non dovete spaventarvi. Io sono con voi per risollevarvi sempre, in qualsiasi prova e difficoltà. Sarò sempre accanto a voi. Le prove che permetterò saranno soltanto quelle necessarie a far crescere il buon seme dentro di voi.

Quando San Francesco di Assisi ha ricevuto da me la grazia di ottenere il perdono per i miei figli, l’ha ottenuta perché era immerso in me. Purtroppo, dopo di lui non c’è stato un popolo capace di portare avanti quest’opera. Ai giorni vostri il perdono di Assisi si è ridotto ad un rito, alla visita di una chiesa, ad una preghiera veloce, ma non era questo il mio piano.

Nel mio piano c’è stato sempre e soltanto questo: un popolo nuovo. Oggi questo piano si sta realizzando perché la mano del Padre mio passa con potenza in tutto l’universo e fa emergere sempre di più un popolo nuovo. Ed è in questo popolo nuovo che si incarneranno le grazie e le promesse di tutti i tempi e di tutti i luoghi.

Per voi, dunque, comincia oggi un cammino nuovo. Vi ho detto che la vita nasce dal perdono; esso è quella sorgente che zampilla continuamente in ciascuno di voi e alimenta la vita. Ogni giorno e ogni attimo io passo dentro di voi per purificare tutto ciò che non è in armonia con me.

Dunque, figlioli miei, portate a tutti il mio perdono, non lasciatelo morire dentro di voi e non lasciatelo morire su questa Terra. La Terra non sa più perdonare ma questo popolo deve farlo. Vi ripeto che il mio perdono non è una compassione né un buonismo ma è la risurrezione e la vita. Vi chiedo di portarlo a tutto il mondo che conoscete e a quello che non conoscete.

Vi ringrazio per i vostri passi e per la vostra fedeltà. Vi benedico e perdono tutte le vostre colpe passate. Vi libero da ogni male e da tutti i sensi di colpa che bloccano la mia grazia: i sensi di colpa sono come grandi dighe che impediscono al mio fiume di grazia di scorrere. Oggi rimuovo da voi tutto questo.

Scenda il mio perdono su di voi e, attraverso di voi, sulle vostre famiglie, sui vostri popoli, su tutti i pianeti dell’universo. Io vi mando come testimoni del mio perdono e della vita nuova, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.




Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo – Supplica per la pace

Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

A cura di Mauro

Međugorje sabato 15 ottobre 2022 – XXVIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

Santa Teresa di Gesù, Vergine e Dottore della Chiesa

letture del giorno Ef 1, 15-23; Sal 8; Lc 12, 8-12.

Introduzione

Riflessione

Preghiera

Benedizione




Supplica per la pace




XXVII SETTIMANA DEL T.O. ANNO PARI – SABATO

Prima Lettura  Gal 3, 22-29

 Salmo 104

Vangelo   Lc 11, 27-28




Beata Vergine Maria del rosario, Regina delle Vittorie

Messaggio della Madonna del 7 ottobre 2011 – La vittoria della fede

“Cari figli, voglio benedirvi e dirvi quanto vi amo. Vi sono anche riconoscente perché siete vicini al mio Cuore, perché mi accogliete ma, soprattutto, perché desiderate accogliere mio Figlio Gesù e vivere per lui.

Oggi vengo celebrata come Regina del Rosario e anche come Regina delle vittorie. Desidero dirvi che la vittoria nella vostra vita è sempre una sola: la vittoria della fede in Cristo, mio Figlio. C’è una battaglia che dovete vincere, ed è la più grande battaglia nella vita di ogni uomo: la battaglia contro l’uomo vecchio dentro di voi. L’uomo vecchio si nutre di tutto ciò che è vecchio: si nutre dei pensieri vecchi, delle idee vecchie, dei sistemi vecchi, si ciba di tutto ciò che lo spirito del mondo offre.

Questa battaglia non potete vincerla da soli; uno soltanto può vincerla in voi: mio Figlio Gesù. Quando costringete l’uomo vecchio che è in voi, con tutte le sue idee vecchie, a prostrarsi davanti a Gesù – perché ogni ginocchio si deve piegare di fronte a mio Figlio[1] – allora Gesù lo tocca e lo trasforma nell’uomo nuovo. L’uomo nuovo non si ciba più dello spirito del mondo ma dello Spirito di Dio e vive per Dio. Vi chiamo a questa battaglia ma apro anche davanti a voi un orizzonte di vittoria, perché chi si offre a mio Figlio, attraverso di me, non può mai perdere questa battaglia. Può faticare, può soffrire ma non sarà mai sconfitto. Io sono la Regina delle Vittorie perché sono sempre a fianco ai miei figli quando combattono contro lo spirito del mondo, che soffoca la vita di Dio nelle anime.

So che volete percorrere questa strada e so che il popolo che il Signore sta suscitando in tutto l’universo sarà un popolo nuovo perché sarà fatto di uomini nuovi.

Desidero che facciate questa promessa a Dio insieme a me: che avrete in mente soltanto una vittoria, quella della fede; che non cercherete nient’altro nella vostra vita se non l’amore di Dio perché, figli miei, tutto il resto non vale nulla.

Senza questa fede che scaccia ogni paura, ogni dubbio e ogni reazione sbagliata in voi, non andrete lontano e non vincerete le vostre battaglie. Ma io sono sicura che voi volete questo e da parte mia avrete sempre la benedizione e il sostegno.[2]

Ancora una cosa vi dico per la vostra gioia: io sono la Regina degli Angeli, ma non sono una regina che padroneggia o calpesta qualcuno. Gli angeli, i santi e quanti credono in Dio mi riconoscono Regina perché vedono in me soltanto i desideri del Re. Io non ho altri desideri se non quelli di Dio. E gli angeli riconoscono questi desideri in me e mi servono con amore. Allo stesso modo e con lo stesso amore, assistono tutti coloro che hanno in sé i desideri di Dio. Perciò invocate gli angeli. Se vedeste quante schiere di angeli vi stanno intorno, piangereste della gioia perché il cielo vi circonda col suo amore. Gli angeli, i santi e i vostri fratelli fedeli a Dio sono accanto a voi e se gli occhi della vostra carne non li vedono, il vostro spirito li deve accogliere e li può sentire.

Allora, figli miei, coraggio! Il cammino di mio Figlio non è una passeggiata ma è la strada più bella che si possa percorrere. Quando scalate una montagna faticate, incontrate i sassi e tanti ostacoli; m quando arrivate in cima vedete tutto quello che sulla terra piana non potevate vedere.

Vi benedico con tutto il mio amore e vi sono vicina, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo!”

[1] Cfr. Fil 2, 10

  • [2] Cfr. Gn 3, 15



Messaggio di San Francesco d’Assisi del 4 ottobre 2020

tratto da: Riscrivere la Storia – Volume III –  La Donna vestita di sole

Maria Santissima nella “Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo

“Maria nel cammino spirituale di ogni uomo”

 

 

“Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, sia pace a voi! Come un padre ed un fratello desidero accompagnarvi verso la Nuova Creazione. Vi è stato detto che il vostro cammino è mariano e francescano, e questi due aspetti sono fra loro inseparabili.[1]

 

L’amore verso la Madre di Dio ha orientato tutto il mio percorso. Ero totalmente immerso nel Cuore Immacolato di Maria.

 

Nessun cammino spirituale può nascere dal volere di un uomo, per quanto virtuoso, ma è sempre un’iniziativa di Dio che chiama e l’uomo risponde. Tuttavia, la debolezza dell’uomo lo rende spesso incerto e pauroso nella risposta ed è allora che agisce la Madre celeste. Il suo amore puro e immacolato avvolge quanti sono stati scelti da Dio e li aiuta a rispondere; la sua mano li sostiene e indica loro i passi giusti; intercede, conforta, incoraggia, benedice. Ogni vocazione autentica nasce dalla chiamata di Dio e dal seno della Madre, si incarna in coloro che rispondono e diventa un’opera di Dio, visibile agli occhi dell’uomo.

 

Così è nato il Francescanesimo: dalla chiamata di Dio, dal Cuore di Maria Santissima e dalla mia risposta”.[2]

 

 

 

[1] Messaggio di Maria Santissima del 14 agosto 2020 “La liturgia vivente” dal vol. VII Verso la Nuova Creazione anno 2020 Ed. Luci dell’Esodo

[2] Messaggio di San Francesco d’Assisi del 4 ottobre 2020 “Siate all’altezza del vostro compito” dal vol. VII Verso la Nuova Creazione anno 2020 Ed. Luci dell’Esodo




santa Teresina

a cura di Mauro

Letture del giorno

Dal libro di Giobbe Gb 42,1-3.5-6.12-16 (NV) [ebr. 1-3. 5-6.12-17]

Dal Sal 118 (119)

Dal Vangelo secondo Luca Lc 10,17-24

 




Madre Santissima, Regina della Pace, 41 anni della sua presenza in mezzo a noi

Lodiamo e ringraziamo Dio

e la Madre Santissima, Regina della Pace,

per i quarantun anni della sua presenza in mezzo a noi,

durante i quali ci ha guidato

e perché ancora ci guiderà verso la Creazione Nuova.

 

IL LIBRO è DISPONIBILE




Ascensione




Lunedì dell’Angelo